Noi ci siamo, Gianluca Tonin sarà ospite di ArtEmente

ANTEPRIMA. Savigno in Valsamoggia, 07.08.16. Terza occasione per esplorare ArtEmente 2016 attraverso i suoi ospiti ed incontriamo Gianluca Tonin che ci racconta cosa sta preparando. Continuate a seguirci, vi racconteremo le novità. Buona visione.

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ANTEPRIMA. Savigno in Valsamoggia, 02.08.16. Continuiamo ad esplorare ArtEmente 2016 ed incontriamo Ernesto Angelo Ubertiello, che sarà presente a Savigno il 4 settembre 2016 e porterà alcuni dei suoi ultimi lavori spiegandoci questa sua nuova fase interpretativa della sua pittura. Continuate a seguirci, vi racconteremo le novità. Buona visione.

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ANTEPRIMA. Savigno in Valsamoggia, 23.07.16. Iniziamo ad esplorare ArtEmente 2016 e cominciamo ad incontrare i primi ospiti della rassegna: Il Campanile dei Ragazzi, che sarà presente a Savigno e porterà un lavoro teatrale che si svilupperà fra le strade del paese del tartufo. Iniziamo così a conoscere i partecipanti della Festa dell’Arte organizzata da Ilaria Landi e che si svolgerà domenica 4 settembre 2016. Continuate a seguirci, vi racconteremo le novità. Buona visione.

 

 

 

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Parliamo d’amore? La tournée in Valsamoggia

Castello di Serravalle in Valsamoggia (Bo), 04/08/16. Con l’occasione di assistere alla prima uscita itinerante samoggina di Parliamo d’amore?, il recente lavoro teatrale del Collettivo la Notte – Teatro Ariette, ho osservato il pubblico presente, non numeroso e molto “amicale”, che ha seguito il risultato della fatica plurimensile dei ragazzi che erano sul palco. Mi sono ritornate in mente   alcune considerazioni che ho discusso, finora, solo fra amici, ovvero: sono convinto che non manchino le occasioni d’arte, non manchino gli artisti, non manchino nemmeno i luoghi dove raccontare cultura; quello che manca oggi è il pubblico. Azzarderei anche una affermazione: l’allontanamento dall’interesse culturale (di formazione di un pubblico curioso) è tanto più evidente quanto più si avvicini alla nuova ideologia di Mercato la quale suggerisce amorevolmente che “con la cultura non si accumulano denari (risorse, come amano chiamarli oggi) e non si appianano i debiti (prestiti, come amano chiamarli oggi)”. Certo, quando questo “alto” pensiero che fu esternato da un altrettanto “elevato” politico influente fece esprimere commenti carichi di sdegno e indignazione (che durarono pochi giorni) ma la frittata era fatta, il dado era tratto, il pensiero era diventato verbo e cominciava a crescere, come un seme piantato, nella gente comune; l’obiettivo era raggiunto. Certo, le persone oggi vanno ancora ai concerti, ai teatri e nelle arene ma devono essere grandi eventi con “star” universalmente riconosciute e capaci di muovere migliaia di persone. Quanti di voi che stanno leggendo queste righe sono andati, recentemente, ad un concerto o ad un “piccolo evento” di un gruppo non sostenuto da radio o televisione ma comunque in grado di sostenere il confronto con i beniamini del Mercato dello spettacolo? Quanti di voi che leggono queste righe si muovono da casa per andare a vedere qualcuno che un giorno potrebbe essere riconosciuto come “capace” solo per poter dire:-“Io lo sapevo che era bravo, l’ho ascoltato quando nessuno lo conosceva ancora”. Bene, ritengo che questa mancanza di discernimento non formi un bisogno di giudizio critico e autonomo. Perdere questi valori non ci aiuterà certo ad uscire da questa “autocrisi”.

E’ curioso pensare come un “semplice” lavoro teatrale eseguito e portato sul palco con sforzo, impegno, rinunce e (sicuramente) scazzi molteplici possa suscitare un insieme di considerazioni come quelle che avete letto, ma è stato così.

Le foto che vedete di seguito sono state eseguite in quella occasione.

 

 

Testo e foto di Roberto Cerè

Produzioni Millecolline

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ANTEPRIMA di luglio 2016

Una tournée in Valsamoggia (Bo). Teatro di professionisti e di amatori, di giovani e meno giovani, che si mescolano e confrontano le loro esperienze per parlare d’amore. L’amore degli uomini, ma anche delle cose, della terra e delle piante. Vogliamo parlare con voi, raccontarvi le nostre storie e ascoltare le vostre. Cosa pensate dell’amore? Come lo vivete? Insomma, di cosa parliamo quando parliamo d’amore?

