Non si vive di soli artisti (?)
Francesca Sinigaglia
Pubblicato il 30/10/2022
Nel sottotitolo leggetevi un certo senso ironico; dedicando questo articolo a Francesca Sinigaglia avrei l’intenzione di avviare una nuova direzione in cui proseguire: oltre a dedicare lo spazio agli artisti inizieremo a dedicare spazio anche a coloro che nell’arte ci lavorano anche senza pennello, scalpello o spartito (e fotocamera…). In cantiere infatti abbiamo altre figure che nell’arte sono immersi senza esserne esecutori.
Ma andiamo per gradi.
Di Franesca Sinigaglia non conoscevo assolutamente nulla fintanto che Paolo Gualandi, durante la presentazione delle nuove acquisizioni de La Bologna velata non me l’ha presentata. In quella occasione, al Mulino del Balone di Tolè, mi fece un ottima impressione per la chiarezza espositiva, per la giovane età e per la passione che metteva nello studio degli autori bolognesi vissuti tra il 1850 e il 1950. Mi sono chiesto come mai una nicchia temporale così precisa e mi sono chiesto anche se volesse raccontarmi qualcosa di questa sua “passione” per gli autori della sua città.
Ne è scaturita una breve intervista in cui Francesca rivela qualche dettaglio in più per rispondere a queste mie curiose domande. Ecco quindi il video che riguarda la sua intervista e vedrete che avremo occasione di rincontrarla presto (non voglio svelare nulla in anticipo).
Testeo di Roberto Cerè per la rivista Millecolline.