Movievalley 2016, si inizia con il Gustacinema

Disfida tra cuochi e ristoranti a tema cinematografico

Di Maria Grazia Palmieri

GUSTACINEMA – Quinta edizione –  28 febbraio/12 marzo 2016

Torna la 5a edizione di  Gustacinema, evento che unisce il cibo al cinema, con un originale connubio. L’evento  nato a latere di MovieValley Bazzacinema, Festival Nazionale di Cortometraggi, entrambi ideati e organizzati da Maria Grazia Palmieri, prende quest’anno un’ identità tutta sua e si propone con due filoni: la disfida-cooking show con tre giovani cuochi e la gara tra ristoratori. Il Gustacinema  si svolgerà di nuovo in Valsamoggia, tra due località, Bazzano e Monteveglio, e prenderà avvio Domenica  28 febbraio alle 17 alla prestigiosa Tenuta Santa Croce. Anche quest’anno la tenuta ospiterà la  disfida domenicale tra giovani cuochi, che in questa quinta edizione provengono da tre Istituti Alberghieri della nostra regione: il Tonino Guerra di Cervia, l’Artusi di Riolo Terme, lo Scappi di Castel S.Pietro. Il tema che i giovani talenti della cucina, capitanati da uno chef interno all’Istituto, dovranno seguire, per creare i loro piatti, sarà  la figura femminile, vista dall’occhio artistico, visionario, ironico, ed intenso, di tre grandi del cinema: Fellini, Germi e Monicelli.  L’emozionante confronto si svolgerà di fronte ad una giuria costituita da giornalisti ed esperti ed al pubblico, il cui accesso è gratuito. E come gradevole novità, un fortunato tra i presenti, rispondendo ad una domanda relativa al Gustacinema, potrà vincere anche un fine settimana per due persone, di due notti a Nimes, bellissima città della Francia del sud, e una visita ai monumenti romani, offerto da  Office de Tourisme e des Congres de Nimes.

Un momento di Gustacinema 2015. Ph. Ronberto Cerè.
Un momento di Gustacinema 2015. Ph. Ronberto Cerè.

Ma torniamo alla disfida: Quest’anno i giovani cuochi provenienti dai tre Istituti alberghieri emiliano romagnoli,  realizzeranno di fronte al pubblico un antipasto ed un primo che sarà anche piatto unico. L’Alberghiero Tonino Guerra di Cervia, proporrà “Suprema di pollo e gamberi alla “Volpina” con misticanza d’erbe e asparagi” E come primo piatto, “Cappelletto al formaggio di fossa con battuta di maiale bianchetto di pineta, e le sue verdure”. L’ispirazione? Federico Fellini e il suo Amarcord. L’Alberghiero Artusi di Riolo Terme, proporrà un involtino “Fegatini e topini” ispirato al film Cari Fottutissimi Amici di Monicelli e, come primo piatto, una zuppa “Colazione di castagne” ispirata al film Le Fate, con un episodio di Monicelli. Quanto all’alberghiero di Castel San Pietro, sta ultimando l’elaborazione delle sue proposte, che dalle indiscrezioni, sappiamo essere molto interessanti. La giuria di giornalisti ed esperti decreterà il vincitore, tenendo conto di gusto, originalità, impiattamento, lavoro di ricerca. Seguirà una cena su prenotazione, organizzata in collaborazione con Slow Food, nel cui menù saranno proposti i due piatti dell’Alberghiero Tonino Guerra presentati nella disfida, oltre ad un aperitivo rigorosamente biologico presentato da Natura Sì, ad alcune sorprese e ad un trionfo dolce, firmato dal pluripremiato  maestro di pasticceria di fama internazionale, Gino Fabbri.

Il 28 febbraio partirà anche la sezione del Gustacinema che coinvolgerà  alcuni ristoranti valsamoggini, in gara tra loro nella realizzazione di un piatto ispirato al tema dell’edizione 2016 di Gustacinema. I ristoranti sono:

Bazzano:

Albergo Alla Rocca

Osteria del Rivellino

Osteria Porta Castello

Enoteca La Zaira

Trattoria Carducci

Monteveglio:

Trattoria dai Mugnai

Trattoria del Borgo

 

La clientela potrà gustare i piatti dedicati al Gustacinema, inseriti nei  menù dei ristoranti in lizza, sino al 12 marzo. Chi sommerà il maggior numero di ristoranti visitati, potrà  concorrere ad un fine settimana per due persone in Austria, all’Hotel Kurschner, a Kotschach-Mauthen, offerto dall’associazione Austria per l’Italia Hotel, con le modalità che i ristoratori spiegheranno alla clientela. Una giuria esperta, stabilirà chi tra i ristoranti in gara, si guadagnerà il primo premio per il miglior piatto della loro sezione del Gustacinema.

