Andante grazioso. La poesia di Manuel Mazzara.

C’è qualcosa di tipicamente Romantico in questa costante percezione del Tempo ed in questa forte “coscienza dell’Infinito”. Questo è un passaggio che Miriam Bruni dedica alla poesia di Manuel Mazzara.

La rosa primigenia, la seconda parte, il 7 settembre

“La rosa primigenia”, I poeti portano il fiore degli autori amati. Rassegna poetica a cura di Claudia Zironi e Silvia Secco, al Costarena di Bologna. Report leggero della interessante prima parte della rassegna poetica.

Serena Vestene, il rapimento della poesia

Serena Vestene, poetessa veronese, chiude la sua rassegna poetica presentando la poetessa cubane di Bologna Yuleisy Cruz Lezcano il 26 ottobre 2019. Abbiamo incontrato Yuleisy ed ecco la prima clip a lei dedicata.

Poesia di Insalaco, musica di Testa

Sabato 29 ottobre 2016 in libreria CartaBianca è stata organizzata una serata di poesia in cui l’autore, Franco Insalaco, ha letto alcuni estratti dal suo libro “Tracce” accompagnato dalle musiche “su misura” composte da Teresio Testa. Dopo Emanuel Carnevali abbiamo pensato che fosse l’ora di premere l’acceleratore sulla poesia e proporvi alcune poesie ascoltate in quella occasione come se fosse un romanzo a puntate. Buon ascolto.

Era l’ 11 gennaio 1942, ci lasciava Emanuel Carnevali

Bazzano in Valsamoggia (Bo), 11/01/16. Nel mese di gennaio 1942 il Giappone invadeva le Filippine e Burma, la Germania di Hitler chiudeva la Conferenza di Wannsee in cui avrebbe deciso la “soluzione finale” per il destino degli ebrei, gli alleati definivano le strategie per il “Germany first” e le truppe italiane e tedesche andavano al contrattacco davanti El Agheila in Libia; erano giorni con eventi di proporzioni immense e mai vedute prima, ma le piccole condizioni di ogni giorno continuavano a scandire i momenti di ognuno; fu così anche nell’ormai piccolo mondo di Emanuel Carnevali che, l’11 gennaio alle ore 13:30, si trovava a morire, solo, nella clinica di Bologna dove era ricoverato, strozzato da un pezzo di pane. Finisce così la vita di Emanuel Carnevali il poeta che trovò il suo momento di gloria negli Stati Uniti ma se ne dovette ritornare in Italia per motivi di salute e indigenza per stabilirsi a Bazzano dove il padre era Commissario Prefettizio. La permanenza Bazzanese durò da quell’12 luglio 1922, giorno in cui arrivò, al 1937, anno in cui venne ricoverato nella clinica bolognese in cui troverà la morte dopo alcuni anni. L’ Amministrazione Comunale di Bazzano, dopo molti anni, dedicò una via del paese ad Emanuel Carnevali  e nel 1994 organizzò un convegno per ricordarne le memoria; in quell’occasione fu stampato un volume a lui dedicato, Diario bazzanese, a cura di Gabriel Cacho Millett e pubblicato nei Quaderni della Rocca, da cui abbiamo tratto alcuni tratti che leggerete a seguito.

Questo è il modo in cui la nostra rivista vuole ricordare Emanuel Carnevali  nella ricorrenza della sua morte e la vita di un poeta quasi sconosciuto in Italia ma di cui è stato scritto: “L’ America parlerà di lui come di un tipico genio americano. L’ Italia sarà fiera di lui e ricorderà all’America che glielo ha imprestato per otto anni. Nessuno dei due paesi si renderà conto della sciocchezza di rivendicare una gloria che è sua” come ebbe a scrivere Ernest Walsh nel suo articolo A young living genius pubblicato sulla rivista This quartier nel 1926.

 

Carnevali poesia

 

Per tutto questo ringraziamo la Fondazione Rocca dei Bentivoglio per la autorizzazione ad attingere dal volume: Diario bazzanese a cura di Gabriel Cacho Millett ed. Quaderni della Rocca, 1994.

 

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