Gino Pellegrini. Tre mostre in Valsamoggia

Il 7 gennaio ha chiuso la mostra di Gino Pellegrini

Ricordiamo questo evento, durato 4 mesi, attraverso le tre inaugurazioni a Bazzano, Crespellano, Savigno.

 

 

Pubblicato il 8 gennaio 2018

Ad un giorno dalla chiusura della grande mostra che Valsamoggia ha dedicato a Gino Pellegrini vogliamo conservarne il ricordo attraversi tre momenti importanti: le inaugurazioni tenutesi a Bazzano, Crespellano e Savigno.

Le tre inaugurazioni:

 

 

 

Ecco il trailer:

 

 

Videoproduzioni Millecolline

Tutti i Diritti Riservati

 

 

——————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————

Pubblicato il 23/10/17

Testo a cura della Fondazione Rocca dei Bentivoglio

Foto di scena di film a cui Gino Pellegrini ha lavorato, scenografie e fondali che richiamano l’esperienza hollywoodiana.

La Mostra si svolge nell’ambito del

Festival Internazionale del Tartufo di Savigno.

GINO PELLEGRINI

Originario di Lugo di Vicenza, Gino Pellegrini si forma come scenografo negli Stati Uniti, dove emigra sedicenne.

Dopo 15 anni di lavoro negli studios hollywoodiani, rientra in Italia dove si dedica alla pittura.

Mosso da grande curiosità e versatilità, Pellegrini sperimenta nel corso degli anni numerose tecniche pittoriche espresse sia su spazi immensi, come le pubbliche piazze, sia su carta.

La sua formazione di scenografo, saldamente radicata nella cultura artigianale delle mani, sempre pronta ad inventare nuove semplici e sorprendenti soluzioni, lo porta a operare con diverse procedure e metodologie artistiche ed artigianali.

Nella sua casa – laboratorio, vera e propria fucina, accanto a pennelli e colori, fanno mostra di sé saldatori, pialle, trapani, un telaio da tessitura ed ogni altra sorta di attrezzo. Qui Gino Pellegrini utilizza foglie, rami, sassi, fil di ferro, ruderi di finestre o mobili con la stessa sensibilità con cui usa i colori.

La sua necessità di esprimersi sfocia negli ultimi anni in spettacoli scenografici corali in cui pittura, creazione, musica e tensione poetica confluiscono armoniosamente in un tutt’uno in cui il pubblico è coinvolto direttamente.

 

———————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————-

Pubblicato il 19/09/17

Testo a cura della Fondazione Rocca dei Bentivoglio

Inaugura a Crespellano, la sezione tematica “Orizzonti” della prima mostra diffusa, sul territorio di Valsamoggia, dedicata al lavoro di Gino Pellegrini, che ripercorre le tappe evolutive di un percorso creativo sorprendente che si è sviluppato in oltre cinquant’anni di attività

Una mostra antologica che segue l’evoluzione del percorso di un artista, di uno scenografo, di un artigiano

GINO PELLEGRINI
Il materiale e l’immaginario

/Orizzonti
Palazzo Garagnani
Valsamoggia (BO), Loc. Crespellano
giovedì 21 settembre – ore 18:00

Artista, artigiano, scenografo.
Mosso da grande curiosità e versatilità, Gino Pellegrini ha sperimentato nel corso degli anni numerose tecniche pittoriche, espresse sia su spazi immensi, come le pubbliche piazze ed edifici, sia su materiali di dimensioni ridotte.

La sua formazione di scenografo, saldamente radicata nella cultura artigianale delle mani, sempre pronta ad inventare nuove semplici e sorprendenti soluzioni, lo ha portato a sperimentare anche numerose altre pratiche artistiche ed artigianali in cui ha fuso pittura, falegnameria e tessitura. Nella sua casa-officina accanto ai pennelli e i colori, si trovano saldatori, pialle, trapani, ed ogni altra sorta di attrezzo utile a trasformare gli oggetti più disparati in opere d’arte. Foglie, rami, sassi, fil di ferro, ruderi di finestre o mobili venivano così utilizzati da Gino Pellegrini con la stessa sensibilità con cui usava i colori dando vita alle straordinarie tessiture e ai numerosi assemblage.

“Il materiale e l’immaginario” vuole ricostruire il percorso artistico di Gino Pellegrini in una mostra diffusa nel territorio di Valsamoggia (BO), dove Gino ha vissuto ed operato negli ultimi anni della sua vita. Lo ha fatto nella sua splendida casa-laboratorio sulle colline di Merlano (al confine tra la località di Savigno e il comune di Monte San Pietro) e lo ha fatto per, e insieme, a tutta la comunità.
La sua necessità di esprimersi, è sfociata negli ultimi anni, infatti, in numerose performance dove pittura, creazione, musica e tensione poetica confluivano armoniosamente in un tutt’uno in cui il pubblico era coinvolto direttamente.