 

Patrocinio di:

Comune di Valsamoggia, Cineteca di Bologna-   FICE Federazione Italiana Cinema d’Essai-  Università di Bologna Corso di laurea di Cinema Televisione Prodotti Multimediali- 

Museo Il Mondo di Tonino Guerra

www.movievalleybazzacinema.

 

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STEFANO MASSARI AL CINEMAX DI BAZZANO

ANTEPRIMA. Riceviamo e volentieri pubblichiamo l’invito che ci fa il Teatro delle Ariette e Stefano Massari: andare al cinema a vedere Valsamoggia, una vita attorno al tavolo.

Vi invitiamo a vedere anche il videoreport con intervista che abbiamo fatto a Stefano Massari e la sua prima alla Rocca di Bazzano, pubblicate nella nostra rivista.

 

Valsamoggia, la vita attorno a un tavolo Cinemax-1

Valsamoggia, la vita attorno a un tavolo Cinemax-2

Millecolline

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Savigno omaggia Gino Pellegrini

ANTEPRIMA. Dalla Fondazione Rocca dei Bentivoglio riceviamo e volentieri pubblichiamo questo articolo che ci presenta l’omaggio che Savigno vuole dedicare a Gino Pellegrini in occasione del Festival Internazionale del Tartufo Bianco Pregiato, organizzato assieme alla Pro-Loco di Savigno.

Omaggio a Gino Pellegrini

inaugura sabato 31 ottobre, nel “Teatro F. Frabboni” di Savigno di Valsamoggia, la mostra dedicata al grande artista e scenografo, nell’ambito del Festival internazionale del tartufo bianco pregiato

Sabato 31 ottobre alle 17:30, nell’ambito del Festival internazionale del tartufo bianco di Savigno, inaugura una mostra dedicata a Gino Pellegrini, artista di fama internazionale che ha lasciato segni indelebili sul territorio della Valsamoggia, dove per anni ha ideato e realizzato le sue grandiose opere, nello studio di Merlano.
Allestita nel teatro “F. Frabboni”, nel Centro Storico di Savigno, la mostra è stata, però, concepita con una mostra diffusa, dove alle opere in esposizione all’interno del Teatro si accostano quelle sul territorio savignese (come il dipinto Tira la riga in vicolo del Voltone, e il Il paese nel bosco di Amerigo, sulle pareti della famosa trattoria savignese). 

In tutte le opere, come si legge dalle parole di ringraziamento del Sindaco di Valsamoggia Daniele Ruscigno, emerge la propensione di Pellegrini a “cogliere le mille sfumature di cui si compone il paesaggio e che, col suo lavoro, lo ha celebrato e arricchito.

La mostra  nasce da una proficua collaborazione tra tutti gli enti, le associazioni e le persone del territorio che hanno, in passato, collaborato a stretto contatto con Gino (tra cui Pro Loco di Savigno, Auser, Fondazione Rocca dei Bentivoglio, Appennino Food, Fondazione Dozza Città d’arte, Luciano Bovina, Alberto Bettini) insieme al prezioso contributo della moglie di Gino, OsvaldaPellegrini.

Gino Pellegrini – Emigra giovanissimo negli Stati Uniti dove porta a termine gli studi alla Los Angeles Art Center School mentre, contemporaneamente, si dedica a ricerche artistiche con mostre nell’ambito del movimento pop e all’attività nell’industria cinematografica hollywoodiana dove percorre tutti i gradi della carriera scenografica lavorando per le majors più importanti.
Tra i film più noti ai quali lavora ci sono Gli Uccelli di Hitchcock, 2001 Odissea nello Spazio di Kubrick, West Side Story, Funny Girl, Hello Dollly, Las Vegas, la serie televisiva Il pianeta delle scimmie, L’ammutinamento del Bounty, Tora Tora Tora, Viaggio allucinante, Alice’s restaurant, L’uomo che venne dal Cremlino, Indovina chi viene a cena, Mary Poppins, Un maggiolino tutto matto, Walk on a spring rain, e i serial televisivi Bonanza e Star Trek.
In Italia, dove torna negli anni settanta stabilendosi a Bologna, continua l’impegno in campo artistico particolarmente con performances pittoriche in tempo reale e con scenografie d’ambiente, realizzate studiando l’intervento in relazione alla soggettività degli spazi e dei suoi fruitori. Nella nostra regione ricordiamo solo la Piazzetta Betlemme a San Giovanni in Persiceto (Bo), Piazza Guareschi a Conselice (Ra), la grande palestra di Castel di Casio (Bo) e diverse opere sul territorio di Savigno.

