Testi poetici focalizzati sull’esperienza oncologica
Oncopoems di Miriam Bruni
Pubblicato il 8/12/2025
Ho tradotto la mia vita in poesia dacché so scrivere.
Con sincerità, sobrietà e passione. Come rispondendo a una chiamata, a una vocazione.
A 35 anni, con due figli in età scolare, la mia esistenza ha incontrato il carcinoma mammario, uno dei tumori femminili più diffusi che solo nel nuovo secolo possiamo dire abbia trovato cure sufficientemente incisive per non causare più l’alta mortalità che aveva avuto sino a quel momento.
Ero praticamente una ragazza, e non sapevo quasi nulla del mondo oncologico. Fui operata d’urgenza, e subito dopo iniziai le cure salva-vita che però non tutti riescono a sopportare fino alla fine per i pesanti effetti collaterali che procurano all’organismo nel suo insieme: soma e psiche…
E difatti anche a me dovettero “abbonare” l’ultima infusione di chemio per una pericolosa infiammazione al pericardio che non andava assolutamente trascurata. Era Natale del 2014, e in casa piangemmo di sollievo per quell’ultima chemio “saltata”. Ma le prime settimane del 2015 le trascorsi comunque al Bellaria, un giorno sì e uno no, perché la chirurga aveva deciso di sottopormi anche alla radioterapia sulla zona operata, per ulteriore cautela.
Apparentemente meno fastidiosa e invasiva della chemio, anche questa “cura” ha però effetti rilevanti e debilitanti, e scavò di fatto in me un’astenia sempre più profonda oltre ad indebolire irreversibilmente l’attività polmonare sinistra.
Furono anni difficilissimi, anni durante i quali scrissi le poesie che poi raccolsi in quello che denomino affettuosamente “il mio testamento” e che mia figlia sostiene essere il mio libro migliore: la raccolta Credere nell’attesa, pubblicato nel 2017, ma ancora circolante.
In questo libro compaiono due di quelle che oggi chiamo oncopoems, testi legati al cancro, alle sensazioni ed emozioni che suscitava in me.
Altri testi simili videro la luce, anche perché purtroppo – a nove anni dal primo tumore – la mia vita è stata nuovamente sconvolta da un secondo e nuovo carcinoma, questa volta ovarico, molto meno diffuso e molto più pericoloso. Da tre anni sono nuovamente “a casa dal lavoro per malattia grave” e ogni 4-6 mesi sottoposta a controlli e indagini per identificare eventuali recidive…
Un convegno sulla consapevolezza oncologica: “Poesie Rosa”, organizzato da Tamayem Adabiya presso la sede del Gruppo Culturale “I Pionieri” in Arabia Saudita, mi ha dato la spinta finale per creare una clip con Roberto Ceré volta a diffondere anche tramite Millecolline i primi sei oncopoems di cui è stata realizzata anche la traduzione inglese e araba.
Ci tengo poi a ricordare che durante l’autunno del 2023 prese forma la Mostra itinerante Cleopatra m-alata, di cui potete vedere i ritratti qui.
Buon proseguimento di giornata. Miriam Bruni

