L’Eterno e il Tempo tra Michelangelo e Caravaggio

A Forlì visitabile fino al 17 giugno

 

Pubblicato il 26/04/2018

 

Forlì presenta, dal 10 febbraio al 17 giugno, una mostra caratterizzata da un nuovo percorso espositivo che, per la prima volta, utilizza come sede la Chiesa conventuale di San Giacomo Apostolo, a conclusione del suo integrale recupero. L’Eterno e il Tempo tra Michelangelo e Caravaggio documenta quello che è stato uno dei momenti più alti e affascinanti della storia occidentale. Gli anni che idealmente intercorrono tra il Sacco di Roma (1527) e la morte di Caravaggio (1610); tra l’avvio della Riforma protestante (1517-1520) e il Concilio di Trento (1545-1563); tra il Giudizio universale di Michelangelo (1541) e il Sidereus Nuncius di Galileo (1610) rappresentano l’avvio della nostra modernità.

Madonna dei Pellegrini - Caravaggio
Madonna dei Pellegrini – Caravaggio

Ad essere protagonisti al San Domenico saranno il dramma e il fascino di un secolo che vide convivere gli inquietanti spasimi di un superbo tramonto, quello del Rinascimento, e il procedere di un nuovo e luministico orizzonte, con grandi capolavori del Manierismo. L’istanza alla Chiesa di Roma di un maggiore rigore spirituale, se da un lato produceva una rinnovata difesa delle immagini sacre (soprattutto ad opera della ignaziana Compagnia di Gesù), dall’altro imponeva una diversa attenzione alla composizione e alla raffigurazione delle immagini, nonché a una ridefinizione dello spazio sacro e dei suoi ornamenti. Si sviluppano così scuole e orientamenti nuovi. Dal tentativo di dare vita a «un’arte senza tempo» di Valeriano e Pulzone, nell’ambiente romano, agli esiti del modellato cromatico di Tiziano, al naturalismo dei Carracci, con quel loro «affettuoso timbro lombardo», come lo chiama Longhi.

Deposizione - Vasari
Deposizione – Vasari

Ma è anche la vita quotidiana che si affranca dai bagliori dell’estremo Rinascimento. Si avverte una “temperatura sentimentale” che pare interpretare il nuovo senso del Concilio tridentino che deve parlare a tutti i cuori creando una nuova forma di pietà e di devozione, con l’esaltazione della figura mariana, dei primi martiri e dei nuovi santi. Francesco d’Assisi fra tutti. In Italia la battaglia più impegnativa per il dipingere e per il vivere moderno si combatte nella pittura di commissione sacra. Il protagonista di questa lotta è soprattutto Caravaggio. Egli tenta una innovazione radicale del suo significato religioso come fatto di religione profondamente popolare.
Tra l’ultimo Michelangelo a Caravaggio, passando attraverso Raffaello, Rosso Fiorentino, Lorenzo Lotto, Pontormo, Sebastiano del Piombo, Correggio, Bronzino, Vasari, Parmigianino, Daniele da Volterra, El Greco, Pellegrino Tibaldi, i Carracci, Federico Barocci, Veronese, Tiziano, Federico Zuccari, Cavalier d’Arpino, Giuseppe Valeriano e Scipione Pulzone, s’addipana un filo estetico di rimandi e innovazioni che darà vita a una età nuova. Comprese le forme alternative di Rubens e Guido Reni.

Conversione di Saulo - Ludovico Carracci
Conversione di Saulo – Ludovico Carracci

“ Il rinnovamento dell’arte e la sua recezione sono stati decisivi nel determinare la nascente coscienza critica, e con essa quella nuova idea di storia e di natura che chiamiamo modernità.
E’ Giorgio Vasari a cogliere il rinnovamento del linguaggio artistico della prima metà del XVI secolo. Sollecitato dalla grandezza di Michelangelo, egli giudica i nuovi ideali di “pratica”, “felicità e grazia”, “presenza” e “velocità” degli artisti che passeranno sotto il nome di “manieristi” competitivi con i modelli e i canoni classici”.
( Gianfrancesco Brunelli, Supervisore )

Cristo Bassano - Michelangelo
Cristo Bassano – Michelangelo

Questa prestigiosa Mostra è stata dedicata a due eccellenti studiosi dell’arte: Federico Zeri e Paolo Prodi. “Due prospettive diverse nell’ambito degli studi storici e storico artistici. E tuttavia due prospettive che, ciascuna per la propria parte, hanno aperto nuove importanti strade di ricerca e di riflessione”.
Le preziose opere sono state fornite da diverse Gallerie d’arte, Pinacoteche, Musei. In particolare si ricordano: I Musei Vaticani, Le Gallerie degli Uffizi, Il Museo e Real Bosco di Capodimonte, il Polo museale Emilia Romagna – Pinacoteca di Bologna, il Fondo Edifici di Culto.
La Mostra è a cura di : Antonio Paolucci, Andrea Bacchi, Daniele Benati, Paolo Refice, Ulisse Tramonti.

a cura di Franchino Falsetti , Critico d’Arte

 

Pubblicato da Millecolline

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