Pillole corsare n°31 – Con il nuovo millennio l’uomo ha già cambiato mentalità e modi di vivere

Con il nuovo millennio l’uomo ha già cambiato mentalità e modi di vivere

Pillole Corsare di Franchino Falsetti

 

Pubblicato il 20/10/17

Pillole Corsare n°31

L’epoca, in cui viviamo e siamo testimoni, è stata definita “liquida”, alienante, senza precise identità,  un’età del disordine e dei flussi, non solo migratori, totali e globalizzanti.

Esistono altre tristi constatazioni: viviamo l’epoca dell’indifferenza e dell’egoismo senza limiti.

Ma viviamo, soprattutto, l’assuefazione alla trasformazione della sensibilità e dei principi educativi ( valoriali ) che dalla rivoluzione francese e dalla cultura romantica avevamo ereditato. L’uomo del nuovo millennio non è novus, ma solo, destruens, cioè distruttivo di ogni regola di rispetto, considerazione, valutazione e previsione.

Viviamo defuturizzati, non perchè non esistano gli scopi e l’opportunità di un “retribuito e sicuro lavoro”, ma perchè abbiamo perso la percezione del “dopo”. L’immaginazione e la dialettica dei contrari, del rischio reale che si può correre, facendo scelte affrettate, non meditate, di facile consenso, perché questo significa oggi la parola condivisione. Fare non per migliorare ma per riscuotere l’applauso, per sentirsi protagonisti, per vivere l’effimera sensazione che si possa godere di qualche attimo di notorietà. Il togliere il vero significato della parola “protagonista”: oggi tutti si sentono uguali a chi un tempo possedeva queste qualità: talento, genialità, creatività, capacità, eccellenza professionale.

La nuova mentalità risiede nelle rivoluzioni tecnologiche che identificano nei mezzi inventati la filosofia dell’uomo dimezzato, auto euforico, disperato, senza futuro culturale e morale.

Ancora è importante aggiungere che in questa triste epoca le notizie ci inondano, ci rendono naufraghi ed incapaci di reagire. Poiché tutto continua a scorrere e nulla si fa per  rimediare gli effetti delle devastazioni e delle macerie. La ricostruzione è un “affare” che riguarda l’economia e la produzione non la cultura . La distruzione è la nuova mentalità che alberga in ogni atto o proposta civile o politica.

Il 9 giugno scorso, alcuni giornali, tra cui “La Verità”, diretta da Maurizio Belpietro, davano, con spazi giornalistici diversi, la notizia che in una classe quinta elementare della scuola Sant’Agnese di Modena, veniva utilizzato un testo di educazione sessuale con esplicite spiegazioni e disegni hard, compreso lezioni di “orgasmo”.

immagine-del-testo-consegnato-in-classe

Il tutto con proteste dei genitori, interrogazioni in Consiglio comunale di Modena di FI, giustificazioni della Preside, che ricorda “che la richiesta di una lezione sul sesso fu condivisa con i genitori in un’assemblea dello scorso aprile…..” ( La Verità, 9 giugno 2017 ).

Nessun quotidiano in seguito ci ha fatto, però, sapere come questa incredibile ma confermante tendenza di quanto sopra ho argomentato, sia andata a finire.  Ciò, comunque,  dimostra che tutto scorre e che tutto si digerisce e che il danno è stato compiuto e che le cose continueranno……. se ci o vi pare!

Ma vorrei che si considerassero alcuni stralci del libretto illuminante, definito democratico e necessario,  rivolto a bambini di 10-11 anni.

“Quando una donna e un uomo scoprono di piacersi, desiderano stare insieme. Si baciano e si accarezzano per tutto il corpo. Allora il pene dell’uomo diventa grande e duro e la vagina della donna si inumidisce. All’uomo piace molto quando la donna gli accarezza il pene. Alla donna piace molto quando l’uomo le bacia e le accarezza il seno, il clitoride”.

Ed ancora: “ Per tutti e due è molto bello quando la donna fa penetrare il pene rigido dell’uomo nella sua vagina. I due lo fanno muovere avanti e indietro nella vagina e provano un piacere intenso. Sussurrano, ridono felici: sono i rumori che forse qualche volta hai sentito provenire dalla camera di mamma e papà”.

E finisce con l’orgasmo: “Ad un certo punto la vagina si fa più stretta e dal pene schizza fuori un po’ di liquido. Questo è il momento più piacevole. Si chiama orgasmo. Dopo qualche tempo il pene ridiventa molle e la vagina si asciuga un po’. L’uomo e la donna sono felici rilassati e stanchi”.

Non intendo aggiungere altro e non desidero fare alcun commento.

Se queste sono lezioni di educazione sessuale o di formazione,  forse ho sbagliato  a considerare e nel sostenere la Scuola, come luogo del “Sapere”, del diventare maturi, nel conquistare “virtute e conoscenza”.

   Franchino Falsetti

 

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