Quattro città utopiche
Francesco Casolari, artista bolognese
Pubblicato il 31/05/2024
Francesco Casolari è un noto artista bolognese, classe 1982, con un background di studi in facoltà di architettura e fashion design. Dopo l’università inizia ad elaborare un proprio stile personale dove scene metropolitane futuristiche vedono palazzi tingersi di riferimenti architettonici europei dei secoli passati per essere poi attraversati da veloci astronavi e strambi abitanti come pagliacci, dame e altri personaggi inventati. Città utopiche che seguono le teorie fantascientifiche steam punk; la tensione è all’iperfigurativo, qui la fantasia e la precisione corrono di pari passo.
Sin dall’infanzia Francesco si avvicina al mondo dell’arte grazie alla prima lastrina a puntasecca donata dalla nonna pittrice. Così dall’età di 6 anni inizia a cimentarsi con questa tecnica e incoraggiato dalla valutazione del corniciaio di famiglia e di un professore dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, Francesco capisce che quella dell’incisione diventerà la sua professione e sfrutterà l’infanzia proprio come culla per le opere giovanili.
“All’età di 8 anni disegnavo circa come adesso – racconta Francesco – e sin da subito ho disegnato scenari urbani molto dettagliati” infatti la cifra stilistica che lo caratterizza oggi c’era già tutta. L’acquaforte, una delle cinque tecniche dell’incisione, è la tecnica di specializzazione di Francesco che, grazie ad un instancabile studio che dura da 35 anni, ha visto mutazioni ed evoluzioni custodite gelosamente dall’artista.
Il tour “Segni Moderni” del 2014 è il primo appuntamento internazionale al quale l’artista partecipa. Organizzato da Milano Printmakers di Ivan Pengo, il tour si rivela essere un momento di svolta per l’artista in quanto il Giappone, a livello di grafica, è sicuramente il paese più riconosciuto ed avanzato nello scenario mondiale. “Forse è l’evento internazionale più prestigioso a cui abbia mai partecipato – dice Francesco – il tour prevedeva che incisori italiani esponessero le loro opere in gallerie molto prestigiose per le principali città giapponesi. Fino a quel momento avevo fatto 6 tour nazionali, ma dal 2014 in poi si sono succeduti, fino ad oggi, ben 11 tour mondiali”.
L’amata città di Bologna scorre nelle vene dell’artista, il quale la vive proprio come “la mia città e la città della mia famiglia che è qui da ben più di 100 anni”. Francesco segue molto la scena bolognese, specialmente il florido jet set artistico che lo vede amico e fan di vari artisti. “Vivo a Bologna senza grandi pressioni – conclude Francesco – in quanto, a parte i miei amici stretti, non sono molto conosciuto come artista e questo perché la mia attività artistica si svolge prevalentemente all’estero, specialmente negli Stati Uniti”.
Le fantasiose incisioni di Francesco Casolari portano lo spettatore ad esplorare mondi lontani, a perdersi in tutti quei dettagli di linee e figure che nascono le une nelle altre e danno vita ad una perfetta danza futuristica.
Bolognesi e forestieri possono incappare per caso nelle opere dell’artista entrando nei locali storici e tipici bolognesi, ma anche nella Galleria Boa Spazio Arte in via Barberia in centro a Bologna, e presso la Galleria VV8 Arte Contemporanea in via dell’Aquila a Reggio Emilia.
Alice Seghedoni