Ho il ricordo di quando ero bambino e, in primavera, in città arrivava il Luna Park, che noi chiamavamo “i baracconi”. Ormai la scuola stava finendo ed il fine settimana i ragazzini si trovavano a trascorrere insieme momenti di puro divertimento. Ricordo che c’erano talmente tanti bambini che per poter fare un giro di giostra dovevi attendere che l’enorme fila si smaltisse nel tempo, e l’ansia aumentava, e l’attesa si faceva fremente … ed il gioco sembrava ancora più bello che prima.
Questa primavera, nella stessa città, quella in cui vivo ancora, lessi che sarebbe arrivato il Luna Park … memore di tempi “antichi” portai il mio bambino al suo primo giro “ai baracconi”. Durante il viaggio gli spiegai quanti giochi avrebbe visto e quanti bambini avrebbe incontrato, lo misi in guardia sulle lunghe attese per conquistarsi il posto sulla giostra …
Arrivammo un sabato mattina non appena aprì il parco, convinti della ressa rimanemmo stupiti della desolazione che si presentò ai nostri occhi : metà delle giostre chiuse, nessuna famiglia con bambini, eravamo noi e un addetto alle pulizie. Attendemmo parecchio prima di vedere qualche giostra partire e qualche timido bimbo salirci, da solo !
Ovviamente mio figlio si divertì lo stesso, ma io non mi capacitavo di ciò che avevo provato. L’indomani, la domenica, presi la macchina fotografica e ritornai al Luna Park, la situazione fu la stessa: deserto. Andai a parlare con i gestori delle giostre per capire come mai di quella assurda realtà, una sola risposta : questa è la crisi signore … !!
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Auguro a tutti i bambini del mondo … almeno un giro di giostra.
Massimo
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