L’ora che volge al disio, Nicola Nannini al Ponte 04

Continuano la mostre nella galleria di Pieve di Cento

Nicola Nannini, paesaggista delle nostre pianure

Pubblicato il 12/01/2025

Venti anni fa la Galleria Il Ponte 04 nacque da una idea di Andrea Maccaferri e aprì i battenti al pubblico presentando una personale di Nicola Nannini; per festeggiare questo impegnativo compleanno cosa poteva esserci di meglio che una mostra dello stesso Nannini?

“L’ora che volge al disio” è quel momento della giornata che precede il tramonto; in quel momento avviene qualcosa di particolare e unico nella giornata: la luce trasforma e plasma il paesaggio in un modo che solo lei sa fare. Questo è il momento che Nannini predilige per uscire e incamminarsi nella sua pianura per poi ritornare con ispirazioni rinfrescate da ciò che ha saputo osservare e mescolare con ricordi e suggestioni legate alla propria terra.

Poi tutto questo viene “colato” sulla tela e ne risulta un racconto lineare, tenue, articolato e continuativo.

Con questa mostra dedicata alla nostra terra, alla nostra pianura emiliana, continua il cilco artistico della Galleria il Ponte 04 che da sempre apre le sue porte ad artisti, spesso locali, preziosamente selezionati e dediti al racconto che vada oltre la tela.

Nel nostro breve video vi raccontiamo alcuni momenti della presentazione avvenuta il 30 novembre 2024 

In questa occasione la galleria si è riempita di pubblico, tanto da dover organizzare il rinfresco nelle sale espositive di arredo per interni al piano superiore!

 

L’ORA CHE VOLGE AL DISIO

Personale di Nicola Nannini

Galleria Il Ponte 04

Via Ponte Nuovo, 23/H

Pieve Di Cento (BO)

Inaugurazione sabato 30 Novembre 2024

Dal 30 Novembre 2024 al 22 Febbraio 2025

La mostra è gratuita e aperta a tutti

Info: +39 051 6861130
info@ilponte04.it

2 thoughts on “L’ora che volge al disio, Nicola Nannini al Ponte 04

  1. Complimenti a Nicola per le tele ricche di colori primaverili e panorami quasi scomparsi. Non c’è “..tanta solitudine..” per il fatto che il “momento creativo” comporta inevitabilmente una “chiusura” verso il mondo esterno. Molto meglio “..una solitudine piena..” come ha detto subito dopo.

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