Questa pillola si veste di interrogativi [n.15]
Si può vivere di solo onestà? Ti ricordano che sei un “voto”, e tu? Quali sono i “comandamenti” della democrazia? Conosci la democrazia? E le altre sue sorellastre? Vivi perché lasci vivere? Oppure? Di che cosa si sente di più la necessità: dell’oggi o del domani? Vogliamo davvero salvare questo nostro Pianeta, troppo sofferente? Sono gli altri che ci cullano e ci consolano? Forse stiamo vivendo non un’epoca ma un’era troppo colorata? Tutti hanno messaggi da inviare, ma chi sono i destinatari? In un tempo senza “premesse”, dove si può arrivare? Ognuno vuole lasciare una traccia di sé, con selfie d’artificio. E’ possibile? La nostra immagine significa continuità? In quale mondo? Lo spettacolo della vita è il nuovo canovaccio dell’esistenza? Si vive perché si è consapevoli o perché si “condivide”? Avere cultura è un traguardo o un mezzo? E’ possibile amare se stessi perché si ama la vita? Qualcuno parlava che la vita è altrove. E’ ancora così? Si pensava di vivere senza più timori. E invece? Come vivere pensando? Il declino delle idee sarà la vera causa della civiltà? I nuovi barbari saranno i nostri nuovi salvatori? A chi piace declinare il dizionario al femminile? La differenza dei sessi è uno scherzo della natura? E’ ancora possibile realizzare l’imperativo: “volli fortissimamente volli”? E’ giunto il momento di descolarizzare la scuola ? Che cosa significa, davvero, essere scrittore oggi? Si scrive per lasciare una eredità intellettuale o per incrementare l’effimero, ossia il vuoto a perdere? I nuovi strumenti del comunicare, esempio quelli elettronici od informatici, ci fanno sentire più liberi? Il trionfo della tecnologia è una garanzia per sentirci più felici? Dio si fece uomo. E l’uomo? Siamo entrati in una nuova Babele dei linguaggi e della comunicazione oppure stiamo facendo una prova microfono ? Qualcuno ci parla che la bellezza salverà il mondo. E’ possibile? L’arte è sempre più brut e tutto sembra tendere al trionfo della bruttezza. E’ proprio vero? Di che cosa oggi l’uomo vuole parlare? E’ ancora capace di parlare, di esprimersi, di amare questa “straordinaria” avventura, che è la vita?
Franchino Falsetti
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