Bologna, per non dimenticare

Un nuovo appuntamento di Millecollline

Bologna, un appuntamento per raccontarla

Pubblicato il 26/11/2020

 

Bologna, per non dimenticare

Questa non vorrei chiamarla “rubrica”, perché non vuole essere un semplice appuntamento con i lettori ( mi auguro sempre in numero crescente ). E’ una sorta di  “vecchia” antologia, quelle che sfondavano le nostre orgogliose cartelle e che ci creavano ogni serie di disagio: per esempio si poteva leggere solo se era “sdraiata” sul tavolo  o banco e sfogliarla con molta attenzione, per non perdere il numero delle pagine e le righe dei testi che sembravano sparirci, ad ogni istante, sotto gli occhi.

La fortuna è che non avremo il mitico librone da  trasportare da scuola a casa e poi cercarne una decorosa collocazione. La lettura on line ci renderà più agili e più leggibili e con un semplice clic potremo leggere e rileggere a nostro piacere con inserti a sorpresa.

Sarà un’antologia dove si cercherà di far conoscere come gli altri  hanno parlato di Bologna: daremo la parola a vecchi e nuovi protagonisti del mondo pubblico, degli scrittori, poeti, artisti, musicisti, viaggiatori, editori, giornalisti  e quant’altri, perché non possiamo vivere solo di ricordi personali, anche se importanti per capire la “piccola patria” in cui si è vissuti, si vive e si vivrà; ma sono tracce che facilmente si dimenticano o che valgono per i tempi in cui sono state scritte ed in precise circostanze. 

I ricordi servono per non perdere la memoria del proprio tempo, del proprio vissuto, mentre il racconto, i pensieri di un viaggiatore del Grand Tour che spalanca gli occhi su una città sconosciuta, su un altro modello di vita, su altre impressioni legate a nuove conoscenze ed emozioni, diviene una preziosa testimonianza che arricchisce la nostra educazione e formazione civica e socio-culturale. Ci saranno molte immagini e diverse video-interviste.

Le prime pagine di questa “nuova” Antologia di una storia minore della nostra città saranno riservate a tre grandi campioni petroniani: Alfredo Testoni, Antonio Fiacchi ed Augusto  Majani. Quelli che hanno amato l’antica Felsina, l’intimo delle diverse identità e trasformazioni nei secoli.

L’essenza della bolognesità, del suo dialetto scoppiettante, irriverente e divertente. Nei libri, ormai, classici di Bologna che scompare, El Sgner Pirein, Ricordi fra due secoli, si troveranno i motivi animatori per un continuum dove quell’Io di questi sensibili ritrattisti di una Bologna che non c’è più, divenga guida per nuovi sguardi di meraviglia e di saperi, trasformando in “Noi” la realizzazione di questa ambiziosa, vecchia, nostalgica Antologia .

 

                                                                                              Franchino Falsetti

 

 

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