Momenti di vita
Formiamo una collana con i racconti dal diario di Arnalda Guja Forni
Pubblicato il 19/05/2020
In memoria di Guglielmina Tibaldi e Antonio Predieri
Arnalda è bazzanese ed una cinna dei Campo dei Fiori, affezionata al suo paese come ognuno di noi, forse lei ancor di più perché lo ricorda da lontano anche se quel “lontano” è poi la città di Bologna. Per chi non è di Bazzano è ora doveroso dare alcune coordinate per capire di quale luogo si stia parlando quando si parla del Campo dei Fiori: si, perchè… il Campo dei Fiori non c’è più, in quanto al suo posto sorsero le Scuole Elementari nel 1911.
Questo la dice lunga sul legame che si viene a creare fra i luoghi e le persone che li hanno vissuti e Arnalda ne tiene un diario emozionale che finalmente si traduce in lettere che noi possiamo leggere. Ecco quindi il suo primo racconto.
I cinni del Campo dei Fiori sono quei (per sempre) ragazzi di tante età che hanno vissuto parte della loro infanzia nei giardini delle Case Operaie. A dire il vero alcuni di loro ci vivono ancora, oppure come capita a chi scrive, abita poco vicino.
Ogni tanto, da qualche anno a questa parte, succede che decidano di ritrovarsi tutti insieme per una bella mangiata e ricordare l’un l’altro quanti giochi, risate, arrabbiature ed episodi sono successi in quei pochi metri fra il busto di Garibaldi e quello di Mazzini.