Sicuramente un personaggio in cucina e fra i tavoli
Massimo Ratti
Pubblicato il 17/06/17
Con Massimo Ratti inauguriamo una nuova rubrica della nostra rivista: PROTAGONISTI. In questa nuova selezione inseriremo le persone che, per motivi diversi dal senso stretto di arte, si dedicano in modo artistico al loro lavoro o alla loro passione.
Per una serie di casi fortuiti mi è stato consigliato di andare a far conoscere lo chef Massimo “Ippo” Ratti ma, pur riconoscendone le indubbie capacità, non riuscivo ad immaginare in quale categoria artistica poterlo collocarlo in rivista. In fondo la nostra rivista racconta e si dedica alla scoperta delle arti e degli artisti locali: come fare per includere un cuoco? A ben pensarci, sicuramente, i nostri territori hanno altri personaggi che meriterebbero una evidenza in rivista ma che non “praticano” alcun senso artistico così come siamo abituati a categorizzare (si dice così?), quindi che fare?
Ne ho parlato con il prof. Falsetti che mi ha suggerito di aprire una categoria outsider che poteva essere chiamata: Protagonisti. Esatto. Fatto.
A questo punto non c’era più nulla che potesse fermare l’intervista a Massimo, mi serviva solo il suo numero di telefono per mettermi d’accordo e capire se lo fosse anche lui; il primo tentativo è stato vano perchè sono arrivato il giorno di chiusura del suo ristorante… Poco male, avrei ritentato. Intanto Gabriele, un amico comune che insisteva sul far conoscere Massimo attraverso un articolo in rivista, deve aver passato il mio numero di cellulare a Massimo. Così sono passato da cacciatore a cacciato ed è squillato il mio cellulare: era Massimo Ratti.
Gli accordi sono stati molto spicci e nel giro di pochissimo ci siamo ritrovati nel suo ristorante a fare il videoreport su Massimo Ratti cuoco (chef) a Monteveglio; non ho fatto nemmeno in tempo a coordinare la prima domanda per avviare la registrazione che Massimo ha iniziato a raccontarsi e a ricordarci come, da studente fosse diventato apprendista per poi aprire il suo ristorante fra i due ponti. Massimo ha raccontato talmente tanto che, quando ho controllato i minuti di registrazione effettuati, mi stavo per mettere le mani nei capelli: 58 minuti! Come avrei fatto a tagliare e condensare tutto quel materiale che non aveva avuto nessun calo di interesse per tutta la lunghezza della registrazione?
Eppure ho dovuto fare delle scelte e tagliare, condensare e ritagliare per riuscire ad ottenere una intervista che potesse risultare di una lunghezza umanamente possibile. Sono riuscito a rimanere attorno ai 23 minuti, che sono tanti, ma che trascorrono rapidamente grazia alla verve sfoggiata da Massimo Ratti (conoscendolo, poteva essere diversamente??)
Allora, buona visione
Produzioni Millecolline
Testo e riprese di Roberto Cerè per Millecolline.
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