Il teatro della gente, Da Puccini a Dalla, parola di Cristiano Cremonini

Al Teatro Comunale di Bologna

Il nuovo libro di Cristiano Cremonini
Pubblicato il 04/12/2024
 
In redazione riceviamo e volentieri pubblichiamo.
IL TEATRO DELLA GENTE
Persone, eventi e storie del primo Teatro pubblico d’Italia
dalla fine dell’Ottocento al Duemila
DA PUCCINI A DALLA
di Cristiano Cremonini
Calamaro Edizioni
 
OSPITE D’ONORE: ALFONSO ANTONIOZZI
Baritono e regista
 
ne parlano con l’autore:
Fulvio Macciardi – Sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna
Giorgia Boldrini – Direttrice Settore cultura e creatività del Comune di Bologna
Alessandra Scardovi – Presidente Fondazione Musica Insieme Bologna
Luigi Verdi – Compositore e musicologo, docente di composizione al Conservatorio di Lucca
Andrea Faccani – Presidente Fondazione Lucio Dalla
 
Giovedì 5 dicembre 2024 _ Ore 18:00 – 19:30
Teatro Comunale di Bologna, Foyer Rossini
Piazza Verdi, Bologna
INGRESSO LIBERO fino a esaurimento posti
 
Il teatro della gente. Da Farinelli a Wagner, conclusosi con il breve soggiorno bolognese del noto compositore della Tetralogia nel dicembre del 1876, prosegue il suo viaggio ideale fra musica e storia attraversando tutto il Novecento italiano fino a giungere ai nostri giorni. In questo secondo volume Il teatro della gente. Da Puccini a Dalla si incrociano personalità di spicco come Arrigo Boito, Johannes Brahms, Giuseppe Martucci, Giacomo Puccini e Ottorino Respighi e altre figure da scoprire come i compositori Stefano Gobatti, Luigi Mancinelli, Filippo Clementi e Vittorio Gnecchi.
Non mancano le prime grandi voci del Ventesimo secolo, come i tenori Borgatti, Caruso e Bonci, e quelle del secondo dopoguerra, come Maria Callas, Gianni Raimondi, Montserrat Caballé, Raina Kabaivanska e Mirella Freni.
Ampio spazio è riservato a celebri chefs d’orchestre come Toscanini, Molinari Pradelli, Celibidache e Cillario e ai sovrintendenti Cappelli, Badini e Fontana.
Questo viaggio nel tempo si conclude con il “tenorissimo” Luciano Pavarotti e i suoi indimenticabili esordi bolognesi, e con un insolito Lucio Dalla “classico”, voce recitante e regista di opere liriche. Fra i due artisti emerge un’amicizia vera, istintiva, profonda che supera le barriere ideologiche imposte dai “diversi” mondi dai quali provenivano. Ma si sa, la musica non ha confini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *