Mente Locale 2025, i vincitori delle visioni sul territorio

La 12a edizione è terminata, ecco i vincitori

La Giuria di Mente Locale 2025 ha proclamato i vincitori

Pubblicato il 05/11/2025

Nella splendida, e poco nota, cornice del Castellazzo a Montebudello di Monteveglio nel comune di Valsamoggia (Bo) si è svolta la premiazione dei cortometraggi presentati nell’edizione 2025 di Mente Locale.

Foto di gruppo. Mente Locale, MonteBudello, 2025 -300- (ph. R.Cerè)

L’atmosfera di inizio autunno, con le sue prime nebbie, non ha certamente offuscato il carattere amichevole in cui sono stati accolti gli addetti ai lavori e gli artisti in arrivo alla spicciolata che da subito, in un vortice di presentazioni informali, ha consentito la creazione di una atmosfera dove la competizione pareva essere lontana chilometri da questo colle samoggino.

In cortile. Mente Locale, MonteBudello, 2025 -771- (ph. R.Cerè)

E forse è stato proprio così.

Nel cortile interno di quello che fu il vecchio castello di Montebudello si è quindi creata una atmosfera dove il cinema si mischiava alle corse per approvvigionare la “macchina delle crescentine” (gnocco fritto per i modenesi); il racconto di futuri cortometraggi in progettazione erano accolti con il buon pignoletto del luogo in una accoglienza tutta emiliana cucita dalla Pro Loco di Monteveglio.

La macchina delle crescentine. Mente Locale, MonteBudello, 2025 -772- (ph. R.Cerè)

Tutti nel cortile a scambiarsi opinioni e ad alimentare incontri e presentare nuovi ospiti, poi, un cenno silenzioso ha invitato tutti ritrovarsi in sala presentazione dove si serebbero conosciuto i verdetto della giuria (che sono elencati al fondo di questo articolo).

Accoglienza locale. Mente Locale, MonteBudello, 2025 -330- (ph. R.Cerè)

Sala piena. Tutti al loro posto. Si inizia. Anzi, forse si prosegue, in quanto il clima amicale strutturatosi durante l’attesa nel cortile esterno si è “trasportato” anche fra le mura di questa grande sala ampiamente vetrata con visione sul paesaggio che ci ospita.

Mente Locale, MonteBudello, 2025 -823- (ph. R.Cerè)

Il primo a prendere parola è Giulio Filippo Giunti che fa da apripista a questa mattinata di attesa per conoscere i vincitori.

Viene fatto notare che il clima amicale è sorprendentemente piacevole e poco riscontrabile in altre realtà festivaliere dedicate al cinema e questo crea un consenso diffuso fra il pubblico.

Le immagini che pubblichiamo credo che possano ben descrivere la serenità quasi allegra che ha coinvolto il pubblico, gli organizzatori e gli artisti presenti; qualcosa che, a ben vedere, assomigliava più ad una performance teatrale in cui un po’ tutti erano coinvolti.

Testo di Roberto Cerè per Millecolline


Ed ora passiamo ai premi ed ai premiati del 12° Festival Mente Locale:

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Premio Miglior Film euro 2.000

We are inside di Farah Kassem

Un film impegnativo, per la durata e per la vita che racconta. Farah Kassem scandaglia con grazia e precisione il legame con il padre, restituendoci – attraverso un impianto visivo semplice ma di rara coerenza – l’intimità di una casa, di un tempo, di una lingua condivisa. La vita si svela lentamente, in lunghi piani-sequenza che richiedono pazienza e restituiscono verità. Ci si affeziona a questo poeta brontolone, alle sue abitudini, ai suoi amici, anch’essi poeti, che ricamano parole come gesti quotidiani. We Are Inside è un film di resistenza: musicale nel dialogo fra i versi e i rumori della guerra, rigoroso nell’arte del ritratto, capace di trasformare la memoria in materia viva.

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Premio miglior utilizzo materiale d’archivio euro 1.000

Radio Solaire di Federico Bacci e Francesco Eppensteingher

 Un documentario ricco di archivi, trattati in modo sobrio ma incisivo, dove il locale dialoga con l’universale, dove la storia personale diventa la narrazione di un’epoca. Un film che non è solo il ritratto di un pioniere delle onde radio in Africa, non solo il ritratto di una porzione di Africa, ma anche la storia di un passato che riverbera sul presente.

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Premio Miglior colonna sonora – euro 800

Abele di Fabian Volti

Una colonna sonora minimale ma di particolare efficacia, che sottolinea i suoni della natura e delle vastità pastorali, dove gli esseri umani sono perlopiù assenti. Sonorità ambientali arricchite in modo mirato, con scelte accurate, da musiche che si mescolano all’ambiente circostante, fondendosi con la fotografia, senza prevaricazioni e in un dialogo costante.  Un film particolarmente ben ritmato, fatto di presenze ma soprattutto di assenze, che scandiscono gli spazi e il tempo, dove i suoni si fondono con i silenzi della vita che scorre.

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Premio Parmigiano euro 500

TIAN – Generation Farmfluencer, Meike Hollnaicher e Tom Schäfer

In un mondo come quello agricolo, dove i tempi sono scanditi dalle stagioni e dai ritmi della natura il termine influencer sembra stonare.

Tian ci mostra efficacemente una generazione di giovani che attraverso i social media fanno conoscere la loro passione per l’agricoltura, l’allevamento; ci dice che il loro lavoro contribuisce a contrastare il cambiamento climatico, ci dimostra come la biodiversità diventi un concetto sociale nella collaborazione con gli chef, che seguono con i loro menù le stagioni e quello che la terra offre in quel momento.

