Ci siamo chiesti come vanno le cose agli artisti di strada in questi tempi pieni di condizionamenti
Federico Berti risponde alla domanda su gli artisti di strada
Pubblicato il 11/07/2020
Il pensiero approssimativo associa gli artisti di strada ad una specie di forma evoluta di accattonaggio ed è impresa dura capire che non è così, gli artisti di strada esprimono una forma personale di arte e spesso traggono la loro vita dai ricavi della loro creatività. Proprio come fa il grande pittore, scultore o musicista, la differenza è che il mainstreaming non ne parla e quindi sembra non abbiano alcun valore.
Bene, cominciamo a considerare il mainstreaming come qualcosa che non aggiunge valore e ricominciamo a scoprire cosa ci piace.
Il giorno della Fiera dei SS. Pietro e Paolo a Monghidoro (BO) è stata una buona occasione per riprendere aria e ritornare ad ascoltare uno spettacolo dal vivo con un artista di strade d’eccezione: Federico Berti. Durante lo spettacolo di Federico mi sono chiesto come potesse essere la vita di un artista che ha scelto la strada e il “cappello” per guadagnarsi da vivere in questi tormentati tempi attuali; così non ci ho messo niente a chiedergli di parlarmene.
Ne è nata una intervista che include alcuni spunti di riflessione per cui, come sempre, ho deciso di mantenerla autentica mantenendone la lunghezza e non effettuare alcun taglio ( a differenza da quanto consigliato dai guru del mainstriming). I più attenti di voi avranno certamente notato che il termine “Guru” aveva la “g” minuscola; a buon intenditore… Buona visione.
Testo di Roberto Cerè per la rivista WEB indipendente Millecolline
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