Racconto per non smettere di ricordare
Pubblicato il 19/03/17
Il secondo racconto di Franchino Falsetti ci riporta ad una città composta e formata dai suoi abitanti che poco ha a che fare con il pragmatismo contemporaneo. La città, naturalmente, è sempre Bologna, in un certo senso l’ultima Bologna. Falsetti con questo scritto non ci riporta indietro nel tempo ma ci ricorda come eravamo quando ancora i verbi si coniugavano con il futuro: forse più ingenui ma aspiranti al meglio e si nota il contrasto con il precario quotidiano che ormai troppi accettano come ineluttabile segno di un progresso che ci fornisce sempre più gomme per cancellare.
Ecco il suo racconto, buona lettura:
Ricordiamo che il primo racconto lo potrete trovare cliccando qui.
Introduzione di Roberto Cerè per Millecolline
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