Un Vangelo, il Teatro delle Ariette in piazza a Monteveglio (BO)

Al via l’undicesima edizione di Territori da Cucire

Un vangelo 

Pubblicato il 03/07/2025

Un Vangelo, consapevolmente tratto dalla sceneggiatura di Pier Paolo Pasolini redatta per il suo suo film “Il Vangelo secondo Matteo”, ha avuto il suo battesimo teatrale oggi 2 Luglio 2025 nella piazza di Monteveglio.

Un Vangelo -395- Monteveglio, 2025 (ph. R. Cerè)

Questo nuovo lavoro del Teatro delle Ariette coinvolge 30 allievi del loro Laboratorio Teatrale e sarà lo spettacolo itinerante di Territori da Cucire 2025. Per saperne un po’ di più e conoscere le date e luoghi vi invitiamo a cliccare sul nostro recente articolo.

Un Vangelo -707- Monteveglio, 2025 (ph. R. Cerè)

La scelta primaria è quella di una scenografia essenziale, lo si nota subito, appena si cerca di capire dove sedersi lungo il ferro di cavallo formato da sedie per il pubblico; solo teli ripiegati a terra e ammonticchiati qua e la.

Un Vangelo -449- Monteveglio, 2025 (ph. R. Cerè)

 

Scarno ed essenziale, povero con una dignità quasi sospesa dovuta all’apprestarsi del racconto, ecco che la scena si forma sotto gli occhi dello spettatore. Alcuni attori si alzano per svolgere quei teli e lentamente formano l’arena su cui si svolgeranno le intere scene: una base quadrata di teli bianchi su cui viengono distesi a quattro teli dorati disposti a croce. Inizia a formarsi il racconto cristiano.

Un Vangelo -490- Monteveglio, 2025 (ph. R. Cerè)

Guidati da una voce che indica una traccia gli attori prendono vita. Inizia l’interpretazione di come potrebbero essere andati i fatti in quell’epoca lontana, tenendo sempre come riferimento, le parole del Vangelo secondo Matteo.

Un Vangelo -732- Monteveglio, 2025 (ph. R. Cerè)

Un racconto che tutti conosciamo, parole che tutti abbiamo ascoltato più volte, personaggi che ci sono stati descritti in più occasioni, risoluzioni di cui tutti noi sappiamo come andrà a finire non appena vengono scandite le prime parole.

Un Vangelo -751- Monteveglio, 2025 (ph. R. Cerè)

Una scelta. Nel turbine contemporaneo in cui il proprio compimento sembra andare verso la soddisfazione solo seguendo le utopie economiste, libere da vincoli umanistici ed etici, ecco che potremmo ritrovarci impoveriti di sentimenti. Sentimenti che gli antichi mantenevano vivi perchè sapevano che erano alla base della convivenza fra le genti.

Un Vangelo -541- Monteveglio, 2025 (ph. R. Cerè)

La convivenza fra le genti, contrastata da sempre dal profitto (in cui comanda l’avidità), è la prima vittima a cadere, causata dalla fede nella competizione, nelle sfide, nei conflitti, nelle differenze usate come ragione di lotta.

Un Vangelo -769- Monteveglio, 2025 (ph. R. Cerè)

 

In questo la figura di Colui che è descritto nel Vangelo si distingue e si staglia: nella denuncia rivoluzionaria di quanto veleno sia miscelato nel nostro comportamento, apparentemente libero, se ci lasciamo avvolgere dal convincimento della distanza fra gli uomini.

Un Vangelo -625- Monteveglio, 2025 (ph. R. Cerè)

Una delle conseguenze potrebbe essere quella in cui non riusciamo nemmeno più a riconoscerci come perduti.

CALENDARIO

Mercoledì 2 luglio, Piazza di Monteveglio

Mercoledì 9 luglio, Piazza di Savigno

Mercoledì 16 luglio, Piazza di Castelletto

Mercoledì 23 luglio, Piazza di Crespellano

Mercoledì 30 luglio, Piazza di Bazzano

Inizio ore 20:00 – Ingresso libero

In caso di pioggia, gli spettacoli sono rimandati a data da destinarsi.

Testo di Roberto Cerè per Millecolline.

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