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TERRITORI DA CUCIRE 2016

Direzione artistica e organizzazione TEATRO DELLE ARIETTE

Con il contributo di Comune di Valsamoggia, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Regione Emilia-Romagna

E la collaborazione di Fondazione Rocca dei Bentivoglio, Cob Monteveglio, Altre Velocità

Sono 2 le notti d’amore e di teatro a Villa Stagni

ANTEPRIMA VIDEO – Crespellano in Valsamoggia (Bo), 20/07/16. Sono piene di lavoro le notti di Andrea Lupo regista della compagnia teatrale che si prepara alla prima del suo lavoro: “Notti d’amore e di follia”.  Lo spettacolo, prodotto dal Teatro delle Temperie, sarà presentato domani sera, giovedì 21 luglio e replicato giovedì 28 luglio, nella affascinante cornice di Villa Stagni. Noi di Millecolline siamo andati a curiosare per raccontarvi le prove una anteprima rapidissima.

 

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I risultati della ricerca del Tetro delle Temperie

Calcara in Valsamoggia (Bo), luglio 2106. Teatro delle Temperie. Ormai è terminata la prima fase della raccolta di memorie riguardanti la Prima Guerra Mondiale ed è l’ora di fare un primo punto della situazione prima di avviare le prossime iniziative collegate; per questo motivo abbiamo incontrato Margherita che ci ha raccontato come è andata fino ad ora. La raccolta, i confronti, le scoperte, l’archiviazione, la condivisione con i ragazzi e la creazione dei momenti teatrali sono nelle parole d Margherita; buona visione.

Produzioni Millecolline

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ANTEPRIMA -Febbraio 2016 – Pubblichiamo volentieri una nuova iniziativa che ci ha inviato Margherita del Teatro delle Temperie.

Carissimi, 

in occasione del centenario della prima guerra mondiale, stiamo realizzando il progetto “scene di guerra – teatri di pace” con il quale vorremmo coinvolgere la cittadinanza del nostro territorio nella ricostruzione di una memoria collettiva relativa agli anni 1915/1918. 

Per questo stiamo invitando tutti i cittadini a partecipare alle giornate di raccolta delle memorie di guerra: 5 appuntamenti (elencati nel volantino allegato) in cui raccoglieremo documenti, lettere, diari, testimonianze e fotografie della prima guerra mondiale. 

Tutto il materiale raccolto verra’ digitalizzato dal personale del Museo Civico del Risorgimento di Bologna e pubblicato sul portale www.storiaememoriadibologna.it diventando così un patrimonio importante da condividere con la comunità e da consegnare alle generazioni future. Per la miglior riuscita di questo progetto, vi chiediamo la cortesia di diffondere questa informazione tramite i vostri canali, in modo da garantire l’opportunità di partecipare a tutti i cittadini del territorio. Qualora organizzaste o foste a conoscenza di iniziative in cui si potesse presentare il progetto, saremmo felici di poter partecipare e/o fornirvi il materiale cartaceo per una distribuzione specifica.

Vi aspettiamo per il primo appuntamento di raccolta materiali sabato 27 febbraio dalle 9.00 alle 13.00 alla Mediateca di Bazzano – Rocca dei Bentivoglio – Via Contessa Matilde, 10 loc. Bazzano.

Augurandovi una buona giornata,

restiamo a disposizione per qualunque esigenza

e porgiamo i nostri saluti più cordiali.A4 guerra raccolta-2

 

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Tutto quello che so del grano è al deposito attrezzi.

ANTEPRIMA VIDEO – Castello di Serravalle in Valsamoggia (Bo). Tutto quello che so del grano è il nuovo spettacolo messo in scena dal Teatro delle Ariette e, come ricorderete, è stato presentato al Teatro delle Moline (Bo) come frutto finale dopo un mese intero di confronto con il pubblico. Ora è giunto il momento di presentare questa fase del nuovo lavoro anche nel teatro di casa: il Deposito Attrezzi. La data prescelta per l’appuntamento non è stata scelta a caso; infatti il 23 giugno è conosciuto nelle nostre campagne come la notte di S. Giovanni e corrisponde al passaggio della stagione primaverile a quella dell’estate; la stagione della raccolta che si apre proprio con il taglio del grano nei campi. Ci siamo ritrovati a parlarne, come ormai nostra tradizione, nella cucina delle Ariette ( chi segue la compagnia conosce bene il perchè ) dove Stefano Pasquini ci ha ospitato per raccontarci tutto quello che sa del grano. Buona visione.

La locandina è in preparazione quindi non potrete ancora trovarla in APPUNTAMENTI.

