CATTIVI PENSIERI. Si parla di geopolitica come del mappamondo di Charlot

Inviti ad abbandonare il pensiero unico

Sono considerazioni come fossero Cattivi Pensieri per chiedersi altro: siamo tutti colpevoli ?

Pubblicato il 25/05/2022

Si parla di geopolitica come del mappamondo di Charlot

Ciò che sta accadendo dall’inizio del 2022 ci impone una doverosa pausa di riflessione. Dalle cronache affannose sulla rielezione di Mattarella per un secondo mandato (senza modificare la Costituzione italiana), le geniali proposte per il nuovo esame di maturità, le baruffe (solo) sull’uso della mascherina in classe o no, sulle lezioni a distanza o no o sulla liberalizzazione (tanto il virus è diventato innocuo), un governo che si è trasferito all’Osteria del Gambero Rosso e non conosce né rispetta la Costituzione Italiana, né il Parlamento a cui deve sempre ricorrere per proporre, votare e far legiferare. E poi all’alba del 24 febbraio scoppia il conflitto russo–ucraino che diventa la nuova palla di cristallo, il mappamondo gonfiato di Charlot, nella superba interpretazione del film Il grande dittatore. Una ennesima finzione per giocare un ruolo interplanetario (che non abbiamo) ma che ci vogliono far interpretare in un immaginario teatrino geopolitico allestito da una vecchia Europa guidata dai cascami ideologici del nefasto periodo storico del secolo scorso.

E tra queste armi arrugginite ereditate primeggia la censura, la persecuzione, la proscrizione dei volontari della libertà, l’invio senza approvazione del Parlamento di armi ed uomini all’Ucraina che con il popolo italiano ha avuto un triste riscontro quello di ospitare migliaia di donne in cerca di lavoro (badanti) rattristate e mortificare dall’indigenza, dalla povertà, dalla fame del loro paese.

Mi chiedo dov’è la strategia politica italiana, che cosa significano questi aiuti indiscriminati a sostegno degli appelli del Presidente USA e del disegno da Grande Fratello pienamente realizzato. E mentre tutto questo continua senza che si alzino con forza voci critiche e di contrapposizione, in Italia si vive nel peggiore dei modi dalla fine della seconda guerra mondiale. Abbiamo sempre inviato armi e questo lo sappiamo, abbiamo sempre trafficato sulle teste degli italiani e questo lo sappiamo, ma non possiamo essere certi del perché di questo comportamento da parte di governo (non democratico ma assolutista) che unisce la destra e la sinistra .

Mi spiego forse meglio paragonando il Consiglio dei Ministri in un nuovo Direttorio, non rivoluzionario, ma reazionario, involutivo, impotente, parolaio, incapace di saper valutare la situazione (pro e contro) e di saper, quindi, deliberare o meglio sollecitare il Parlamento a pronunciarsi sulle scelte da adottare, in nome del Popolo Italiano.

La guerra continua, sono passati più di tre mesi e le cose sono peggiorate, non esiste la possibilità di capire cosa stia avvenendo nel mondo Occidentale e quali siano le strategie verso l’Est e l’Oriente.

I giornali sono pieni di parole scritte sui tapis roulant. Tutti dicono le stesse cose, tutti si copiano, tutti fanno pronostici o meglio oroscopi. I mass media hanno sostituito il Covid per addormentarci su questo conflitto insieme agli insipidi, spocchiosi, insulsi, inascoltabili, ormai, personalizzati talk show, dove si racconta la guerra senza capirla, dove si parla di morti che sembrano meteoriti caduti casualmente su un territorio piuttosto che su un altro, dove le cifre dei profughi ucraini si modificano ogni giorno; ma di certo quelli che vengono in Italia trovano accoglienze regali, altro che badanti. E’ stato persino attivato un notiziario ( dalla RAI ) in lingua ucraina che almeno ogni due volte al giorno trasmette al popolo, presente in Italia, costretto ad abbandonare la propria patria.

Con la forza dell’immaginazione possiamo pensare che una nuova geopolitica esista, ma con altrettanta determinazione, gli uomini protagonisti di questo Risiko incomprensibile, da dottor Stranamore, stanno giocando per una personale “perfidia”, un po’ come il grande Charlot col suo amato e gonfiato mappamondo.

 

                                                                                                                                                                                                Franchino Falsetti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *