EDITORIALE Millecolline. Ormai viviamo sulle macerie

Editoriale della domenica

L’Editoriale Millecolline

Pubblicato il 01/06/2025

Ormai viviamo sulle macerie

Mi ostino a leggere e studiare il passato ed il presente e metterli sempre a confronto: variabili storiche, culturali, epocali, di cambiamento sociale, di rivoluzioni per trasformare le società o ridurle a territori di conquista o devastazioni, processi ed effetti delle invenzioni scientifiche e tecnologiche, la moltiplicazione all’infinito di movimenti di opinione, di contestazione, di resistenza, di alterazione della realtà politica e sociale.

Un mare magnum, in cui non è piacevole naufragar, anzi, viene la voglia di accantonare libri, giornali, riviste ed ogni altro mezzo d’informazione, perché alla fine si studia sull’eredità e la simulazione, anche di pensiero, di chi ci ha preceduto e nello stesso tempo conosciamo “apparenti” nuove visioni del mondo e della vita di oggi, che si trovano in un campo d’azione fatto di macerie, di guerre, di morti, di cui perdiamo il conto, e di continui rifacimenti di ciò che è già stato, di ciò che si è già vissuto, di ciò che altre intelligenze hanno, senza possibilità di replica o viziosi commenti, consegnato al progresso dell’Umanità.

Ma che vantaggi, oggi, noi riscontriamo?

Nelle scuole italiane si continua la formazione idealista e nel frattempo si esercitano alle manifestazioni extra continentali, megagalattiche, che non c’entrano nulla con il percorso (ripetitivo delle singole discipline fino all’Università) che parlano sempre degli stessi protagonisti che erano la stella polare dell’idealismo (mi riferisco al filosofo idealista Gentile e della sua inossidabile Riforma scolastica del 1923) tuttora attiva nella formazione delle giovani generazioni.

Questa per me è la vera rivoluzione: pensare in modo sistemico e totalizzante per durare nei secoli!

Il modernismo, la modernità, il progresso delle idee, i Festival, i Cenacoli, i Caffè letterari, sono tutte invenzioni replicanti e servono per diffondere queste ed altre carte taroccate per scopi personali, per quel tipo di visibilità che l’Evo Contemporaneo ci ha imposto.

Una visibilità che non corrisponde alla qualità della meritocrazia od al riconoscimento delle capacità inventive ed ideative di un aspirante protagonista, ma ha ciò che il mercato ha predeterminato, puntando al livellamento delle competenze, delle capacità e della omologazione dell’educazione e formazione.

Avete notato che dalla nascita del pensiero unico, sono tutti talentuosi?

Tutti scrivono, tutti recitano, tutti sono artisti, poeti, musicisti, registi, fotografi, tutti sono attori, come giornalisti, avvocati, professori, manager, imprenditori, tutti sono politici, sindacalisti, dirigenti di ogni settore.

Tutti usciti dalla stessa scuola, che cambia per i corsi sul transgender, sull’educazione sessuale, sulle censure sulla libertà d’opinione, sui valori contingenti, di vuota discussione, sulle macerie, quindi, che la Storia e gli Eventi del XXI secolo (che si ripetono) di cui siamo spettatori e di cui non possiamo che sentirci anti-contemporanei.

Può essere indicativo sapere che tutto quello che noi ,oggi, viviamo in attacchi alla nostra esistenza, motivazione di vivere, al mantenimento dei saldi valori (studiati nel passato e non cancellabili), sono già stati inventati, esercitati, scritti nelle passate epoche e che nessuno ne ha mai parlato ed è materia per gli studiosi (vedi Il Romanzo della rosa di Eco) o per coloro che pensano di rivalutare per esempio il ruolo della donna, il suo protagonismo, per contrastare il maschilismo od il patriarcato tanto ossessivo nelle fabbriche degli sciocchezzai.

Un tempo si diceva che “chi non sa insegna”.

Ebbene per non rimescolare le macerie, vi invito a frequentare le biblioteche universitarie o gli Archivi di Stato per cominciare a bonificare la mente e la cultura precotta che ci accompagna dalla nascita alla morte.

Questa è una scelta di libertà di pensiero (non solo personale) ed eviterebbe il ripetersi della Storia, degli stessi luoghi comuni, degli stessi Eventi che troviamo, già ben descritti, a partire dalla Bibbia, libro straordinario che dovrebbe essere introdotto nelle scuole fino all’Università, per conoscere che cosa è il sapere, gli insegnamenti della vita, la conoscenza dei valori, per conoscere le nostre radici e per non sentirsi una pietruzza nel mondo delle macerie contemporanee.

“Intanto l’Università di Boston ha ospitato “la prima Queer Food Conference. I partecipanti hanno pagato 45 dollari a testa per discutere di cibo “queer ” e analizzare “spazi alimentari” da “prospettive queer, marxiste, femministe e anticolonialiste”.

(Giulio Meotti, Manicomio Occidente, il timone, 2025)

 

                                                             Franchino Falsetti

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