L’Arte a Tolè oltre alla mostra

Un incontro fra alcuni artisti del nostro vicino Appennino 

A Tolè un incontro che vale più di una visita

Pubblicato il 23/08/2020

 

La mostra di cui raccontiamo nel video è già terminata; non sono arrivato in tempo per terminarne il montaggio in così breve tempo ma ciò che viene detto in questo intervento ha valore generale, quasi senza tempo.

Qualcuno ha il coraggio di esprimersi e di fare considerazioni anche sul “pubblico giovane” e sulla sua mancanza di interesse verso le “Belle Arti” relegandole ad un posto di secondaria importanza per la propria evoluzione.

 

Uno dei problemi artistici dei paesi del nostro Appennino credo sia la brevità del periodo espositivo dedicato alle mostre d’Arte, tanto che mi verrebbe da dire che ad organizzarne una è “più la fatica (di organizzare) che il gusto (di rimanere ad esporre)”, come direbbe mio nonno. Una settimana per una esposizione è veramente un periodo troppo breve e fa notare come l’arte venga considerata una concessione “svagatoria” per il pubblico turistico distratto che si suppone avido di belle cose da vedere, così, si fanno mostre che durano una settimana (sperando di produrre varietà per la settimana successiva?). E il bello è che nel periodo successivo alla mostra durata la settimana canonica, spesso, i luoghi che la ospitavano rimangono chiusi o spogli.

Suggerirei un cambio di pensiero; per lo meno facendolo diventare un po’ più moderno se non si riesce a farlo diventare contemporaneo.

Testo, video e tutto il resto a cura di Roberto Cerè per la rivista Millecolline

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