 

Tutto quello che so del grano, Teatro delle Ariette. (ph Stefano Vaja)
Tutto quello che so del grano, Teatro delle Ariette. (ph Stefano Vaja)

 

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Clarence ci racconta di una strega e una vergine

ANTEPRIMA – Calcara in Valsamoggia (Bo). Dialogo fra una strega e una vergine.

il 24 e 25 giugno 2016 la rassegna teatrale Clarence di Scene dal Parco della Luna, si arricchirà della sua nuova esperienza teatrale: Dialogo fra una strega e una vergine, di Enrico Petronio Nicolaj. Nei giardini di villa Petronio Nicolaj, in una leggera collinetta, ai margini del piccolo bosco di Villa Petronio Nicolaj, verrà raccontato “il più poetico degli spettacoli di questa edizione”, come definito dalle parole del suo autore. In questa sera calda e umida, come quasi tropicale, ci siamo trovati a raccontare fotograficamente alcune scene di questo terzo appuntamento teatrale della rassegna Clarence; assieme gli attori a piedi nudi sull’erba tagliata di fresco guardiamo, ogni tanto, verso l’alto per capire se quelle, rare, gocce di pioggia saranno di passaggio oppure si faranno più fitte. La pioggia alla fine ci risparmia e possiamo proseguire.

 

 

Fotografie di Roberto Cerè

 
“ Versati luna. E anche tu, memoria”.
Visionario, onirico, fiabesco; il più poetico degli spettacoli di questa edizione. L’incontro fra due personaggi senza tempo e senza storia, una strega e una vergine, entrambe simboli di purezza e di analisi del profondo. La situazione e la semplicità nuda dei dialoghi è quella delle fiabe dei fratelli Grimm, ad esempio (…). Il “dialogo” fra queste due creature visionarie, che sembrano uscite da un’allegoria o dalle illustrazioni di un almanacco medievale, affronta temi come la paura, il rapporto fra Dio e Satana, l’amore e il sesso. E tutto nella maniera più semplice, più lapidaria, più diretta. Il linguaggio della poesia che non soffre gli orrori della paura.
Questa esposizione trasparente della verità è prerogativa del cinema del più grande regista di tutti i tempi: Ingmar Bergman. Ecco perché lo spettacolo è dedicato a lui. “Omaggio a Ingmar Bergman” dunque, non solo per l’aspetto di “discesa nell’umano”, non solo perché ad un certo punto del testo la strega reciterà un celebre monologo tratto dall’opera “Pittura su legno” di Bergman (opera che fu da base al capolavoro “Il settimo sigillo”); ma soprattutto per questo amore per ciò che è limpido, per la luminosa violenza della nudità dei pensieri e delle emozioni, per il tentativo di fotografare le stanze dell’anima nella loro assoluta luce diurna.
Musica: i brani tratti dal cd “CLARENCE: sospiri ed urla dagli abissi” di Enrico Petronio Nicolaj.

Testo tratto dal comunicato stampa.

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ANTEPRIMA. Calcara in Valsamoggia (Bo).  A tavola con Pirandello

“Diffido sempre delle persone che non urlano. Io non potrei mai vivere senza urlare. Io ce l’ho qui dentro l’urlo, sempre, sempre teso. Recito come recito perché non mi interessa recitare in altro modo. Devo urlare. Devo sentire che dentro mi si spezza qualcosa”.

Due amici attori, coinvolti nelle prove di un allestimento di “Questa sera si recita a soggetto” di Pirandello, si ritrovano a tavola a parlare di teatro e di vita. A partire dal lavoro sul sommo drammaturgo che ha ipotizzato la maschera come “nascondiglio sociale”, nasce un quadro ironico, brillante e rabbiosamente amaro sul mestiere del teatro. “Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti”, scrisse una volta Pirandello.

“Ho cominciato a scrivere questa commedia lo scorso autunno. Guardavo molti film di Woody Allen. Ero, e sono, attratto dall’intelligenza acuta e perfetta, minuscola a precisa come la mina di una matita, di questo grandissimo regista americano. Di Pirandello sono interessato a questa stessa intelligenza luminosa e oscura allo stesso tempo. L’indagine intellettuale, un poco “esistenzialista”, che conduce all’esplorazione dei pensieri e dei sentimenti”. (E. P. N.)

locandina pirandello

Lo spettacolo è strutturato in quattro scene: antipasto, primo, secondo e dolce. Quattro momenti, quattro dialoghi, senza mai alzarsi dal tavolo, in cui i due attori operano una vivisezione impietosa, sincera e appassionata di ciò che comporta “calcare le assi del palcoscenico”. Il pubblico è seduto in scena tutto attorno al tavolo, quasi a mangiare con gli attori. È uno spettacolo intimo, fatto di parole precise, di sguardi, di realtà. “Abbiamo bisogno che il pubblico sia molto vicino a noi, che ci guardi bene, che possa notare ogni movimento dei nostri occhi; insomma, che mangi con noi”.

