Alla Festa della Donna 2022 eravamo con Serena a Monzuno
Oggi nella Giornata mondiale della Poesia pubblichiamo questo testo che ci ha mandato Serena Vestene.
Pubblicato il 21/03/2022
L’impressione che mi sono portata a casa dopo la serata alla Biblioteca di Monzuno, in occasione dell’evento dell’8 marzo per le donne e con le donne realizzato dal docente, scrittore e poeta Loris Arbati in compagnia delle poetesse Cinzia Demi ed Elisa Villano, è la conferma che la poesia è più che mai donna, perché donna è la sfumatura che sa accendere versi mistici ed erotici, emotivi e riflessivi, oltre ad essere da sempre musa ispiratrice della poesia scritta dall’altra parte del genere umano.
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La donna vissuta negli archetipi sacri, la donna rivisitata nella sua quotidianità d’amore di affanni e di dolore, la donna che si mette a nudo e si scava nell’animo così come nelle sue pulsioni carnali, sono le tre facce di un triangolare dialogo al femminile che, sapientemente diretto da una voce maschile a moderazione della serata, è stata attenta agli equilibri e agli spazi di accostamento, differenze e condivisioni, e che ha davvero generato una corale riaffermazione di un pensiero di fondo, che è stato anche il mio personale espresso in apertura di intervento: ossia che la donna è più che mai chiamata a riscoprire e ricoprire la sua forza del femminino, intensificando la sua facoltà di non scendere mai nemmeno di un gradino dalla scala di potenza del suo femminile, e nel caso semmai interrogarsi profondamente su quale sia la ragione per la quale non riesce a passarvi oltre.
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La via dell’Uno – che compete raggiungere ad ogni essere umano dentro di sé – , parte proprio dal ridare valore vero a ciò che di femminile si pone a creazione, cura, protezione delle origini, delle radici storiche sacre, come del nuovo.
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Ho avuto come l’impressione che le nostre tre voci femminili, nel mettere in luce la bellezza della donna, abbiano davvero potuto contribuire a cambiare frequenza emotiva e a lasciare fuori dalla sala chi dietro arranca nell’essere semplicemente umano in un periodo di così forti conflitti e tensioni su tutti i piani del vivere. Donne, complicità femminile e riapproprio del proprio risveglio emotivo sono e saranno le parole d’ordine per uscire da questa crisi sociale e umana epocale. Felice che una serata voluta dall’Assessore alla Cultura di Monzuno Ermanno Pavesi per celebrare la Festa della Donna abbia consentito di poter comunicare un messaggio poetico forte, coinvolgente e di speranza.
Serena Vestene