Il 27 gennaio 2018 ispirato da “L’istruttoria” di P. Weiss
La Giornata della Memoria è a cura del Teatro delle Ariette
Pubblicato il 30/01/2018
A seguito dell’articolo di anteprima che abbiamo pubblicato il 17/01/18, e che potete rileggere a seguito, abbiamo deciso di pubblicare anche un report che racconti L’istruttoria, il lavoro svolto a Bazzano (Bo) dal Teatro delle Ariette, dal loro Laboratorio di Pratica Teatrale e dal Collettivo La Notte in occasione dell Giornata della Memoria 2018 e che, nel contempo, ne testimoniasse l’impegno e il risultato ottenuto in quanto a pubblico e critica. Più che raccontarvi a parole, lo sapete, Millecolline preferisce farlo raccontare dagli attori dell’evento e allora buona visione: L’istruttoria, frammenti.
Pubblicato il 17/01/2018
In qualche modo ero venuto a saperlo; da quando ho pensato di chiedere in giro se anche quest’anno si fosse celebrata la Giornata della Memoria qualche risposta mi era arrivata; niente di definitivo, erano dei semplici “si dice”. Da quanto trapelato, sembrava che il Teatro delle Ariette stesse contattando e visitando alcuni luoghi bazzanesi per farne tanti piccoli teatri. Quindi, la Giornata della Memoria, tornerà nelle case dei bazzanesi come fu nella memorabile edizione del 2013 dove, assieme al loro Laboratorio di Pratica Teatrale, le Ariette ambientarono alcune lettere tratte dal libro “Non gli ho detto arrivederci“di Claudine Vegh?
La cosa si faceva interessante; l’edizione del 2013 è rimasta nella memoria di tanti per la bellezza delle interpretazioni da parte degli attori e la scaltrezza che doveva dimostrare il pubblico per assistervi; infatti, una volta scelta la lettera che si voleva ascoltare bisognava darsi da fare (guadagnarsi) il posto nel luogo predisposto e, una volta terminata la lettura della lettera, ci si doveva tornare ad organizzasi per ascoltarne una diversa in un luogo diverso. In quella sera del 27 gennaio 2013 il centro di Bazzano si trasformò in un via-vai di piccole comitive che si formavano o disfacevano in fretta per vedere lo spettacolo a cui non si aveva ancora assistito.
Mentre stavo facendo la fila in negozio di frutta e verdura ho chiesto ad una amica se sapesse qualcosa su cosa stesse bollendo in pentola a proposito della Giornata della Memoria ma, questa volta, la risposta non poteva dare soddisfazioni: la mia amica non ne sapeva nulla ma la sua conclusione la diceva lunga: -“Speriamo che anche quest’anno le Ariette si carichino sul groppone l’onere di celebrare degnamente la Giornata altrimenti saremo costretti ad affidarci alle solite pippe di circostanza. Se non ci fossero loro a darsi da fare… ci rimarrebbe poco”. Che dire. Nessuna altra parola di più (?).
Poi la svolta.
Sabato scorso, al mercato di Bazzano (poteva essere diversamente per un bazzanese?), chi ti incontro (?), Stefano e Paola che, finalmente, svelano il mistero: ormai tutto era pronto, erano in paese per far visita ad un luogo disponibile per la serata del 27 gennaio; così, la Giornata, si sarebbe svolta in alcuni luoghi poco conosciuti di Bazzano dove gli attori del loro Laboratorio Permanente di Pratica Teatrale assieme al Collettivo La Notte avrebbero letto alcuni frammenti de: “L’istruttoria” di Peter Weiss.
Dal 20 dicembre 1963 al 20 agosto 1965 si svolse a Francoforte un processo contro un gruppo di SS e di funzionari del lager di Auschwitz. Per la prima volta la repubblica federale tedesca affrontava in maniera impegnativa la questione delle responsabilità individuali, dirette, imputabili a esecutori di ogni grado, attivi nei recinti di Auschwitz. Il processo ebbe dimensioni proporzionate alla sua importanza. Nel corso di 183 giornate vennero ascoltati 409 testimoni, 248 dei quali scelti tra i 1500 sopravvissuti del Lager. La storia del campo, o meglio dei campi di Auschwitz, dalla loro apertura, nel giugno del ’40, all’evacuazione per l’avvicinarsi delle truppe russe nel gennaio ’45 fu rievocata da chi vi aveva partecipato come vittima, aguzzino o complice degli aguzzini stessi. Proprio partendo dagli atti di quel processo Peter Weiss, scrittore e drammaturgo tedesco, di padre ebreo, scrisse, nel 1965, “L’istruttoria” utilizzando soltanto parole pronunciate in aula. (Teatro Ariette)
Sabato 27 gennaio, con raccolta in pazza G. Garibaldi a Bazzano in Valsamoggia (Bo) dalle ore 18:00 alle ore 22:00. Prendete nota.
Gli spettatori accompagnati dalle guide, potranno visitarli e ascoltare le testimonianze.
Testo a cura di Roberto Cerè per la rivista Millecolline.
Le note a seguito sono a cura del Teatro delle Ariette
L’ISTRUTTORIA – FRAMMENTI
evento per la Giornata della Memoria 2018
da “L’istruttoria” di Peter Weiss
immaginato dal Teatro delle Ariette
con i partecipanti al Laboratorio Permanente di Pratica Teatrale e il Collettivo La Notte
Flavio Azolini, Stefanie Baumann, Matilde Betti, Caterina Caravita, Daniela Correggiari, Sofia Degli Esposti, Morena Diamantini, Donatella Ianelli, Riccardo Memoli, Marilena Monari, Valentina Nanni, Domenico Oliva, Giuseppe Patti, Roberto, Greta Scaglioni, Pasqualina Siotto, Giovanni Zanasi
ideazione, riduzione del testo e regia Paola Berselli e Stefano Pasquini
organizzazione Irene Bartolini, Maurizio Ferraresi
ufficio stampa Raffaella Ilari
L’istruttoria
Attraverso alcuni frammenti dell’opera di Weiss, vogliamo stimolare una riflessione sulla universalità della tragedia di Auschwitz. Non si tratta del passato e della sua memoria, non soltanto, è soprattutto il presente che ci interessa. Non sono parole quando si dice che Auschwitz continua ancora dentro e intorno a noi. Per questo abbiamo pensato di frantumare la totalità del testo di Weiss ed estrarne 7 testimonianze. E abbiamo deciso di utilizzare come palcoscenici piccoli luoghi segreti, spazi intimi, domestici o di lavoro, dove scorre la vita quotidiana.
Un ringraziamento particolare ai cittadini e alle attività che mettendo a disposizione i loro spazi privati hanno reso possibile questo evento: Forno Garagnani, Laboratorio Gianna, Studio Osti, Casa Trebbi-Zucchini, Sede dei Socialisti, Casa Generali, Uffici Municipio di Bazzano.
Grazie alle guide che accompagneranno gli spettatori.
Comune di Valsamoggia (Bo) Regione Emilia Romagna Teatro delle Ariette