Questo suo multiforme furor creandi ci ha lasciato numerose testimonianze che saranno in mostra nelle tre sedi espositive:

 

——————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————–

Pubblicato il 08/08/17

Il materiale e l’immaginario è il nome della mostra su Gino Pellegrini che si sta preparando nel comune di Valsamoggia attraverso la Fondazione Rocca dei Bentivoglio; vediamo di conoscere alcune informazioni in merito.

Quello dedicato a Gino Pellegrini è un autunno di mostre molto articolato e deve aver impegnato parecchio gli organizzatori perchè, per la prima volta vengono coinvolte tre località di Valsamoggia: Bazzano, Crespellano e Savigno. La successione di queste località è determinata dalla data in cui verranno inaugurate le mostre dedicate a Gino Pellegrini: a Bazzano il 9 settembre in Rocca dei Bentivoglio, a Crespellano il 22 settembre in Palazzo Garagnani, a Savigno il 4 novembre in Teatro Frabboni, così, nell’occasione, potrete visitare altrettante fiere locali, ovvero, l’ Autunno Bazzanese, la Feste Fiera e la Festival del Tartufo.

La mostra è articolata in modo tale da far conoscere tre diverse sfaccettature dell’immenso lavoro che Pellegrini produsse come scenografo per le maggiori case cinematografiche di Holliywood.

Nello specifico ecco qualche informazione in più rispetto alle tre date delle mostre (fonte: Fondazione Rocca dei Bentivoglio)

 

Bazzano – Rocca dei Bentivoglio
Dal 9 settembre 2017 al 7 gennaio 2018
Sezione antologica: Goodbye America.
Le produzioni in cui l’artista ha riversato l’esperienza di scenografo maturata negli studios di Hollywood. Un viaggio nella poetica di Gino tra ritrattistica, iperrealismo, pop art, natura e scrittura, texture e l’arte come gioco.

Crespellano – Palazzo Garagnani
Dal 22 settembre al 22 ottobre 2017
Orizzonti – Un viaggio tra le “visioni” di Gino Pellegrini: riproduzioni di natura, cieli, prati, mari accompagnati dalle splendide fotografie che testimoniano la genesi delle sue grandi scenografie ambientali..

Savigno – Teatro Frabboni ore 17:00
Dal 4 al 19 novembre 2017
Il cinema dipinto – Foto di scena di film a cui Gino Pellegrini ha lavorato, scenografie e fondali che richiamano l’esperienza hollywoodiana.

 

Il materiale e limmaginario vuole ricostruire il percorso artistico di Gino Pellegrini in una mostra diffusa nel territorio di Valsamoggia (BO), dove Gino ha vissuto ed operato negli ultimi anni della sua vita. Lo ha fatto nella sua splendida casa-laboratorio sulle colline di Merlano (in località Savigno) e lo ha fatto per, e insieme, a tutta la comunità. La sua necessità di esprimersi, è sfociata negli ultimi anni, infatti, in numerose performance dove pittura, creazione, musica e tensione poetica confluivano armoniosamente in un tutt’uno in cui il pubblico era coinvolto direttamente. Questo suo multiforme furor creandi ci ha lasciato numerose testimonianze che saranno in mostra nelle tre sedi espositive:

 

Artista, artigiano, scenografo.

Mosso da grande curiosità e versatilità, Gino Pellegrini ha sperimentato nel corso degli anni numerose tecniche pittoriche, espresse sia su spazi immensi, come le pubbliche piazze ed edifici, sia su materiali di dimensioni ridotte. La sua formazione di scenografo, saldamente radicata nella cultura artigianale delle mani, sempre pronta ad inventare nuove semplici e sorprendenti soluzioni, lo ha portato a sperimentare anche numerose altre pratiche artistiche ed artigianali in cui ha fuso pittura, falegnameria e tessitura. Nella sua casa-officina accanto ai pennelli e i colori, si trovano saldatori, pialle, trapani, ed ogni altra sorta di attrezzo utile a trasformare gli oggetti più disparati in opere d’arte. Foglie, rami, sassi, fil di ferro, ruderi di finestre o mobili venivano così utilizzati da Gino Pellegrini con la stessa sensibilità con cui usava i colori dando vita alle straordinarie tessiture e ai numerosi assemblage.

Tutte le sezioni sono curate dalla Fondazione Rocca dei Bentivoglio, da Osvalda Clorari Pellegrini e da Stefano Fini e si realizzano grazie al prezioso contributo di Comune di Valsamoggia, Regione Emilia Romagna, Pro loco Bazzano, Pro loco Crespellano, Pro loco Savigno, Coop Alleanza e al sostegno del Gruppo Fiori di Crespellano.

 

pellegrini

 

Produzioni Millecolline

Tutti i Diritti Riservati

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *