CATTIVI PENSIERI. La gara delle mangiatrici di banane

Inviti ad abbandonare il pensiero unico

Sono considerazioni come fossero Cattivi Pensieri per chiedersi altro: siamo tutti colpevoli ?

Pubblicato il 12/09/2022

La gara delle mangiatrici di banane

È il titolo dato ad una goliardica manifestazione di cui sono protagoniste le donne nell’ambito della “Festa degli uomini” che si è tenuta il 2 agosto scorso a Monteprato in Nimis, provincia di Udine.

Festa che quest’anno ha raggiunto la 45esima edizione (1977).

Mentre il siparietto del “Facci godere”, delle “mangiatrici di banane” è nato nel 2018. Quest’anno le polemiche e le richieste di soppressione sono state piuttosto vivaci ed hanno suscitato raccapriccio non solo dei movimenti femministi ma anche da personalità come Valentina Moro, della Commissione Pari opportunità di Cividale del Friuli, Elena Tuan, attivista e blogger ed una nota di deplorazione persino dall’on. Boldrini, ex Presidente della Camera.

Nota curiosa: tra i firmatari di spicco di una petizione di cancellazione di questo “piccolo episodio agghiacciante” risulta il popolare giovane egiziano (in attesa di giudizio) Patrick Zaki, “qui nei panni dello stereotipo del simpfemminista che siede ai banchi del corso di gender studies perché sa che è pieno di femmine”.

La gara si svolge con le concorrenti (tutte volontarie) che vengono bendate e si mettono in ginocchio e devono posizionarsi di fronte alle banane ad altezza cintura degli uomini (come da foto). Le concorrenti devono più rapidamente possibile “divorare“ il frutto allusivo per eccellenza “. La gara si conclude con la proclamazione della “Miss banana” e la consegna di un premio che consiste in una busta con 100 euro.

Anche se quest’anno la Regione ha invitato a boicottare questa “degradata” iniziativa, gli organizzatori non si sono fatti intimorire ed hanno realizzato con un divertente e numeroso pubblico (maschile e femminile) la loro 45esima edizione.

Non intendo far parte di nessuno coro (pro o contro), ma certo che questa “Festa maschile”, ancora una volta è stata viziata dalla lente deformante della politica. Chi ha vissuto i tempi della vera e gloriosa Goliardia universitaria, ricorda ben altro, ma tutto nella bonaria volgarità che coinvolgeva entrambi i sessi, senza dover, per forza, colpevolizzare o condannare in nome della solita mentalità sessista, buonista ed ipocrita. Perché il femminismo non si è scandalizzato e non ha protestato quando il mercato impose il bikini, la mini gonna, la mini mini gonna, il topless (per tutte le età), il nudismo (luoghi dedicati e frequentai da ambo i sessi, anche bambini e bambine)?

C’è sempre qualcosa che disturba, soprattutto, quando ci accorgiamo che non sappiamo più divertirci, sorridere, spendere una serata lucullianamente salutare, pensando che esistono cose ben più gravi ed inaccettabili, come: le tristezze della miseria, la disoccupazione, la pandemia, le malattie del progresso, le guerre, le prossime limitazioni di libertà e di benessere che ci condannano ad essere i “nuovi dannati della terra”.

 

                                                                       Franchino Falsetti

 

 

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