Davanti alla lapide sul muro di via Certosa
Ricordiamo il 25 aprile con Fausto Carpani
Pubblicato il 25 Aprile 2024
Davanti alla lapide che commemora la fucilazione di 6 partigiani, avvenuta il 1 Aprile 1944 contro il muro di via Certosa a Bologna, si è svolto un piccolo concerto commemorativo organizzato da Fausto Carpani assieme ad alcuni esponenti del Gruppo Emiliano , Paolo Giacomoni e Marco Chiappelli, in occasione delle celebrazioni del 25 Aprile 2024.
Non c’è stata pubblicità per questo evento che, fin dal primo momento in cui è stato pensato dall’autore bolognese, si è mostrato come una commemorazione amicale, quasi intima e sentita.
La nostra rivista vuole festeggiare il 25 Aprile 2024 con lo stesso spirito che Fausto Carpani ha inteso esprimere in questa occasione: senza fanfare, senza retorica, con informazioni precise, nomi dei protagonisti e canti per non dimenticare.
I 6 partigiani fucilati erano:
Attilio Diolaiti,
Francesca “Edera” De Giovanni,
Egon Brass,
Ettore Zaniboni,
Enrico “Dante” Foscardi,
Ferdinando Grilli.
Il 2 aprile 1944 “il Resto del Carlino” diede notizia dell’avvenuta fucilazione in un articolo dal titolo “Ferma ed energica azione contro le bande terroristiche”. Come ricordato da Pino Cacucchi, che le ha dedicato un capitolo in “Nessuno può portarti un fiore”, prima di essere uccisa ha urlato contro coloro che le stavano sparando: “Vedo che tremate, anche una ragazza vi fa paura!”.
La lapide è stata posta dalla Associazione Nazionale Perseguitati Politici.
Proseguiamo con una poesia in dialetto di Gastone Vandelli, “Môrt in culéîna”, che ha ripreso anche Francesco Guccini e inserita nel suo album “L’ultima Thule” (in successsione).
La versione di Francesco Guccini:
In ultimo non poteva mancare “Bella ciao”
Buon 25 Aprile 2024
Testo di Roberto Cerè per la rivista WEB Millecolline