Musica: le canzoni di Patty Pravo

Le date:

22, 29 maggio – ore 16:30

27 maggio – ore 21:00

 

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Giovedì 19 maggio 2016

ANTEPRIMA. Calcara in Valsamoggia,  Giovedì 19 dalle ore 19:00 Villa Petroni Nicolaj accoglierà il pubblico di Clarence con l’ENGLISH ART-CAFE’: le favole di Oscar Wilde. Un ricco apericena per ascoltare le preziose, lussureggianti, profumate fiabe di questo scrittore così originale e geniale.

Oscar Wilde
Oscar Wilde.

 

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Il giorno della prima

Calcara in Valsamoggia (Bo), 17/04/16. Siamo a teatro nei giardini di Villa Petronio Nicolaj per vedere la prima di “Ritorno al giardino dei ciliegi”, di E. Petronio Nicolaj, dove “i personaggi del celeberrimo “Giardino” cecoviano tornano fra i ciliegi per parlare di Bellezza e di Arte” con Elisabetta Scarano e Luigi Di Pietro come attori in questo palco di sole e margherite. Il tempo è stato clemente ed ha regalato lame di luce come fossero luci spot sugli attori che si muovevano in un vero giardino con tanto di prato ben coltivato ed alberi da frutta. Abbiamo provato a raccontare questa suggestiva ambientazione con alcune immagini dello spettacolo regalatoci da questi brillanti, giovani, attori.

E. Petroni Nicolaj, autore di "Ritorno al giardino dei ciliegi". (Ph. Roberto Cerè, 2016)
E. Petroni Nicolaj, autore di “Ritorno al giardino dei ciliegi”. (Ph. Roberto Cerè, 2016)

“Ma non si può vendere la pace; né la si può comprare”.
Anja e Trofimov, personaggi giovani del capolavoro di Anton Cechov, fanno ritorno – ma solo in sogno – al luminoso, paradisiaco “giardino dei ciliegi”. È questo il prologo allo spettacolo che, più che essere una semplice, ovvia memoria del “Giardino”, si propone invece di essere un gigantesco discorso sull’arte e sul suo significato profondo. Nel testo, durante un intimo, bucolico pic-nic a due – fra grezze quinte di stoffa raffiguranti radiosi rami di ciliegio in fiore, appese con le mollette fra gli alberi del giardino come panni stesi ad asciugare – i due romantici ed intensi protagonisti discutono appassionatamente di pittura e di arte. Analizzano, in una specie di privata lezione “vibrante e struggente”, le opere di Giotto o di Piero della Francesca, di Brueghel, e poi Magritte, Balthus, Cezanne, Matisse … fino a Picasso e all’arte contemporanea. Che cos’è un quadro? Che cos’è un’immagine? Che cos’è in definitiva un’opera artistica e cos’è un artista? E cos’è la creazione artistica umana e cosa invece la creazione divina? Il giardino dei ciliegi del titolo, al quale “si fa ritorno”, è il simbolo di questa Bellezza; un’analisi e una ricerca profonda; una cosa preziosa, anzi, preziosissima, la più preziosa che abbiamo, e che non si può e non di deve “vendere”, perché non la si può “comprare”. E attraverso questa “conversazione sulla pittura” escono fuori i due caratteri dei protagonisti: dolci, energici, pieni ancora di immortali ideali e di sogni.
“Lo scorso autunno e inverno ho visitato diverse mostre. Prima di ogni altra forma d’arte, ho amato la pittura, fin da bambino. Io capisco il mondo vedendolo. Vedere un’opera dal vivo non ha paragoni. La migliore riproduzione su catalogo non comunica una briciola della commozione e della forza che l’opera originale sprigiona da sé. Questo mi ha portato a scrivere RITORNO AL GIARDINO DEI CILIEGI”.
Musica: brani da Mozart
(Il testo in corsivo è l’originale comunicato da Scene dal Parco della Luna).

 

Ritorno al giardino dei ciliegi. (Ph. Roberto Cerè, 2016)
Ritorno al giardino dei ciliegi. (Ph. Roberto Cerè, 2016)

 

 

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Elisabetta Scarano. (Ph. Roberto Cerè, 2016)

 

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Luigi Di Pietro. (Ph. Roberto Cerè, 2016)

 

Una scena di "Ritorno al giardino dei ciliegi". (Ph. Roberto Cerè, 2016)
Una scena di “Ritorno al giardino dei ciliegi”. (Ph. Roberto Cerè, 2016)

 

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