Letizia Fuochi, Canzone del tempo presente

La cantautrice fiorentina a Palazzo Loup

Letizia Fuochi ancora unplugged dopo “Li vidi tornare”

Pubblicato il 02/09/2024

Canzone del tempo presente

Dall’incontro musicale avuto con la cantautrice fiorentina Letizia Fuochi in occasione di un suo concerto a Palazzo Loup di Loiano pubblichiamo oggi “Canzone del tempo presente”, un brano da lei composto.

Sono contento di farvi sapere che dopo la pubblicazione su Millecolline dell’articolo dedicato a Letizia, in cui ci aveva presentato la versione originale che Tenco presentò a Sanremo del 1967 (Li vidi tornare), le si è presentata una occasione di collaborazione per fornire le musiche per colonna sonora di un progetto cinematografico. 

Ecco quindi: “Canzone del tempo presente”

 

 


Pubblicato il 12/08/2024

Il bello di un incontro musicale inatteso

Loris Arbati organizza trekking ogni fine settimana e li organizza tenendo come punto di riferimento la sua Livergnano fino ad arrivare, ogni tanto, in Toscana.

Io appena riesco ad avere un po’ di tempo, in genere di domenica, mi unisco al gruppo di camminatori e mi ascolto l’autore ospite del trekking che dopo la pausa pranzo presenta un libro.

Il 7 luglio era la volta di un appuntamento un po’ più complesso del solito ma mi ero preparato comunque per la passeggiata nei boschi e mi chiedevo come potessimo fare tutte le cose previste dal programma nel breve tempo di un tardo pomeriggio.

Arrivato al parcheggio ho capito come sarebbero andate le cose: si sarebbe fatta una breve camminata attorno al borgo dove è sorto il Palazzo Loup di Loiano, poi ci sarebbe stata la visita guidata alle sale del palazzo, la presentazione dal libro di Paolo Ciampi di Mompracem, la cena e il concerto finale di Letizia Fuochi.

Da tutto questo ho capito che avrei potuto benissimo vestirmi in pantaloni normali e giacca invece di “bardarmi” da scout dei boschi del Contrafforte… Ma oramai…

 

Incontro Loris Arbati in un momento di calma:

L – “Ma come(?) non conosci Letizia Fuochi? Lei fa anche teatro canzone e tante altre cose, sta finendo una raccolta di nuovi inediti che dovrebbe uscire a settembre”. E via, a seguire, una sfilza di esempi di come sia brava e di quante cose abbia fatto Letizia Fuochi.

R – “Mi dispiace ma non la conosco, (non riesco a conoscere tutto il mondo…)  ma se mi presenti…”

L – “Con il tipo di docufilm che hai in progetto sull’eccidio di Sabbiuno potrebbe essere utile che entraste in contatto, magari può nascere una collaborazione.”

Parlo finalmente con Letizia Fuochi, che mi ha appena presentato Paolo Ciampi, e mi piace subito il suo piglio stabile: mi sembra una tipa con i piedi per terra. Effettivamente una bella sorpresa; sono curioso di sentire quale genere musicale cantautoriale presenterà. Intanto vado a cena. 

Il concerto si svolge nella stessa sala in cui Paolo Ciampi ha presentato il suo “In cammino con Matilde” (Mursia). In fondo alla sala, nel palco improvvisato c’è solo lei, Letizia Fuochi, la sua chitarra e un microfono.

Da quel bel concerto a Palazzo Loup ho estratto il brano “storico” che più mi ha sorpreso: la versione originale di “Ciao amore, ciao” di Luigi Tenco con il testo originale che nel 1967 fu censurato da Sanremo.

Buon ascolto.

In lavorazione ho anche il montaggio di un secondo brano, questa volta a firma dell’autrice: “Canzone del tempo presente”

 

 

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