Tutte le info su ART CITY 2024 (arrivate in redazione) #3 Alessandra Calò

Cercate l’artista che più vi ispira 

Art City 2024 in un unico articolo

Pubblicato il 20/01/2024

In questa pagina raccogliamo tutte informazioni che arrivano in redazione@millecolline.it ma che non possiamo pubblicare come singolo articolo. (Sarebbero troppi…Abbiate pazienza).

Buona ricerca.


#3 Alessandra Calò

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2024 in occasione di ARTEFIERAMaison laviniaturra presenta la mostra “Secret Garden” di Alessandra Calò, con la curatela di Serena Ribaudo. Questo evento segna un ulteriore capitolo nella stagione espositiva della Maison laviniaturra, celebre atelier-salotto di moda fondato dalla talentuosa fashion designer Lavinia Turra. La Maison prosegue così la mission di promuovere le artiste donne attraverso una serie di mostre che fondono abilmente l’arte visiva e l’alta moda.

A partire dal 27 gennaio 2024, i visitatori avranno l’opportunità di immergersi in un universo unico, dove le creazioni sartoriali di Lavinia Turra si fondono armoniosamente con le opere suggestive di Alessandra Calò. La mostra rappresenta un’esperienza sinestetica, un connubio di mondi apparentemente distanti, ma capaci di dialogare in un ambiente che celebra la creatività in tutte le sue sfaccettature.

Secret Garden” di Alessandra Calò si presenta come una “grande opera d’arte” che va oltre i confini temporali e culturali, trasformando il concetto di identità in un messaggio universale. È un invito a esplorare, a guardare oltre le apparenze, a immergersi nel giardino segreto della mente umana e a connettersi con la memoria collettiva che ci unisce tutti, indipendentemente dalle diversità individuali. Alessandra Calò affronta così il concetto di identità e la preziosa connessione con la memoria collettiva.

Come scrive la curatrice Serena Ribaudo: “The Secret Garden, il fascinoso progetto di Alessandra Calò, mi ha riportato alla mente in maniera fulminante alcuni dei versi più celebri del grande pittore e poeta Dante Gabriel Rossetti tratti dal componimento Sudden light: ‘I have been here before, but when or how I cannot tell’. D’altra parte, con Dante Gabriel Rossetti, la Calò condivide molto da vicino lo sguardo di dolcezza, l’incanto, lo spettacolo del femminile. In Secret Garden vediamo sfilare dinanzi ai nostri occhi un firmamento di donne, stelle fuggevoli nell’ evanescenza, nell’incertezza dei loro tratti fisiognomici, del loro vissuto, della loro identità. Altrimenti dimenticate e abbandonate all’ abisso di un greve oblio, vengono invece ri-novellate, ri-magnetizzate; mirabilmente vengono loro donate una nuova fiamma, una nuova storia, un nuovo cuore segreto. All’interno del loro “diorama” in cui la Calò evoca, grazie all’uso sapiente di elementi di natura, un giardino segreto, queste figure femminili sono trasformate in una sorta di nuovo misterioso Mito nel cui palpito, nei cui misteriosi moti, tutte {e perché no? tutti} ci riconosciamo e ci immergiamo sognanti: ‘I have been here before, but when or how I cannot tell’”.

La mostra vuol essere un viaggio nell’interno della mente umana, un giardino segreto che si svela a coloro che sono capaci di andare oltre l’apparenza. Il cuore del progetto è costituito da una raccolta di antiche lastre negative, raffiguranti ritratti femminili, abbinate a piccoli giardini collocati all’interno di un dispositivo. Ma questo è solo l’inizio: ogni donna ritratta nel progetto viene dotata di un nome e di una storia, un’avventura ispirata liberamente ai racconti di grandi scrittrici contemporanee coinvolte nel processo creativo dell’artista. Ciò che emerge è un intreccio unico di storie e identità, una variegata raccolta di donne provenienti da diverse sfere della vita, dalla letteratura alla musica, dalla poesia all’impegno politico e sociale. Queste donne, con background eterogenei e forme d’espressione artistiche differenti, diventano le protagoniste di racconti che si sviluppano come diari personali, rendendo ogni storia straordinariamente attuale e significativa.

ritratti delle donne, raffigurati sulle antiche lastre negative, giungono a noi senza ulteriori dettagli biografici e ci immergono in un viaggio che attraversa due binari paralleli: il tempo reale e l’immaginazione. Questo doppio binario permette al pubblico di sperimentare una nuova modalità di lettura delle opere, lontana dalla necessità di una chiara e fedele interpretazione ancorata all’immagine. La magia sta nell’ascoltare le voci di queste donne, nascoste dietro i ritratti statici, e nell’esplorare l’intimità delle loro esistenze attraverso frammenti di storie che si intrecciano in un percorso collettivo.

