Feste di valore dal 25 aprile al 1 maggio. Feste di altri tempi. Punto.

Gli altri tempi (che sono nostri tempi) a cui ci inducono ad aver paura

Feste di altri tempi 2023

Pubblicato il 19/04/2023

La domanda di avvio nella nota di Stefano Pasquini è significativa: “Ha ancora senso festeggiare la bellezza della libertà (dal nazifascismo – NDR) e della dignità del lavoro (e delle vite dignitose al termine del lavoro – NDR) in un mondo dove la decisioni (sulle nostre vite – NDR) sono prese da pochi e non da molti (un “organismo” che considera inutili le richieste di coloro che governa – NDR), dove imperversa la propaganda (dal lato un confine solo – NDR), dove i dissenzienti diventano nemici (ma non era la prerogativa dell’odiato “altro” confine? – NDR), la competizione prende il posto della solidarietà (in pieno stile neocon – NDR) e la logica della guerra vince su quella del dialogo (e dove coloro che immaginano una diplomazia efficiente sono tacciati di disfattismo? – NDR)”.

Al Teatro delle Ariette credono ancora che la risposta a tutte queste situazioni vendute come reali e senza alternativa sia ancora: si.

25 aprile e 1 maggio_Teatro delle Ariette (foto di archivio_ph S. Vaja)

E mi sa che anche noi di Millecolline lo crediamo e lo dimostriamo con articoli (anche) sull’Arte.

Stefano, poi, conclude la sua nota con una considerazione che la nostra “stampa” e “TV” considerano dissenziente ma che va detta e ripetuta affinchè sempre più persone si sciolgano dal nodo che le trattiene all’obbedienza senza dubbi: “Perchè vogliamo continuare ad immaginare insieme un altro mondo possibile (che fino ad alcuni anni fa cominciava a formarsi – NDR), perchè noi sappiamo che c’è, anche se tutti dicono di no.

Un manifesto culturale che va ben oltre i miseri confini valoriali con cui dovremmo sostituire il termine “umanità” con il nuovo termine ” risorsa umana”.

                                                                                                                                                                                              Roberto Cerè

Ecco quindi il programma, che va dal 25 aprile al 1 maggio, organizzato dal Teatro delle Ariette:

25 aprile

ore 12,00
ALLA LUCE DEL GIORNO
Collettivo La Notte
con Anita Farneti, Alessandro Memoli, Giuseppe Patti, Giorgia Vivarelli
Quasi un autoritratto, l’autobiografia di un piccolo gruppo di amici che si frequentano da tempo. Le relazioni con gli altri, con la famiglia, con sé stessi, sogni, desideri e ricordi si intrecciano con ironia, complicità e sincerità, formando un racconto fatto di frammenti di vita.

ore 13,00
PRANZO POPOLARE AUTOGESTITO
Noi ci mettiamo i tavoli, i coperti, la pasta e il vino; chi lo desidera può portare qualcosa da condividere.

ore 15,00
POESIE RESISTENTI
a cura di Giancarlo Sissa
lettura a due voci di Giancarlo Sissa e Alessandra Gabriela Baldoni
testi di René Char, Ghiannis Ritsos, Miguel Hernandez, José Saramago, Salvatore Quasimodo, Cesare Pavese, Raul Zurita, Alejandra Pizarnik, Giovanna Sicari, Mariella Mehr
Poesia come declinazione inquieta di voci e ideali, funzione d’anima e organo di resistenza alle dittature, alle guerre, alle discriminazioni razziali, sociali, di genere, poesia come risposta scomoda e interrogante ai mali e alle malattie dell’umano, poesia come ipotesi di semina condivisa.

ore 16,30
Presentazione del libro
SGUARDI SUL TEATRO CONTEMPORANEO
interviste di Fabio Francione
Libri Scheiwiller
alla presenza dell’autore
In questo volume dedicato al teatro Fabio Francione riflette, insieme a sedici tra i maggiori interpreti della scena teatrale italiana e internazionale, sulla situazione attuale del teatro e sulle prospettive future.

28 aprile

ore 20,30
SWAN spettacolo di teatro danza
di e con Aldo Rendina
Compagnia Tardito/Rendina
molto lontanamente ispirato a Swan Lake di P.I. Tchaikovsky
Swan, solo, chiuso nella stanza, covando quel bisogno di fantastico, surreale.
Un approccio al “Lago dei cigni” come morto per rinascere fedele a nessuna versione.

29-30 aprile

LABORATORIO DI TEATRO FISICO
condotto da Federica Tardito e Aldo Rendina
Avvicinarsi al corpo come territorio in movimento da esplorare, insieme, permettersi un tempo e uno spazio di ascolto.

1° maggio

ore 13,00
PRANZO POPOLARE AUTOGESTITO
Noi ci mettiamo i tavoli, i coperti, la pasta e il vino; chi lo desidera può portare qualcosa da condividere.

ore 15,00
SONJA spettacolo di teatro danza
di e con Federica Tardito
Compagnia Tardito/Rendina
Liberamente ispirato alla figura di Sonja dall’opera Zio Vanja di Anton Cechov
Mi sono sentita toccata dal personaggio di Sonja come se questa anima femminile mi risuonasse nel profondo, uno strano sentimento di stupore e vicinanza. Con non poco tragicomico coraggio avanzo i primi passi verso la sua figura dai desideri mancati, dallo sguardo rivolto verso il cielo.

Info e prenotazioni 051 6704373 – 6704819 WhatsApp 338 8389138

www.teatrodelleariette.it info@teatrodelleariette.it
fb Teatro delle Ariette ig @teatrodelleariette

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