Continuando a cercare si trovano artisti poliedrici: abbiamo trovato Alex Savelli
Alex Savelli tra poco su Millecolline
La nostra rivista ospita alcuni lavori di Alex Savelli nella Galleria d’Arte di Millecolline; per accedere cliccate QUI.
Pubblicato il 23/01/2018
Dopo aver parcheggiato l’auto lungo la strada principale, un po’ buia, sono entrato nel bar del ristorante, chiuso per turno, e ho chiesto al gestore se conosceva Alex Savelli; il gestore si è girato intorno quasi consultando l’allegra compagnia dialettale che stava finendo di bere un amaro prima di tornare a casa ma la risposta tardava ad arrivare. Poi, da dietro il bancone, da dove non si era mosso, il barman mi dice:
– “Non lo conosciamo, non possiamo aiutarla”.
Chiedo da dove posso chiamare per farmi dire meglio come farmi indirizzare meglio ed sempre il barista a rispondermi:
– “Guardi mo’; il cellulare prende solo ad un metro dall’uscita spostandosi un po’ verso destra”.
Penso che mi stiano prendendo in giro, tipo: è arrivato il forestiero che ci fa un po’ ridere. Faccio il numero di Alex e, intanto, mi incammino verso la porta sull’esterno (quella da dove sono entrato) ed effettivamente non c’è campo. Esco dalla porta, faccio un metro in avanti, mi sposto a destra ed ecco comparire le stanghette del campo; il cellulare comincia a cercare il numero richiesto. Mi risponde Alex, gli dico dove sono e lui mi dice:
– “Sei arrivato, aspetta che ti vengo incontro”
Mi chiedo come un tipo da compagnia come Alex Savelli potesse essere rimasto sconosciuto agli avventori di quel bar distante 50 metri da casa sua. Con Alex Savelli iniziamo a chiacchierare, aspettiamo la sua morosa che sta arrivando dal lavoro, ceniamo ed iniziamo a parlare de Gli Arroccati; ad un certo punto Alex mi dice:
– “I miei disegni nascono spesso da situazioni casuali che mi fanno scattare qualcosa che merita di essere raccontato in un solo disegno: questo, per esempio, l’ho disegnato una mattina mentre prendevo il caffè nel bar sottocasa, quello sulla strada”.
E’ stato Danilo Malferrari a farmi conoscere Alex Savelli durante il concerto dell’ Onda a Pavana, sul prato antistante il Mulino di Chicon, con Guccini, loro sono amici ma lui non lo fa vedere. Dopo la stretta di mano mi chiede se mi serve la traccia audio per il video che sto girando ma io credo di avere abbastanza qualità audio nel mio Tascam, lo ringrazio, lui torna ad armeggiare sul mixer. Alex è il produttore di tutto il lavoro che Antonio Stragapede e Marco Vinicio Bazzotti hanno dedicato per due anni a decine di bravi, sconosciuti chitarristi italiani emigrati nelle Americhe. Vedi il nostro articolo dedicato cliccando QUI.
Stiamo finendo di cenare dopo i caffè cominceremo a parlare della riscoperta di una sua vecchia passione: la grafica con radici satiriche.
Ma, questa volta, sarà il video a parlare per me.
Ecco una selezione di lavori di Alex Savelli che abbiamo pubblicato in Galleria d’Arte di Millecolline
Testo a cura di Roberto Cerè per Millecolline
Tutti i Diritti Riservati
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