Bologna, 8 dicembre 2016, Sguardi particolari in S. Domenico sarà a Bologna.

Sguardi particolari in S. Domenico sarà a Bologna.

Giovedì 8 dicembre 2016 alle ore 16:00  si aprirà a Bologna, presso il Convento Patriarcale di San Domenico in Piazza Grande, la mostra Sguardi particolari in S. Domenico che potrete visitare dal 8 al 18 dicembre 2016. Con nota e commento critico di Franchino Falsetti a piede pagina.

Mostra di pittura e fotografia

“Sguardi particolari in San Domenico”

Nella sala della Traslazione, in mostra opere di pittura e fotografia che riproducono le sculture del Begarelli conservate nella chiesa di San Domenico di Modena, inagibile dal terremoto del 2012.

Il convento Patriarcale di San Domenico apre le porte all’arte nell’anno giubilare. L’occasione è data dalla mostra di pittura e fotografia che verrà ospitata nella sala della Traslazione da giovedì 8 a domenica 18 dicembre, realizzata per portare alla visione del pubblico un tesoro dell’arte ospitato nella chiesa di San Domenico di Modena, per ora non visitabile perché la chiesa è inagibile dal terremoto del 2012.

Si tratta del gruppo di 7 preziose sculture a grandezza naturale dell’artista Antonio Begarelli (Modena 1499 – Modena 1565) ”Cristo con Marta, Maria e Lazzaro nella casa di Betania”, che l’associazione La Salumeria dell’Arte e il circolo Alberione di Modena intendono rendere virtualmente visibili ai cittadini, attraverso la mostra di pittura e fotografia dal titolo Antonio Begarelli, sguardi particolari in San Domenico. L’iniziativa è stata resa possibile dal contributo della Banca Popolare dell’Emilia Romagna e dalla collaborazione delle Grafiche Sigem, entrambe convinte dell’importanza di valorizzare il patrimonio artistico del territorio in cui operano.

Dodici artisti de La Salumeria dell’Arte, guidati dal pittore Ernesto Ubertiello, hanno realizzato 22 opere che riproducono particolari delle sculture del Begarelli, utilizzando anche tecniche che tendono, attraverso i materiali utilizzati, a rendere il senso della semplicità insita nelle opere del Begarelli, ma anche nell’azione attraverso i secoli dei Padri Predicatori. La mostra è completata dalle fotografie di Roberto Cerè, sulle quali hanno lavorato pittori e disegnatori de La Salumeria dell’Arte.

Alla mostra ha concesso il patrocinio il Comune di Modena riconoscendone la finalità, intesa a stabilire un contatto, anche se inevitabilmente indiretto, tra i tesori dell’arte e i cittadini, soprattutto in questo particolare caso, in cui le opere del grande scultore cinquecentesco non sono visitabili.

 

Sguardi particolari in S. Domenico – L’inaugurazione a Modena.

Sabato 19 novembre 2016  si è aperta a Modena, al piano terra del Palazzo Comunale in Piazza Grande, la mostra Sguardi particolari in S. Domenico che potrete visitare dal 19 al 27 novembre 2016. Questo è un invito a cui fa seguito una serie di fotografie che ritraggono la giornata di inaugurazione a cui fa seguito il commento critico di Franchino Falsetti.

 

Tutte le foto dell’inaugurazione della mostra sono di Roberto Cerè.

 

La conoscenza estetica come apprendimento

Nell’Ottavo centenario della fondazione dell’Ordine Domenicano, avvenuto nel 1216, Ernesto Ubertiello maestro d’arte insieme a Mauro Cortelloni direttore dell’Associazione “La Salumeria dell’Arte” e Don Dino Mulassano responsabile del Centro Culturale “Albione”, hanno realizzato una pregevole Mostra per rendere pubblico un raro patrimonio artistico, collocato nella Chiesa di S. Domenico a Modena.

La Mostra dal significativo titolo : ” Sguardi particolari in S. Domenico“, ci fa conoscere un “gruppo” in terracotta che rappresenta “Gesù nella casa di Betania con Marta, Maria, Lazzaro, Pietro e due servienti”.  Affascinante opera dello scultore modenese Antonio Begarelli, vissuto nel XVI secolo.

Sono sculture ad altezza d’uomo, che si trovano collocate all’interno della Chiesa di San Domenico a Modena e non sono visitabili, perchè la Chiesa non è aperta al pubblico, avendo subito danni strutturali dal devastante terremoto del 2012. La Mostra è stata studiata per rendere possibile la fruizione di un tesoro, così, prezioso ad un più vasto pubblico, mediante la riproduzione fotografica, curata dal fotografo d’arte Roberto Cerè e dagli studenti che frequentano “La Salumeria dell’Arte”, sotto la guida esperta del maestro d’arte Ernesto Ubertiello.

Uno stimolante ed interessante esperimento dove linguaggi diversi : scultura, pittura, fotografia, ci offrono una lettura interattiva dei sguardi artistici. Il Gruppo delle statue di terracotta, realizzato dal noto ed apprezzato scultore modenese Begarelli (post 1540) , conferma il privilegiare la tradizione dell’arte sacra che avrà singolari innovazioni nel Rinascimento, e che continuerà dopo il Concilio di Trento con diverse caratterizzazioni e progettualità compositive ed interpretatitve.