Con questa mostra, Alessandra Calò crea un ponte tra passato e presente, tra realtà e immaginazione, offrendo al pubblico l’opportunità di intraprendere un viaggio unico attraverso le storie intime di donne che, seppur appartenenti a un’epoca passata, parlano ancora con forza e attualità.


#2 Collegio Venturoli

Sabato 3 febbraio 2024, dalle ore 16:00 alle 23:00, la Fondazione Collegio Artistico Venturoli di Bologna presenta OPEN STUDIO, progetto espositivo e formativo che metterà in mostra per la prima volta e in esclusiva la ricerca artistica dei cinque giovani talenti che si sono aggiudicati la prestigiosa residenza artistica iniziata nell’autunno del 2023. Il pubblico potrà entrare nelle antiche sale del Collegio – solitamente accessibile solo su prenotazione – e visitare gli studi d’artista di Nicola BizzarriFederico FalangaChiara Innocenti SediliElena Vignoli Aurora Vinci, locati su tre livelli del palazzo della fine del XVII secolo. Programmato nell’ambito della dodicesima edizione di ART CITY Bologna in occasione della cinquantesima edizione di ARTEFIERA, OPEN STUDIO è stato realizzato grazie al contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

Il Collegio Venturoli nasce grazie al lascito dell’architetto Angelo Venturoli (1749-1821), prendendo sede a pochi passi dall’Accademia di Belle Arti di Bologna, e nel 1826 inizia ad accogliere e assistere i giovani bolognesi inclini alle arti. Nel 1993 nasce la Fondazione Collegio Artistico Venturoli, spazio culturale che ha raccolto le finalità dell’antico Collegio e, sempre attraverso un pubblico concorso a cadenza periodica, seleziona i giovani artisti ai quali fornisce borse di studio e spazi ad uso studio dove compiere la propria ricerca artistica. Il Collegio conserva fin dalla sua creazione l’archivio storico di Angelo Venturoli e le sue collezioni ma nel frattempo il patrimonio artistico si è arricchito grazie alle opere donate dai borsisti al termine della propria residenza artistica per un totale circa di 300 opere.

Nicola Bizzarri (Bologna, 1996) si laurea in Scultura nel 2018 presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, con una tesi intitolata Strategie d’aggressione. L’opera ostile nell’arte contemporanea. Successivamente inizia un percorso di studi in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera, completato nel febbraio del 2023 presentando l’installazione-ciclo di opere Am Ende bleibt nur Ärger (Alla fine rimane solo rabbia), che esprime i suoi attuali interessi, combinando su più livelli temi come identità, narrazione, produzione e rappresentazione.

Federico Falanga (Bologna, 1995) si diploma in grafica d’Arte a Urbino nel 2019, e al Biennio specialistico di Pittura-Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2022. Utilizza il disegno come medium principale, affiancato da una produzione pittorica, spinto da un interesse verso il design e portato alla sperimentazione dei linguaggi: ceramica, stampa 3D, e installazioni luminose multimediali. L’ultima serie di lavori è stata realizzata attraverso un processo di post-produzione di lampade per la coltivazione: i manufatti fanno eco ad oggetti funzionali prodotti in serie, sia per i materiali che per i punti luce utilizzati, ma nell’aspetto, nella funzione e nelle modalità di allestimento differiscono dal prodotto originale, generando un cortocircuito. Dal 2020 fa parte di “Studio Ferrari”, un Laboratorio preso in gestione da un gruppo di giovani artisti specializzati in diversi ambiti, che organizza eventi e mostre autofinanziate nel proprio spazio espositivo.

