In viaggio fra te e me, un giudizio dopo la prima presentazione

Facciamo la differenza, per raccontare quanto non siamo differenti

In viaggio fra te e me, con nota critica di Franchino Falsetti

 

Pubblicato il 23/04/2019

Le porte di Palazzo Garagnani sono rimaste aperte in orari fuori dal comune in occasione della mostra fotografica documentaria “In viaggio fra te e me” e se questo è stato possibile lo dobbiamo alla organizzazione del Teatro delle Temperie che ha messo a disposizione alcuni suoi collaboratori per raggiungere lo scopo. In una di queste occasioni di apertura ho avuto la possibilità di accompagnare in sala Franchino Falsetti a cui ho raccontato il punto di visione in cui ho concentrato i 30 lavori presentati; da tutto questo è nato un testo critico che ho ricevuto con molto piacere. Grazie.

 

In viaggio fra te e me

Il Teatro delle Temperie è felicemente cresciuto e possiamo definirlo un vero Centro di
Cultura applicata perché non sono le riduzioni classiche di un mondo rappresentativo già
noto,che caratterizza il suo programma ed il suo impegno, ma è tentare di costruire modi e
contenuti del come fare teatro, come idearlo, come montarlo, come costruirlo, come
finalizzarlo. E’ aver capacità di rendersi conto che fare è già Teatro e che realizzare
significa saper “destrutturare” i canoni acquisiti, perché nascano nuove progettualità.

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Il Teatro che conosciamo diventa, così, improvvisamente, un’altra cosa, riprende, l’antica
etimologia dell’ osservare, del guardare. Il Teatro diventa, allora, un luogo dove si prende
contatto con il mondo, con le molteplicità del sapere attraverso non il pensiero astratto o
filosofico, ma attraverso l’esperienza fisica, reale, osservabile, tangibile, stigma della
comprensione, della vicinanza, della solidarietà dell’Essere.

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Tutto questo è fonte di ricerca e
di approfondimento nel Progetto del Teatro delle Differenze, e la sua diretta testimonianza è
nella Mostra fotografica “ In viaggio tra te e me ” dell’artista Roberto Ceré.
Sono istantanee colte nella loro spontaneità e nella loro sottolineatura espressiva.

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Una sorta di candid camera , ma non troppo. Ceré non vuole riprodurre foto da album, ma
foto da vivere e ri-vivere. Un po’ alla Bresson, che non è fondamentale riprendere una scena
di vita, è determinante pensarla come tale per renderla duratura nel Tempo.
Nel pregevole catalogo che è stato prodotto, le foto non hanno un ordine prestabilito, proprio
per questo motivo. Scene di vita per comunicare un vissuto, modi di espressione, una
ricerca per mostrare le differenze che esaltano l’identità, lo stare insieme, la comunione
attraverso la gestualità e le posture del proprio corpo, che si fanno parola.

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Le foto
raccontano una metastoria e l’artista Ceré ne diventa il cantore che mentre alza il sipario,
come nel magico gioco degli specchi, tutto si muove, si agita, per iniziare un canto
universale, senza fine: l’ascolto della proprie voci, della proprie identità che diventano
differenza culturale per una nuova polifonia dell’umanità.
Franchino Falsetti

 

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Tutte le fotografie dell’articolo sono di Roberto Cerè e fanno parte della mostra fotografica “In viaggio fra te e me” a cura del Teatro delle Temperie.


 

Pubblicato su Millecolline il 18/03/2019 

 

A raccontar differenze per scoprire che non ce n’è scopri luci sul fondo scuro.

Sono luci che illuminano storie che raccontano di una differenza apparente

sul palco si racconta di imprese minori, scontri amorosi, incontri complessi e soluzioni semplici, risate

ci si incontra con storie che ci dicono essere lontane sette mari per tenerci lontani

poi scopri come sia intenso, in pullman, veder ripassare la canzone che gli hanno chiesto di cantare

proprio come quando ripassavi in corriera prima del compito in classe

di quanto stupore comprendere l’Hurdu come lingua di chi vuol far teatro

proprio come quando sei in viaggio e chiedi dove poter dormire al sicuro

piccole cose.

 

Incontro di dialogo sul tema dei migranti e dei richiedenti asilo in occasione della chiusura della seconda edizione del progetto Teatro delle Differenze e inaugurazione mostra fotografica  “IN VIAGGIO FRA TE E ME”, con le fotografie di Roberto Cerè

TEATRO DELLE DIFFERENZE – il progetto è realizzato con il sostegno del Mibac e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”, Il progetto è realizzato da Teatro delle Temperie in partenariato con Associazione MondoDonna Onlus, con la collaborazione di UNHCR Italia, Cooperativa Arca di Noè, Fondazione Rocca dei Bentivoglio, ASC Insieme Commissione Mosaico, Cooperativa Sociale Abantu, Nema Problema Onlus, Comune di Valsamoggia e Regione Emilia-RomagnaFondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

 

In viaggio fra te e me

Mostra con fotografie di Roberto Cerè

Su progetto del Teatro delle Temperie

Sabato 23 marzo dalle ore 10.00

Palazzo Garagnani, Crespellano in Valsamoggia (Bo)

 

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