Un progetto fotografico testimonia la fine dell’era industriale
Ore 18:00, l’orario è finito. La fabbrica chiude.
Pubblicato il 12/01/2019
All’interno degli spazi della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (via Modane, 16 – Torino) si raccontano fotograficamente gli ultimi momenti di quella che fu conosciuta come Rivoluzione Industriale scalzata da quello che doveva essere il concetto nuovo di globalizzazione.
Si fermano così industrie, opifici di ogni genere; in un lento trapasso anche l’antico Cotonificio Leumann di Collegno (To), nell’aprile del 2017, ad orario finito, chiude i cancelli per non riaprirli più. All’interno del cotonificio però, gli operai e le maestranze, lasciano le cose nei luoghi dove erano state riposte, appese, congelate, come se loro non potessero credere che un opificio storico come quello dove lavoravano potesse mai cessare; la speranza era quella di ritornare a produrre, quello che accadeva poteva essere come una specie di partenza per le ferie. Non fu così.
Tra la fine dell’ ‘800 e l’inizio del ‘900 l’industriale Napoleone Leumann fece costruire un villaggio operaio/industriale; un esperimento industriale di quello che oggi potremmo definire welfare che si faceva carico “della riproduzione delle stesse risorse sociali sulle quali la fabbrica incideva”.
In questo caso il progetto fotografico di Massimiliano Camellini racconta l’epilogo di un sogno basato sulla espansione della manifattura e il tentativo di mediarne gli effetti collaterali attraverso esperimenti di welfare. Camellini avvia il progetto fotografico per raccontare questa parte di storia e lo realizza dal 2010 e il 2012 raccontando la presenza assente dei lavoratori che hanno vissuto in quella fabbrica come l’hanno lasciata in quell’aprile del 2007. Si chiusero i cancelli ad orario finito, ore 18:00, e tutto rimase sospeso, ogni cosa lasciata al suo posto.
“Le immagini ricostruiscono l’ultimo giorno di lavoro, quel momento dove la fine dell’orario lavorativo (18.00) ha coinciso con la fine di un’epoca”.
L’orario è finito
mostra fotografica di Massimiliano Camellini
dal 17 gennaio al 17 febbraio 2019
Spazio Bookshop Fondazione Re Rebaudengo, Torino
Inaugurazione 17 gennaio, ore 18:00
Ringraziamo Irene Guzman per l’aiuto nella stesura del testo che avete letto
Roberto Cerè