Venti minuti per conoscere meglio il giovane cantautore bolognese
Tizio Bononcini si racconta nella Sala dei Giganti
Pubblicato il 01/05/2018
Al sabato mattina a Bazzano e’ difficile trovare un luogo, per una intervista, che non sia non troppo rumoroso di mercato; io e Tizio Bononcini ci abbiamo provato ma non ci siamo effettivamente riusciti. Dopo aver vagato per una mezz’oretta abbiamo deciso di bussare alla porta del castello e, per fortuna, una bionda fatina (della Fondazione Rocca dei Bentivoglio) ci ha aperto la porta ospitandoci nientemeno che nella Sala dei Giganti.
Tizio Bononcini ed io non ci non ci eravamo mai incontrati prima ma una simpatica serie di email che ci siamo scambiati mi ha fatto pensare che sarebbe valsa la pena conoscere questo giovanotto (termine desueto ma che mi piace ancora usare); intanto ho iniziato a guardare i videoclip pubblicati dal giovane cantautore e ne ho ricavato una piacevole impressione sulla ottima combinazione fra musica e regia video.
Ho visto poi che molti parlano già di lui e del suo genere di musica indipendente ma io ho deciso di non preparare alcuna domanda e di lasciar fare alla immaginazione (sono della razza mia e gli anni di questa frase lo dimostrano); quindi ho riempito lo zaino e mi sono avviato verso il Bononcini. Devo dire che, nonostante la differenza d’età (si può dire?) e il problema di non poter trovare un luogo poco rumoroso per l’intervista, ci siamo trovati rapidamente a nostro agio e già sui 99 scalini di Bazzano abbiamo iniziato a fare piccole battute locali.
Insomma, Tizio Bononcini sembra proprio essere lo stesso personaggio esuberante ed amicone che appare sui video che hanno iniziato a ritrarlo e non possiamo che esserne contenti.
Il cantautore bolognese ha recentemente pubblicato, con A-BUZZ Supreme, un album intitolato Non fate caso al disordine contenente 10 brani fra cui, appunto Non parlate al conducente che vi abbiamo suggerito di vedere attraverso il link che avete recentemente superato. Nel corso dell’intervista completa (che pubblicheremo a breve) ci saranno anche alcune note riguardanti la bella copertina di Michela Zucchini che condensa la personalità dell’autore.
A questo punto non vi aspetterete il solito spiegone musicale con riferimenti estetici ridondanti e aggettivi adeguati al caso, spero, perchè per questi esercizi ci sono molti bravi critici e addetti ai lavori; noi, per ora, ci limitiamo ad invitarvi a vedere il breve video di anteprima.
Buona visione: ecco Tizio Bononcini.
Testo di Roberto Cerè per la rivista Millecolline
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