Un visitatore commenta “Ritagli del Borgo” di Miriam Bruni

La mostra fotografica di Miriam nell’analisi e commento di Gatto Rosso

Ritagli del Borgo, mostra fotogrfica di una poetessa

pubblicato il 17 marzo 2024

Domani sarà l’ultimo giorno disponibile per visitare “Ritagli del Borgo” negli spazi della Biblioteca di quartiere in via Legnano 2. Qui sotto il commento di un visitatore che ha molto apprezzato la mia creatività fotografica, che ringrazio di cuore per il tempo dedicatomi.

Vi invito a seguirmi anche nelle prossime esposizioni, che segnalerò come d’abitudine sulla mia pagina facebook 

“Ho visitato la mostra fotografica di Miriam Bruni presso la Biblioteca di Borgo Panigale, alle porte di Bologna, dove risiede l’autrice. A ispirare i suoi scatti la ricerca della bellezza che si nasconde nelle piccole cose.

All’inizio del percorso piccoli quadri su legno che colgono l’armonia instabile tra terra, acqua e cielo. Foglie di quercia galleggiano sull’acqua. Sottili rami riflessi compongono arabeschi e si intrecciano ricordando ragnatele, altro tema caro all’autrice. Un gioco delicato che mi ricorda certa arte orientale e una famosa stampa di Escher.

Altro ingrediente della fotografia di Miriam è l’ironia sottile che caratterizza alcune sue immagini. Sulle due finestre di un edificio si riflette il cielo con le sue nuvole così che l’esterno, la natura, pare occupare l’interno della casa. Un effetto spiazzante che non sarebbe dispiaciuto a Magritte. In un’altra foto vediamo in controluce pali e reti riclassificati come alberi maestri e cordame di “un veliero nascosto”. Una trovata immaginativa che mi fa tornare alla mente il gioco innocente del fanciullino interiore che ogni adulto dovrebbe salvaguardare per non inaridirsi.

In “soste d’arte contemporanea” uno specchio in frantumi, in un guizzo di disperata vitalità, continua a riflettere il mondo circostante e a rimandare l’immagine di quei bidoni del pattume nei quali non ha trovato posto. Altrove la fotografia si fa poesia: in “umile ed alta creatura” le fronde estive riprese dal basso sono attraversate dal cielo, che simile ad un fiume serpeggia fino al bianco d’un esplosione luminosa, quasi un’apparizione sovrannaturale.

In una foto in bianco e nero la luminosità del cielo si declina nelle molteplici forme che assumono le nuvole e si staglia contro la presenza massiccia dei caseggiati in controluce, come una rinnovata lotta tra anima e corpo, spirito e materia.

In sintesi una bella mostra dove lo sguardo di Miriam cerca di farsi comunitario, proponendo al vicino di casa/viandante distratto, angoli e frammenti di un mondo tanto ricco e inesauribile quanto lontano da rotte turistiche e mode esotiche…

                                                                                                                                                                                                      Pietro P, Gatto Rosso

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