Una esposizione particolare al Museo Civico Medioevale di Bologna
I volti del Buddha raccontato dalla penna di Franchino Falsetti
Pubblicato il 24/11/2018
Presso gli spazi del Museo Civico Medievale di Bologna dal 25 novembre 2018 al 28 aprile 2019 è visitabile una singolare ed importante Mostra che riunisce per la prima volta significative testimonianze e produzioni artistiche dei volti di Buddha, che facevano parte del Museo Indiano di Bologna e che sono conservate in tre diverse sedi: il Museo Civico medievale, il Museo di palazzo Poggi di Bologna ed il Museo di Antropologia dell’Università di Padova.
L’esposizione ben allestita ci mette a contatto con un particolare patrimonio di oggetti e fotografie che ci fanno conoscere alcune realtà archeologiche assieme ad una raccolta, davvero suggestiva, dell’arte buddhista asiatica, al tempo “in cui il Museo Indiano, noto anche come Museo d’Indologia e Museo di Etnografia Orientale, rimase aperto dal 1907 al 1935”. Questo particolare Museo venne allestito in alcuni ambienti del Palazzo dell’Archiginnasio, che poté raccogliere una preziosa e rara collezione di oggetti, fotografie e manoscritti acquisiti da Francesco Lorenzo Pullè (1859-1934), professore ordinario di Filologia Indoeuropea e Sancrito dal “1899 alla Regia Università di Bologna, durante un viaggio compiuto nel 1902 in Vietnam, Ceylon, India e Pakistan in occasione della sua partecipazione al Congresso Internazionale degli orientalisti ad Hanoi”.
Per leggere questa particolare esposizione di varie curiosità culturali,religiose e ri- vissute nella encomiabile cura del poliedrico Prof. Pullè, ci aiuta l’agile e funzionale catalogo curato da Luca Villa che ha anche curato la Mostra.
Avendo partecipato alla Conferenza stampa per la presentazione ed illustrazione di questo particolare evento artistico-religioso, ho potuto fare alcune considerazioni che, rapidamente, sintetizzo.
C’è oggi una certa competizione tra Musei, Gallerie d’Arte, Fondazioni e quant’altro per i grandi eventi, che devono apparire come Comete nel firmamento del Consumo dell’Arte di un ambito Star System, superando i confini nazionali. Una sorta di Comunità Internazionale dell’Arte, mentre non ci si sofferma, né si valorizzano, con fuochi d’artificio, eventi come questo del “perduto Museo Indiano” di Bologna. I promotori ed i curatori di questa nuova offerta e ri-scoperta culturale ci fanno, però, riflettere su quanto Bologna sia una vera risorsa non solo millenaria per la civiltà occidentale, ma per le nuove generazioni e, soprattutto, per i bolognesi. Bologna continua a mostrare il suo patrimonio, il suo giacimento di “archivio” per consolidare quella particolare memoria collettiva che non matura con i grandi eventi, ma con il contatto con la propria realtà di vita, di quotidianità, di un perenne ricercare le fonti, le presenze che hanno agito anche in un passato prossimo e di cui non abbiamo conoscenza, ma che sono solidi riferimenti per la propria crescita e maturità culturale e sociale.
Bologna è la città dei primati ed aggiunge con questo impegno culturale di ricerca della ri-scoperta della propria molteplice identità culturale un servizio impareggiabile e può raggiungere, con orgoglio, l’obiettivo di divenire città educativa . Il patrimonio del passato per costruire il futuro.
Per educare i cittadini di oggi e di domani. Le testimonianze artistiche delle diverse culture presenti nella nostra Città devono agire per costruire un progetto di educazione, di formazione culturale e civica.
Questa Mostra contiene anche questi valori, che varrebbe la pena di meditare e discutere pubblicamente al fine di realizzare un Progetto Città per la conoscenza e la formazione artistica, dentro e fuori la scuola, per diventare consapevoli cittadini bolognesi e del mondo.
Franchino Falsetti
I volti del Buddha dal perduto
museo indiano di Bologna
A cura di Luca Villa
24 novembre 2018 – 28 aprile 2019
Museo Civico Medievale
Via Manzoni 4 – 40121 Bologna
Orari di apertura
Da martedì a domenica: 10,00 – 18,30
Istituzione Bologna Musei – Museo Civico Medievale