Di quale arte vogliamo parlare?

Di quale arte chi scrive di arte? Con Millecolline vorremmo iniziare a parlarne. Magari scrollandoci di dosso molta retorica incomprensibile ai tanti.

Art Week. L’arte non è più un patrimonio esclusivo?

Art Week, oggi Bologna, quindi, è anche la capitale di meeting dell’arte e degli artisti e possiamo augurarci che divenga una stimolante Universitas dell’Arte internazionale, non solo del contemporaneo ma anche delle conoscenze, tecniche e didattiche dell’inventività.

Un nuovo racconto di Franchino Falsetti scritto per Millecolline

Falsetti con questo scritto non ci riporta indietro nel tempo ma ci ricorda come eravamo quando ancora i verbi si coniugavano con il futuro: forse più ingenui ma aspiranti al meglio e si nota il contrasto con il precario quotidiano che ormai troppi accettano come ineluttabile segno di un progresso che ci fornisce sempre più gomme per cancellare.

Pillola corsara N° 16 – Questa pillola si veste di interrogativi

Questa pillola si veste di interrogativi                                [n.15]   

Si può vivere di solo onestà? Ti ricordano che sei un “voto”, e tu? Quali sono i “comandamenti” della democrazia? Conosci la democrazia? E le altre sue sorellastre? Vivi perché lasci vivere? Oppure? Di che cosa si sente di più la necessità: dell’oggi o del domani? Vogliamo davvero salvare questo nostro Pianeta, troppo sofferente?  Sono gli altri che ci cullano e ci consolano? Forse stiamo vivendo non un’epoca ma un’era troppo colorata? Tutti hanno messaggi da inviare, ma chi sono i destinatari? In un tempo senza “premesse”, dove si può arrivare? Ognuno vuole lasciare una traccia di sé, con selfie d’artificio. E’ possibile? La nostra immagine significa continuità? In quale mondo?  Lo spettacolo della vita è  il nuovo canovaccio dell’esistenza?  Si vive perché si è consapevoli o perché si “condivide”?  Avere cultura è un traguardo o un mezzo? E’ possibile amare se stessi perché si ama la vita? Qualcuno parlava che la vita è altrove. E’ ancora così?  Si pensava di vivere senza più timori. E invece? Come vivere pensando?  Il declino delle idee sarà la vera causa della civiltà? I nuovi barbari saranno i nostri nuovi salvatori? A chi piace declinare il dizionario al femminile? La differenza dei sessi è uno scherzo della natura?  E’ ancora possibile realizzare l’imperativo: “volli fortissimamente volli”? E’ giunto il momento di descolarizzare la scuola ? Che cosa significa, davvero, essere scrittore oggi? Si scrive per lasciare una eredità intellettuale o per incrementare l’effimero, ossia il vuoto a perdere? I nuovi strumenti del comunicare, esempio quelli elettronici od informatici,  ci fanno sentire più liberi?  Il trionfo della tecnologia è una garanzia per sentirci più felici? Dio si fece uomo. E l’uomo? Siamo entrati in una nuova Babele dei linguaggi e della comunicazione oppure stiamo facendo una prova microfono ? Qualcuno ci parla che la bellezza salverà il mondo. E’ possibile? L’arte è sempre più brut e tutto sembra tendere al trionfo della bruttezza. E’ proprio vero? Di che cosa oggi l’uomo vuole parlare? E’ ancora capace di parlare, di esprimersi, di amare questa “straordinaria” avventura, che è la vita?

Franchino Falsetti

Opera di Keith Haring
Opera di Keith Haring

 Diritti Riservati

Natale val bene un libro

Lo “Scaffale” dell’arte

APRIAMO la rubrica che il prof. Falsetti dedica alla libreria d’arte consigliando alcuni titoli in occasione dei regali di Natale.

  1. Philippe Daverio, Guardar lontano veder vicino. Esercizi di curiosità e storie dell’arte, Milano, Rizzoli, 2014

“Questo non sarà mai un libro di Storia dell’Arte, con le due auliche maiuscole, non assomiglia a uno di quei tomi scolastici che hanno forse lasciato tedio e sonnolenza sui banchi di scuola, ma piuttosto un viaggio esoterico nelle storie dell’arte”. In questo nuovo lavoro di ricerca artistica, Daverio mostra ancora le sue capacità di divulgatore intelligente e ci rende, ancora una volta, partecipe del suo “metodo”.  Una sorta di  tecnica dello “zoom”,  che ci permette di guardare lontano e di vedere vicino, mettendo in relazione le vicende degli artisti, le loro opere ed i loro committenti L’oggetto dell’avventura è il Rinascimento. Periodo determinante per la cultura e l’arte italiana.