Chiara Innocenti Sedili (Bologna, 2001), diplomata al Triennio di Scultura Arti visive presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, frequenta oggi il Biennio di Scultura presso la stessa Accademia. La sua ricerca è incentrata sulle storie: delle persone e delle cose, sui resti che rimangono attorno a noi e su ciò che lasciamo e lasceremo. Ne osserva le relazioni e ne ascolta i racconti. Sarà infatti la parola, alternata ad elementi scultorei, a creare ambienti in costante cambiamento. Il rapporto fra scrittura e scultura diventa così protagonista del suo percorso, diventandone la sua chiave di lettura. Attraverso il racconto per bambini e la sua semplicità tenterà di mostrare queste storie, creando un rapporto con lo spazio, dove esse verranno presentate scritte o narrate.

Elena Vignoli (Bologna, 1998), si diploma al Triennio di Pittura Arti visive presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e frequenta il Biennio di Pittura Arti visive presso la stessa accademia. L’artista non si è mai legata ad un solo materiale, forse per un’influenza Brancusiana, ma sente fortemente che ogni materiale ha già un suo potenziale, una sua vita, ancora prima che ci metta mano sopra. Nelle sue prime opere, il surreale è uno strumento di comunicazione essenziale per comunicare le sensazioni e le visioni più recondite della mente dell’artista. Nell’ambito della pittura, ha imboccato una strada che si chiede “Cos’è la rappresentazione?”. Sempre con lo sguardo volto a specchio della società ha deciso che in ogni suo quadro il volto di qualsiasi personaggio sarebbe stato il suo.

Aurora Vinci (Bologna, 1997), dopo essersi diplomata in pittura al liceo artistico della sua città natale si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Ravenna a indirizzo mosaico. Decide di riprendere a studiare pittura all’Accademia di Bologna, iniziando una ricerca incentrata sui paesaggi secondari di periferia, gli stessi luoghi dove trascorre la sua infanzia. Nel 2019, dopo un’esperienza Erasmus di sei mesi in Normandia, riscopre l’interesse verso la materia pittorica. Studia come quest’ultima può assumere varie forme prendendo ispirazione dai movimenti della danza contemporanea praticata per quattordici anni. A luglio 2023 si è diplomata al Biennio di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma con una tesi incentrata sullo studio del paesaggio dell’Emilia Romagna, tema su cui si basano i suoi attuali lavori pittorici in quanto aprono una riflessione sul cambiamento climatico, i cui effetti abbiamo potuto sperimentare da vicino con la recente alluvione in l’Emilia Romagna.

 

OPEN STUDIO

Nicola BizzarriFederico FalangaChiara Innocenti SediliElena Vignoli Aurora Vinci Fondazione Collegio Artistico Venturoli

Via Centotrecento 4, Bologna

3 febbraio 2024, ore 16-23

sito web: www.fondazionecollegioventuroli.org

 e-mail: info@collegioventuroli.191.it


 


#1 The Painting Race

The Painting Race prevede la messa in scena di sei “quadri radiocomandati” provvisti di ruote, disposti all’interno di un circuito chiuso che attraversa tutte le sale dello spazio espositivo. In questo modo mira a ribaltare la percezione comune dei dipinti su tela, oggetti preziosi, statici e intoccabili che normalmente vanno ammirati senza contatto fisico. All’interno della mostra, al contrario, i dipinti diventano opere mobili, a disposizione del pubblico per essere pilotati lungo il tracciato che si snoda attraverso le suggestive sale settecentesche di Alchemilla. Al circuito, che visivamente evoca una scultura brutalista e minimale, fanno da contraltare una serie di opere in tessuto, dipinte a candeggina e realizzate su misura per inserirsi all’interno delle specchiature già presenti sulle pareti delle sale del Palazzo.

La mostra aprirà al pubblico giovedì 25 gennaio 2024, alle 19.30.

CANEMORTO. The Painting Race
A cura di: Antonio Grulli
Periodo: 26 gennaio – 16 marzo 2024

Inaugurazione: giovedì 25 gennaio, ore 19.30>22

Sede: Alchemilla | Palazzo Vizzani, via Santo Stefano 43, Bologna
Promossa da: Alchemilla

Nell’ambito di: ART CITY Bologna

Orari: venerdì e sabato, h 16>19. Mercoledì su appuntamento.

Orari speciali nei giorni di ART CITY Bologna (1, 2, 3, 4 febbraio 2024):

1, 2, 4 febbraio h 11>13 e 14>19; sabato 3 febbraio (ART CITY White Night) h 11>13 e h 14>23

Ingresso: libero

Si ringrazia: Zunarelli Studio Legale Associato
Informazioni: info@alchemilla43.it | www.alchemilla43.it


 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *