Il nuovo libro di Paolo Ciampi presentato a Bologna
La terapia del bar
Pubblicato il 22/04/2023
E’ un libro di piccole dimensioni quello presentato il 20 aprile alla Confraternita dell’uva di Bologna in cui Loris Arbati ha conversato l’autore Paolo Ciampi ma il suo titolo, La terapia del bar, la dice lunga sul contenuto di umanità raccolta in quelle pagine.
Paolo Ciampi, che possiamo incontrare anche a Marano sul Panaro fino a domenica sera (23 aprile), ne ha parlato con Loris Arbati in modo divertito e garbato confrontando, a volte scoprendo, alcune differenze fra i “comportamenti” degli avventori dei bar toscani e quelli emiliani ma tutto era per raccontare quanto fossimo legati al periodo in cui le relazioni sociali passavano (quasi per forza) dal bar sotto casa dove si riunivano gli amici per trascorere i momenti distanti dal lavoro quotidiano.
Il bar nei suoi tanti modi essere tale, due principali: il bar di passaggio e il bar degli “stanziali” e da qui ci si è avviati nella descrizione delle infinite combinazioni di uomini e donne che li frequentano con le loro umanità e complesse relazioni. Una raccolta di emozioni che non si pensava fossero così importanti fino al momento in cui ci si è fermati a pensare a quanti aneddoti, vissuti o raccontati, anche noi siamo stati legati e per un certo verso formati.
Un capitolo a parte lo hanno avuto anche i baristi “filosofi” e le cassiere “attrazioni” spesso fondamentali per assicurare una clientela “affezionata”. Davvero un luogo a volte considerato di serie “B” ma che in realtà è in grado, ancora oggi, di produrre una umanità resistente a difesa di un modo di intendere la vita legato all’impegno dello scambio di opinioni e condivisioni fra chi non è ancora rimasto coinvolto nel grigio ( i Beatles dicevano: blu) ingranaggio della produttività senza distrazioni.
Una raccolta di piccole storie che vengono presentate non con la malinconia di uno stile di vita trascorso ma con la scoperta di una presenza trasformata ma ancora attiva, un po’ come lo sono ancora le persone a cui piace trascorrere il loro tempo concedendosi delle pause con i loro simili.
Roberto (Rore) Cerè