Pillole corsare n.2. Puer natus est

Puer natus est ….. ed i Magi venuti dall’Oriente……..                            [n.2]

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Ancora su questa polemica, anche se, si può forse dire meglio, ancora su episodi che non chiariscono la comprensione tra le culture diverse che vivono nel nostro paese, ma evidenziano, soprattutto, una profonda crisi del nostro essere cristiani. Non voglio riportare le nobili pagine scritte dal filosofo inglese Bertrand Russell e dal filosofo italiano Benedetto Croce. Volevo solo ricordarli perché quelle pagine le abbiamo dimenticate, oppure queste ultime generazioni non le hanno proprio lette. Due laici a confronto per sostenere la tesi dell’ essere cristiani o di non esserlo, ma senza dimenticare la profondità dei contenuti, tutti svolti senza alcun risentimento, senso di frustrazione, voler a tutti i costi negare la dignità ed il rispetto dell’altro, del diverso “modo” di pregare o di considerare la nostra esistenza non un “marchio” di gradimento o di tacita accettazione, ma come soggetti pronti al riconoscimento di quel valore umano che è la  considerazione reciproca e non la sudditanza o l’abdicazione. Ciò che ci sorprende è la mancanza di conoscenza storica del cristianesimo, che Croce definiva: ”la più grande rivoluzione che l’umanità abbia mai compiuta”.  Le giustificazioni del Preside Parma dell’Istituto comprensivo di Rozzano e quelle del vescovo Cipolla di Padova , mostrano non una dialettica delle relazioni tra un credo laico ed uno religioso, ma insulse precauzioni ed ipocrisie che offendono, innanzitutto, la conoscenza, prima ancora dei legittimi sentimenti di appartenenza a modelli culturali, non dettati dal mercato  dell’industria del consumo o da facili e pietose demagogie nel “rispetto delle altre culture”. Come può un illustre esponente della Chiesa Cattolica affermare che :” farebbe passi indietro per mantenerci nella pace, nell’amicizia e nella fraternità”. Poi seguono sempre le solite smentite o rettifiche. Ma il problema rimane. Siamo di fronte a qualcosa di incomprensibile.  Gli attacchi ai simboli-valori della Cristianità : il presepe ( che significa Natale, nascita di Gesù Redentore), i canti religiosi natalizi, il crocifisso, mettono in preoccupante evidenza che ai quei valori non ci si crede più. Ciò che sta accadendo in diverse parti d’Italia è la cronaca di ciò che abbiamo perduto. L’Islam non c’entra.

 

varie

 

Franchino Falsetti

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