Inviti ad abbandonare il pensiero unico
Sono considerazioni come fossero Cattivi Pensieri per chiedersi altro: siamo tutti colpevoli ?
Pubblicato il 08/05/2023
Divertiamoci con Botticelli
È proprio vero che non esiste limite alla stupidità, come ricordava il genio Einstein. Le politiche riservate al rilancio del Turismo italiano, in era Meloni, si affidano alle solite creatività sessantottine che non risparmiano neppure quelli o quelle che si definiscono, oggi, di destra. Secondo il ministro degli Esteri dallo sguardo smarrito Antonio Tajani: “Il governo ritiene che il turismo sia una straordinaria leva per far crescere l’economia e l’occupazione e ringrazia Daniela Santanchè per il dinamismo con cui svolge l’imprescindibile opera di ministro del turismo. Che è una parte fondamentale della politica estera. Tutte le ambasciate italiane sono coinvolte da “Open to meraviglia”. […] “(La Verità, 21 aprile 2023)
In questa generica giustificazione della campagna pubblicitaria firmata Santanchè, ministro del Turismo, non è solo chiaro l’obiettivo (turismo = investimento economico), ma anche (turismo = consumismo = competizione = globalizzazione). Una evidente politica che si basa sulle pubbliche relazioni nazionali ed internazionali e relativi sistemi di comunicazione e di persuasione. Nessun accenno alla cultura, anzi alla Cultura. La scelta è quella dell’agglutinazione. I richiami alla bellezza del nostro patrimonio artistico sono squilli di trombe piene d’acqua e di sabbia. Servono solo per rendere visibile il mondo dell’arte che diventa sempre più oggetto di conservazione museale. Quale formazione? Quale educazione per le masse incolte del turismo di massa?
Non possiamo più stupirci di fronte al saccheggio delle opere d’arte per creare sconcerto, sorpresa, provocazioni già scontate.
Dai cioccolatini con l’immagine di Mozart a quella di papa Giovanni Paolo II, dalla Gioconda con baffi o pelata o multi versioni pop, all’oggettistica kitsch in vendita in questi giorni in Inghilterra con l’immagine del Re Carlo III per il giorno della sua incoronazione (6 maggio 2023). La Venere del Botticelli si potrebbe dire che è l’ennesima americanata. Stupisce il clamore che ha solo dato la risonanza che gli autori si aspettava. Siamo sempre lì: si vive nella stupidità ed ignoranza. Il motto creativo potrebbe essere:
Tutto fa cultura oppure tutto fa pubblicità.
Oppure come dicevano i nostri padri: Tutto fa brodo!!!!!
Importante è far cedere che stiamo lavorando per il benessere degli italiani, non per la Cultura o per la conoscenza e fruizione dell’Arte!
Questa ennesima dissacrazione è pari all’Ultima generazione che imbratta statue, e capolavori in varie famose Pinacoteche
In Italia ed in Europa. Questa operazione non fa onore alle nostre tradizioni artistiche ed al suo rispetto e diffusione.
Ridere o pensare di far ridere manipolando l’essenza della genialità e delle visioni dei nostri grandi esponenti merita solo compassione e forse bisognerebbe far cadere il tutto nel nulla con qualche nota di biasimo e forse di un “non ti curar di loro… “.
E guardiamo, ad esempio, la “Venere che sorge dal mare”.
L’immaginazione tattile è suscitata ad un’intensa attività, per se sola esaltante come una musica. Ma la potenza della musica è fin superata quando, nella criniera che il vento agita non disordinatamente, ma in masse che gli oppongono una resistenza armoniosa, il movimento crea esso stesso la vita, senza mediazione. In ogni sua parte il dipinto ci offre la quintessenza di ciò che allieta la nostra immaginazione tattile e di movimento. Come godiamo la forza e la freschezza del vento, la vivacità dei flutti”.
(Bernard Berenson, I pittori italiani del Rinascimento,introduzione di Flavio Caroli, Milano, BURalta fedeltà, 2009)
Franchino Falsetti