I capolavori del Presepe Napoletano sono a Bologna, dal 4 Dicembre.

Una occasione d’eccezione da visitare durante le feste

Il Presepe Napoletano nel “Palazzo dei Giganti”

 

Pubblicato il 02/12/2019

 

La tradizione del presepe napoletano non è nella forza espressiva e connotativa dei suoi personaggi, quanto nello spirito e nella cultura del concetto di rappresentatività. Cioè nel significato di una realizzazione, certamente, la più verista possibile, ma altrettanto la più ricca evocazione di un evento che dalla sua iniziale manifestazione ha mosso gli animi, le coscienze e l’immaginazioni di generazioni in tutto il mondo.

Ma nel presepe napoletano si respira l’anima di una particolare italianità, idealizzata dai letterati e dagli artisti, ma realizzata da un originale contesto sociale e culturale, quello partenopeo, che ha in sé la tradizione popolare della cultura greca e romana, quel particolare modello di vita capace di rendere tutto immediato e direttamente comunicativo, senza alcuna nascosta o esoterica intenzione. Dio si è fatto uomo e questo è il motivo conduttore per leggere, con la stessa ammirazione degli autori, questi capolavori presepiali. L’aderenza non alla retorica di un evento religioso, voluto in seguito dalle varie rivoluzioni industriali, pubblicitarie  e di mercato, ma dalla concezione francescana che inventò il presepe come scenografia della vita, dell’uomo nelle sue diverse spontaneità e nei luoghi di una convivenza semplice e ricca di coralità umana.

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L’esuberanza e l’innata ironia del popolo napoletano sono le  qualità esclusive per rendere questi capolavori unici, inimitabili.

Sono rappresentati i popolani e gli aristocratici, le scene sono di richiamo sei-settecentesco, come si può notare nella pregevolissima “scarabattola”, un “contenitore in forma di edicola devozionale da appendere a muro o posare sul mobilio, utilizzata in tutta Italia per l’ambientazione di una figura o di una scena sacra complessa”.

E’ ciò che noi ammiriamo in questa meraviglia espositiva, allestita presso il Museo Davia Bargellini, dove è presente, tra l’altro, una ricca collezione della tradizione presepiale bolognese e di altre regioni.

I pezzi preziosi fanno parte della famosa collezione della famiglia Bordoni.

Questa eccezionale occasione che ci viene offerta, ingresso gratuito, è frutto di un proficuo progetto di collaborazioni che vede le Istituzioni Museali protagoniste con la disponibilità dei collezionisti e di altre realtà museali.

Domani martedì 3 dicembre 2019, alle h 17.30 – alla presenza di Sua Eccellenza Rev.ma Cardinal Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo Metropolita di Bologna, e Matteo Lepore, assessore alla Cultura e Promozione della città del Comune di Bologna – verrà inaugurata la mostra Capolavori del Presepe napoletano del Settecento dalla Collezione Bordoni, a cura di Mark Gregory D’Apuzzo e Giulio Sommariva, con la collaborazione di Fernando e Gioia Lanzi (Centro Studi per la Cultura Popolare).
La mostra rimarrà aperta dal 4 dicembre 2019 al 19 gennaio 2020, con ingresso libero.

L’esposizione Capolavori del Presepe napoletano del Settecento dalla Collezione Bordoni è accompagnata da una pubblicazione, a cura di Mark Gregory D’Apuzzo e Giulio Sommariva, che contiene una prefazione istituzionale di Massimo Medica, con testi di Giulio Sommariva e Fernardo e Gioia Lanzi.

Franchino Falsetti

 

Capolavori del Presepe napoletano del Settecento dalla Collezione Bordoni

Istituzione Bologna Musei |

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini  

Strada Maggiore, 44 – Bologna

A cura di

Mark Gregory D’Apuzzo e Giulio Sommariva


Con la collaborazione di

Fernando e Gioia Lanzi

4 dicembre 2019 – 19 gennaio 2020


Inaugurazione martedì 3 dicembre 2019 h. 17:30

 

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