Recensione MIP – Miriam Bruni Poetry
Siamo fatte di carta, la poetica di Anna Maria Scocozza e Floriana Porta
Pubblicato il 12/02/2025
Resta vicino a me ti prego
poco resta al biancore dei miei seni
e presto di fiori di carta le mie labbra
senza sangue saranno
senza domande.
I giorni scorsi sono incappata in questi versi di Goliarda Sapienza e mi ci sono soffermata, li ho trascritti, subito collegandoli al libro SIAMO FATTE DI CARTA, Ventura Edizioni, che avevo appena ricevuto dall’amica Floriana.
Un libro esteticamente molto curato, con fotografie a colori molto ben realizzate, e un costante accompagnamento di sincere parole che rende visibile e meditabile quell’impalpabile percorso (cfr p.73) che ha condotto Scocozza e Porta alla pubblicazione.
SIAMO FATTE DI CARTA è il frutto di questo cammino a due cuori, un oggetto-libro le cui autrici ho avuto il piacere di conoscere su facebook in questi anni.
Con Floriana in particolare ci seguiamo ordinariamente, e pur non essendoci ancora incontrate vis a vis, ci capita non di rado di scambiarci qualche confidenza-messaggino anche in privato, di confronto o sostegno, a seconda dei momenti.
Non sapevo neanche che esistesse, il filo di carta! Ma che esiste la sorellanza, lo sapevo, sì.
Che può esistere la stima reciproca tra donne, e la gioia grande di intrecciare i propri passi con quelli di un’anima affine.
La carta di cui parliamo qui, però, è una carta specchio, in un certo senso – Rivelatorio l’esergo iniziale a firma di Carlos Ruiz Zafon, che lascio a voi di andare a scoprire, eventualmente…! –
Una carta luminosa, dove possiamo vedere l’anima femminile in alcune delle sue posture, una carta come stoffa leggera, che lascia intravvedere le forme sottostanti, come nell’intramontabile canzone di Battisti.
Volendo esprimere alcune preferenze, direi che le due opere di Anna Maria Scocozza che ho maggiormente apprezzato sono quelle dai titoli Le albere. Le radici sono il mio nido e Camminare T’essendo, dove il paio di scarpette realizzate sembra davvero germogliare naturalmente, pur essendo di carta!
Tra i componimenti di Floriana Porta invece, il mio preferito è quello di pag.43, uno dei più lunghi – nonostante la sua passione vada generalmente alle forme orientali intrise di assoluta brevità – Qui la sua voce lirica dichiara in modo cristallino le proprie preziose acquisizioni. Ne cito alcune: rifiorire, rinnovarsi, progredire, trasformarsi, farsi tutt’una col cielo…
Radici e cielo, dunque: ecco la quintessenza di questa ricerca e rispecchiamento interiore, estrinsecatasi nelle scelte personalissime di quest’opera comune, ma che risuona e vibra in ciascuna di noi.
Perché anche noi, come lei, abbiamo o vorremmo imparare a seguire le traiettorie della luce/ e a vivere, con pienezza, ciò che merita/ di essere salvato.
Anche noi vorremmo non dissolverci come un arcobaleno, ma mettere radici per non sentirci in balia degli eventi.
Anche noi, come Floriana, vogliamo imparare a fare tesoro dei nostri sogni.
Io credo che nulla in realtà voglia essere posseduto o consumato in solitaria dal Femminile-che-ama: né i fiori, né gli animali, né il frutto del proprio grembo o della propria creatività.
L’opera delle donne sul mondo è infinitamente ricca e sfaccettata.
E anche se sono ancora troppi, troppi, troppi, i lividi che intonano canti di dolore (cfr p.93), non dimentichiamo che scarpe o monili, accessori o bagliori: tutto, nella vita di una donna, può diventare terreno fertile e germogliare, o ri-germogliare…
Miriam Bruni
SIAMO FATTE DI CARTA
Arte, poesia e rinascita al femminile
Anna Maria Scocozza – Floriana Porta
Pagine 166 – ISBN 9791281388659