LOCANDINA Gino PellegriniGino a Valsamoggia: Lo studio di Merlano
Gino aveva trovato a Merlano il suo luogo ideale per vivere e dipingere in sinergia con la natura circostante. Qui si è tessuta una rete di pregevoli relazioni di amicizia e di lavoro.
In questo studio, sono nate opere come, ad esempio, il Volo del piacere, risultato di un work in progress svoltosi nelle 3 domeniche della Festa del Tartufo 2014, come una vera e propria performance artistica, insieme al musicista Vittorio Bonetti e all’affabulatore Eros Drusiani durante il quale i passanti hanno potuto vedere formarsi via via il bosco con le sue sorprese…

Le opere diffuse 
Oltre alle opere esposte in teatro, la mostra è arricchita dalle testimonianze dell’opera di Gino che si possono trovare sul territorio di Savigno: dalla stanza rettangolare e interamente dipinta in un gioco di trompe l’oeil e metafore, all’interno della famosa Trattoria da Amerigo, al ricordo di uno dei numerosi e caratteristici avventori di un’antica osteria, Samuele, detto Tira la riga, ritratto su legno, in vicolo del Voltone, per arrivare al gruppo scultoreo della rotonda di Ca’ Bortolani dedicato ai I doni di Cerere e Bacco.

Gli omaggi fotografici – Sono molte le foto che raccontano la vita artistica di Gino Pellegrini e che sono state raccolte in due  mostre ed in alcuni contenuti multimediali. Dalle immagini di Luciano Bovina, a celebrare la loro antica amicizia e affinità, a quelle di “Quattro Fotografi per Gino”, che testimoniano il contributo di Pellegrini alle edizioni delle Biennali del Muro Dipinto, a Dozza imolese, del 2005, 2007 e 2011 nelle quali ha realizzato tre performances in divenire.
Oltre a queste, sano stati realizzati, contributi video e multimediali.

Gli incontri – Nell’ambito della mostra, sono stati, inoltre, programmati, 3 incontri dedicati a Gino, insieme ad alcuni importanti amici e collaboratori. Due appuntamenti con Eros Drusiani che dialogherà rispettivamente con PatrizioRoversi e Vito, domenica 1 novembre alle 11 e con Ivano Marescotti, domenica 8 novembre alle 11.. Domenica 15 novembre, invece, sempre alle 11, si chiuderà la mostra insieme a Silvano Monti e gli amici di Gino

La mostra rimarrà esposta dal 1 al 15 novembre, ad ingresso gratuito

Camminando una sera d’autunno

ANTEPRIMA. Bazzano in Valsamoggia, 17/10/2015. Quel giorno degli anni ’70 ero con Nerio alla fermata dell’autobus; quel giorno avevamo fatto fughino ma ormai si doveva ritornare a casa ed io dovevo prendere la corriera delle 13:30. Cominciava a fare freddo e ci ritirammo più sotto al portico, ovvero, più accanto a quella che un tempo era la Libreria Bolognina e fu in quel momento che vidi la copertina di un libro che aveva uno strano, intraducibile titolo e chiesi al mio amico Nerio se sapesse tradurre in italiano quello strano termine inglese. Nerio, che era un noto intellettuale fra noi della 2°C, fece una serie di considerazioni tardo anglofone ed io compresi che questa volta la stava facendo fuori dal vaso. A quel punto gli dissi, scherzosamente, quello che pensavo della sua traduzione e mi avvicinai di più alla copertina di quel libro; notai che l’autore era Federico Fellini. Federico Fellini? E’ un romagnolo, vuoi vedere che…  ma certo! Nerio non è un titolo in un inglese a noi sconosciuto… Si legge Amarcord e gli si deve dare la valenza del dialetto romagnolo (in questo caso simile all’emiliano) e si traduceva in: ” Io mi ricordo”. Ma veh! Federico Fellini aveva scritto un libro con un titolo in dialetto. Non dovemmo aspettare che pochi giorni per scoprire che Federico Fellini, oltre al libro, aveva anche presentato il suo ultimo film nelle sale italiane; quel film si chiamava, appunto, Amarcord. Il film fu un grande successo, ricordo che mi divertii molto quando lo andai a vedere nella sala del cinema Astra di Bazzano. E passano gli anni. Camminando in questa sera di autunno, di sabato 17 ottobre, per caso, mi fermo davanti alla libreria Carta/Bianca a Bazzano, “butto l’occhio” a cosa vedo? La locandina di Amarcord che sottolinea il fatto che il film di Federico Fellini sia stato recentemente restaurato e, in un fogliettino bianco, piccolo piccolo, la nota in cui si informa che questo capolavoro italiano lo potremo rivedere nella serata di mercoledì 21 ottobre 2015 al Cine Max di Bazzano. Ma si può venire a sapere una cosa come questa in questo piccolo modo?

Testo e foto di Roberto Cerè per Millecolline

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