I testi sacri della religione cristiana sono l’unica fonte di ispirazione delle opere d’arte ( scultura e pittura ). Il testo di maggiore riferimento era e rimane il Santo Vangelo.

Anche per questo Gruppo scultoreo un episodio evangelico, di cui parla soltanto l’apostolo Luca, diventa fonte di ideazione e realizzazione.

Su questa “innovativa” opera d’arte, è opportuno fare alcune brevi considerazioni.

Le statue sono state pensate come soggetti colti in atteggiamenti dinamici, quasi dialogici, in cerca di una particolare unità che è quella che anima l’obiettivo generale che è quello di trasformare un’ambientazione reale in una “meraviglia contemplativa” che permette di cogliere, come se ci fosse una luminosa attrazione,  momenti di emozione e di trasporto spirituale. E’ una istantanea che coglie l’attimo che trasfigura la comunione dei sentimenti umani in una attesa di taumaturgiche rivelazioni. Anche i gesti più naturali, evidenziati, dalla riproduzione dei “particolari”, sembrano rapiti e “scolpiti” proprio per sottolinare una situazione dove la parola è sostituita dalla plasticità dei movimenti e degli sguardi. I gesti ampi e solenni dei protagonisti sembrano invitarci a questo incontro che respira di contesti di spiritualità in un realismo che si fa preghiera.

Lo scultore Begarelli realizza pienamente la teoria dell’Einfuhlung, cioè dell’empatia, rendendoci affascinati dalla bellezza e devozione dei protagonisti. In queste sculture si ritrovano i principi della nuova visione dell’arte rinascimentale dove la materia diviene motivo di coniugazione tra il piacere estetico,il bello naturale ed artistico.

Figure scultoree che si compenetrano idealmente così come raccomandava lo stesso San Tommaso, domenicano ed attento alle “belle arti”, quando evidenzia gli ambiti della visione estetica, che dalla “vitalità” della materia, rompendo ogni forma “allegorica” dell’arte, si possono raggiungere sensi e significati di una realtà interpretativa.

“Materia e forma sono necessariamente proporzionate tra loro e per natura corrispettive: poichè ogni atto si produce nella propria materia”.

 

 

Franchino Falsetti

Critico d’Arte – Bologna

 

 

ANTEPRIMA – Mostra 19 novembre 2016 a Modena

In data 20 novembre 2015 il fotografo Roberto Ceré, coadiuvato da Mauro Cortelloni e da Ernesto Ubertiello, ha realizzato due servizi fotografici; è cominciato così il progetto di pittura e fotografia che Mauro Cortelloni ha proposto prima al Comune di Modena poi alla Basilica di S. Domenico a Bologna. Le speranze di poter concretizzare il progetto erano state avviate. Qualche mese di lavoro e di attesa poi la prima risposta: Modena ci concede la Galleria Europa, dal 19 al 27 novembre 2016, al piano terra del Palazzo Comunale in Piazza Grande e Bologna concede la Sala della Traslazione, dall’8 al 18 dicembre 2016, presso il Convento dei Domenicani in Piazza San Domenico.

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Battistero S. Domenico (Mo). Opera di Antonio Begarelli. Dettaglio grafico.

Ma come nasce e in cosa consiste il progetto S. Domenico? A questa domanda risponde Mauro Cortelloni che dice:

“Va posto in evidenza che a Modena sorge la chiesa parrocchiale di San Domenico nel cui Battistero si conserva, dal 1823, il gruppo in terracotta ”Cristo nella casa di Betania con Marta, Maria e Lazzaro” realizzato dallo scultore modenese cinquecentesco Antonio Begarelli. Un’opera di assoluto valore artistico, composta da 7 sculture a grandezza naturale, attualmente non visitabile in quanto la chiesa di San Domenico è chiusa al pubblico a seguito dei danni subiti dal terremoto del 2012.

Un incontro tra Mauro Cortelloni direttore dell’Associazione <La Salumeria dell’Arte>, Ernesto Ubertiello maestro d’arte, pittore e insegnante presso la <Salumeria dell’Arte>, don Dino Mulassano responsabile del centro culturale <Alberione>, ha dato vita ad un accordo di collaborazione finalizzato a favorire la conoscenza pubblica delle opere d’arte contenute nella chiesa di San Domenico. Opere al momento non fruibili causa la non agibilità della struttura.

Considerato dunque che i cittadini non possono entrare nella chiesa per ammirare le opere in essa contenute, il progetto prevede di portare al cospetto del pubblico opere artistiche che le riproducano. Si concorda che l’attenzione sia concentrata sul gruppo in terracotta opera dello scultore modenese Antonio Begarelli. E’ su questo tema che si articola il presente progetto secondo le azioni riassunte nei punti che seguono.

 – Realizzazione di una serie di opere grafiche e pittoriche aventi ad oggetto le sculture del Begarelli, a cura dell’associazione <La Salumeria dell’Arte> e sotto la direzione del maestro Ubertiello. Le opere saranno esposte in 2 mostre d’Arte pubbliche.

– Servizio di fotografia artistica, realizzato dal fotografo Roberto Ceré, esposto nelle stesse mostre d’Arte pubbliche.

– A seguito della positiva valutazione del progetto da parte dell’Assessorato alla Cultura, l’iniziativa gode del  Patrocinio del Comune di Modena.

 

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Produzioni Millecolline

Diritti Riservati.

 

 

 

 

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