Ci mostra che la Sostenibilità non rimane un concetto astratto, ma viene declinato in un rapporto diretto con il consumatore, che si sente anch’esso parte di un progetto, un aiuto concreto per il bene di tutti. Non si coglie vuota retorica nelle testimonianze, piuttosto consapevolezza che oltre alla sostenibilità sociale occorre sostenibilità economica con occhio attento al benessere animale.

Si tratti di allevamento per produrre reddito o garantire cibo per l’uomo, si crea un rapporto di rispetto e una positiva relazione con gli animali. E’ un ciclo vitale che porta ad affermare che il prodotto più importante del Maso è il letame, letteralmente considerato “cibo della terra” (Festa del Letame a Serramazzoni). Nei giovani della filiera del Parmigiano Reggiano ritroviamo gli stessi sentimenti descritti in Tian: meraviglia, amore per la natura e gli animali, il fascino di portare miglioramenti utili non solo per la propria attività ma per il mondo, perché si sentono “parte di qualcosa”. E allora è il sentirsi “parte di qualcosa” che spinge i protagonisti di queste storie a dire : Tian … qualcosa si può fare!

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Premio Sayonara (consulenza o distribuzione in catalogo)

Domus de Janas

Per la capacità di creare un mondo immaginifico in cui la visceralità della terra e del passato si fanno materia viva e pulsante, attraversata da una voce mistica che veglia e protegge.

Immagini che restano, suoni che sembrano provenire dagli strati più profondi del tempo: il film evoca leggende, mito e memoria, restituendo al paesaggio la sua dimensione sacra e femminile.

Nel suo viaggio tra i luoghi, il corto suggerisce una riconnessione profonda con la storia che resiste e si erge contro ogni usurpazione, riaffermando nel presente la vitalità delle sue tracce. Il Premio distribuzione Sayonara Film va a…. Domus de Janas di Maria Vittoria Daquino.

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Menzione Touring

Ci sedevamo sul tappo – Porto Rotondo il borgo incantato di Anna Testa

«Per la capacità di raccontare con un stile vivace e assai contemporaneo sei decenni di storia del turismo italiano, dalla fondazione di Porto Rotondo a opera di due fratelli veneziani fino ai nostri giorni. Un lavoro ben documentato e ottimamente montato, che racconta senza giudicare. Quando si accendono le luci ognuno si è fatto la propria idea. Sarebbe bello, e utile, poter avere un documentario così per ogni località turistica italiana. Si costruirebbe un grande affresco del nostro Paese».

La menzione Touring per l’edizione 2025 di Mente Locale va a “Ci sedevamo sul tappo – Porto Rotondo il borgo inventato”, un film scritto e diretto da Anna Testa.

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Menzione DAR

Dear Audience di Enrico Baraldi

Il Dipartimento delle Arti assegna la menzione speciale a Dear Audience di Enrico Baraldi per la sensibilità e l’impegno nel portare all’attenzione temi di forte attualità senza retoriche emotive: la normalizzazione della guerra, le condizioni dei lavoratori dello spettacolo in territori di conflitto, la vita dei rifugiati, la complessità del rapporto con la propria terra e il ruolo dei civili nella resistenza tra desiderio di partecipazione e volontà di rinascita altrove.

 Ci ha colpito il lavoro di montaggio che è riuscito, attraverso interviste e messinscene ed esperienze alternate tra Bologna e Kiev, a rimandare una molteplicità di sguardi e spazi e a comporre un racconto stratificato.

 L’attenzione al mondo del teatro e dello spettacolo, colto nel suo sforzo di sopravvivere e di continuare a creare nonostante il conflitto, ci è parso uno sguardo autentico su una realtà che altrimenti sarebbe rimasta invisibile.

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Menzione speciale Pignoletto La Fondazza

 Early came the stories di Jaume Carrió

Per la capacità di esplorare il modo in cui il linguaggio audiovisivo accompagna e ridefinisce la narrazione delle catastrofi naturali. Attraverso un dialogo intimo tra la memoria dello zio e le immagini della distruzione, EARLY CAME THE STORIES costruisce con nitidezza un discorso capace di mettere in moto, con efficacia e sensibilità, una riflessione sulle diverse prospettive del racconto audiovisivo e non solo.


Abbiamo pubblicato il 30/10/2025

Nonostante qualche giorno di ritardo rispetto la data di avvio siamo ancora in tempo a seguire gli incontri della 12a Edizione di Mente Locale, Festival Internazionale di Cinema Documentario, che si svolge in alcune sale selezionate fra Bologna e Modena.

Sono 18 le opere in concorso quest’anno a cui se ne aggiunge una fuori concorso che sarà presentata in anteprima regionale; tutte le date e le proiezioni previste potrete trovarle nella locandina che pubblichiamo a fine articolo.

Nella serata che ha visto l’arrivo del Festival in Valsamoggia (ricordiamo che il Festival è itinerante) abbiamo approfittato della disponibilità di Giulio Filippo Giunti per chiedergli di presentarci i caratteri preminenti della manifestazione cinematografica di cui è cofondatore.

Oggi pubblichiamo l’intervista che abbiamo fatto a Giulio Filippo Giunti, proprio di fronte all’ingresso del CineMax a Bazzano.

Mente Locale proseguirà le sue date fino al giorno della premiazione che si svolgerà in Agriturismo “Il Castellazzo” in Via Montebudello, Valsamoggia Loc. Monteveglio (BO), domenica 2 Novembre alle ore 11:00.

Tutte le date in locandina:

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