 

  1. Papa Francesco ( Jorge Mario Bergoglio ), La mia idea di arte , Milano, Mondadori, 2015

In questo agile volumetto, Papa Francesco, ci espone la sua idea di arte e la interazione questa e la società.

“L’arte, oltre ad essere un testimone credibile della bellezza del creato, è anche uno strumento di evangelizzazione. Guardiamo la Cappella Sistina: cosa ha fatto Michelangelo? Un lavoro di evangelizzazione”. Ed a proposito dei musei, Papa Francesco sostiene che : “ I musei devono accogliere le nuove forme d’arte. Devono spalancare le porte alle persone di tutto il mondo. Essere uno strumento di dialogo fra culture e religioni, uno strumento di pace”. Una prospettiva moderna dove l’arte non è solo da guardare od ammirare, ma vivo strumento del comunicare e nella visione cristiana  medium di evangelizzazione, nell’esaltazione della “magnifica opera di Dio”.

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  1. Luca Beatrice, Da che arte stai? Una storia revisionista dell’arte italiana, Milano, Rizzoli, 2010

Il noto critico d’arte Beatrice, in questo libro, con particolare rigore storico, traccia un percorso di trent’anni di esperienze dell’arte italiana, dal 1979 al 2009, passando attraverso i decisivi cambiamenti culturali dell’arte contemporanea: dal monopolio della linea concettuale alla formalizzazione dell’Arte Povera.

Una particolare attenzione viene riservata agli esponenti della Transavanguardia. Corrente culturale di cui nel Padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2009, ha dominato con la sua presenza e partecipazione. Un segno di continuità ma anche di nuove prospettive dell’arte contemporanea.

 

  1. Martin J. Kemp, L’arte nella storia. 660 a.C. – 2000 d. C., Torino,Bollati Boringhieri, 2015

Nell’introduzione,scritta dall’autore si legge: “ L’arte nella storia si concentra sulla relazione triangolare tra arte, artista e spettatore – spesso in un contesto che chiama in causa anche Dio e la natura. In ciò si distingue dalle numerose altre storie dell’”arte occidentale”. Le svariate concezioni dell’arte e dell’artista susseguitesi nella storia sono qui considerate come categorie entro cui è prodotta e consumata”. Questo libro scritto da  Martin Kemp, professore emerito di Storia dell’arte all’Università di Oxford, è un prezioso “manuale”, ricco di idee e di sollecitazioni culturali per entrare nel mondo dell’arte occidentale dalle sue prime espressioni fino ad oggi.  Una lettura scorrevole, accessibile a tutti, ma ricca di correlazioni non solo di natura “cronologiche”, ma con illuminanti richiami che conducono il lettore alla comprensione dei principali intrecci culturali e sociali dei “fatti” dell’arte.

  1. Fontanel Béatrice, La mia prima storia dell’arte, Sonda, Casale Monferrato, 2011

Un interessante ed intelligente libro dedicato ai ragazzi della scuola dell’obbligo. Con semplicità e molte illustrazioni, l’autrice sembra voler svegliare un “interesse”, che di solito lo si pensa innato come tutte le dotazioni naturali : saper veder il mondo per sentirci “conoscitori” di noi stessi e della realtà. Non è così. In questo stimolante testo l’arte è presentata come un “universo”, tutto da esplorare, tutto da conoscere, tutto da interrogare : da come nascono le opere d’arte alla nascita dei “tubetti” dei colori.

Un utile strumento per poi continuare a leggere non solo le curiosità ma i necessari approfondimenti per capire, con maggiori consapevolezza, il linguaggio dell’arte e dei suoi universali contenuti.

Segnalazioni bibliografiche

  • Stefano Zuffi, Il mondo dipinto. Ventidue capolavori di grandi maestri raccontano la loro storia, Milano, Feltrinellikids, 2009

[ età da 9 anni ]

  • Achille Bonito Oliva, Depero e Rubino. Futurismo spiegato ai bambini, Milano, Mazzotta, 2000
  • Hernest H. Gombrich, La storia dell’arte, Milano, Phaidon, 2008
  • Le Garzantine . ARTE (Nuova Edizione),Milano, Garzanti, 2009
  • Charlotte Cotton, La fotografia come arte contemporanea, Torino, PBE, 2010

 

Franchino Falsetti

 

 

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