ANTEPRIMA. Redazione di Millecolline, 28/11/15. Stiamo preparando una nuova rubrica in collaborazione con il prof. Franchino Falsetti: sarà una rubrica corsara che comprenderà brevi considerazioni sulla situazione artistica e sociale che stiamo attraversando in questa epoca ed ha l’intenzione di recuperare il Pensiero (quasi) perduto ma non ancora dimenticato. Le pillole saranno brevi scritti oppure brevi filmati (pillole, appunto) curati dal prof. Falsetti ed insieme a lui proveremo a dare una cadenza di uscita settimanale a questa nuova rubrica; potremo commentare le uscite, sia con testi o con filmati che potrete inviarci, da questi commenti potranno nascere altre pillole ancora, fino a riformare il pensiero “mediterraneo” che ci accomuna. E’ un progetto che ambisce a destare una consapevolezza di appartenenza e difende una cultura che ha ancora molto da insegnare ad est ad ovest del nostro mondo. E’ un progetto troppo ambizioso? Ci sono troppi paroloni? Meglio così!
Ecco il testo di presentazione con cui avviamo questa avventura:
Contro le “sirene” ingannatrici
Il tempo che viviamo sembra predeterminare la conoscenza secondo parametri generazionali molto distinti con alcuni “corollari” che ne aggravano la separazione fino a raggiungere una sola visione del mondo e della vita. Non esiste un comportamento giovanile ed uno più anziano
( detto anche più maturo ), come per le passate generazioni. Esiste una “cosa” che travolge e trascina ogni distinzione di età e rende tutto uniforme, unilaterale, spersonalizzante. Molto diverso da quello che viene,comunemente, definito “pensiero” unico.
La cultura delle certezze storiche viene sostituita dalla fluida cultura del presente, da quella che è stata, argutamente, definita del “piagnisteo” o del politicamente corretto.
Cosa fare? Non ci sono ricette sicure in proposito. Un nostro tentativo e quello di pensare ad una forma di vademecum in cui siano scritte alcune considerazioni, qualche pensiero non globalizzante, qualche antidoto, come se fossero …… pillole futuriste, necessarie divagazioni “corsare”o controcorrente, per non soccombere e continuare a vivere ancora sane utopie.
Franchino Falsetti
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