Le schiave del sesso, l’installazione di Silvana Garavello in occasione del 25 novembre

Un faro puntato sulla tratta delle schiave del sesso

La ricerca artistica di Silvana Garavello sulla prostituzione forzata

Pubblicato il 26/11/2024

In occasione della Giornata Mondiale contro la violenza alle donne Silvana Garavello ha proposto alla Galleria Letizia Gelli, gestita da Artecittà ApS, una installazione che prevedesse alcuni suoi lavori pittorici in alternanza a lettere sparse a terra dove erano incise alcune delle testimonianze delle donne costrette alla prostituzione; a rendere ancora più consepevole la gravità della vita imposta a queste persone c’è stato anche un racconto/testimonianza letto per intero da Filippo Bruni.

Nell’occasione, la performance si è aperta con la lettura di tre poesie di Miriam Bruni.

Silvana garavello è una artista che ha molto a cuore la difficile realtà delle donne che sono costrette, loro malgrado, a dover vendere il loro corpo e far arricchire le organizzazioni criminali che le costringono a fare “il lavoro più antico del mondo” sulle strade delle nostre città.

L’artista ha prestato aiuto e presenza per molto tempo fra le organizzazioni che si occupano di dare assistenza ed offrire alternative alle donne che si vendono lungo la strade di Bologna.

In particolar modo Silvana Garavello è stata testimone di tante situazioni di vita drammatica che incontrava durante il periodo di volontariato e aiuto che prestava in zona di Via Rigosa, appena fuori il quartiere di Borgo Panigale a Bologna.

Di questa esperienza in Via Rigosa ha tratto anche un lavoro che raccoglie le sue impressioni dipinte da lei con tante immagini, cucite da un filo rosso, che si dipanano su un lungo drappo nero che stende sul pavimento.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *