Caro Lucio Dalla, Anche se il tempo passa

Dal 4 marzo al 7 luglio 2022 al Museo Civico Archeologico.

Bologna ricorda Lucio Dalla in una grande mostra a lui dedicata

Pubblicato il 21/02/2022

Di Franchino Falsetti

 

Anche se il tempo passa

E’ il titolo della Mostra dedicata all’indimenticabile artista Lucio Dalla. L’esposizione, che sarà aperta al pubblico dal 4 marzo al 17 luglio 2022 al Museo Civico Archeologico di Bologna, è ideata e realizzata dalla società C.O.R (Creare Organizzare Realizzare) di Roma, promossa dal Comune di Bologna, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna.
La curatela è di Alessandro Nicosia con la Fondazione Lucio Dalla.

“Quello tra Lucio Dalla e Bologna è un legame indissolubile e straordinario – sostiene il Sindaco di Bologna Matteo Lepore- che traspare dalle sue canzoni e nel ricordo personale che molti bolognesi conservano di lui. A 10 anni dalla sua scomparsa, Bologna Città creativa della musica Unesco vuole celebrare la sua musica, le sue canzoni, il suo genio, attraverso una grande mostra. Voluta dalla Fondazione Lucio Dalla, con il sostegno del Comune di Bologna, al Museo Archeologico sarà possibile rivivere emozioni e ricordi e scoprire aspetti inediti di Lucio, che tanto ha amato Bologna e che da Bologna è fortemente ricambiato. Ne sono prova, a distanza di dieci anni, le continue dimostrazioni di affetto e di riconoscimento della città e dall’Italia tutta, per un autore che ha rappresentato una delle più alte espressioni popolari della nostra cultura”.

1971 – Lucio Dalla in casa con mamma Jole

“Dedicare una mostra a Lucio Dalla, dichiara Stefano Bonaccini, Presidente della regione Emilia-Romagna, è qualcosa di più che un semplice tributo. Abbiamo tutti una canzone di Lucio nel cuore. I suoi brani, la sua poetica, hanno accompagnato come una colonna sonora la nostra vita e quella di generazioni di italiani. È una prerogativa solo dei grandi artisti, quella di riuscire a essere così empatici, capaci di interpretare con le parole e la melodia di una canzone anche il nostro vissuto e i nostri stati d’animo. Per questo ho trovato subito veramente interessante l’idea di una mostra evento dedicata a questo nostro grande artista a dieci anni dalla sua scomparsa e a ottanta dalla nascita. Un’occasione per ripercorrere la sua produzione di cantante e compositore ma anche la dimensione umana, privata, così ironica e straripante. Lucio non è stato solo un grande musicista, ma anche un artista poliedrico che fu attore cinematografico, scrittore, regista teatrale, amante dello sport, appassionato di motori. In breve, un autore capace di interpretare l’anima e la storia del nostro Paese. Ringrazio dunque la Fondazione Lucio Dalla e l’azienda COR per averci offerto l’opportunità di questa mostra, per poi portare nuovamente, dopo Bologna, Lucio in tour a Roma, Milano, Napoli prima che all’estero“.

Oltre  dieci  le  sezioni in  cui  è  suddivisa  l’esposizione: Famiglia-Infanzia-Amicizie-Inizi musicali, Dalla ci racconta, Il clarinetto, Il museo Dalla, Dalla e la sua musica, Dalla e il cinema, Dalla e il teatro, Dalla e la televisione, l’Universo Dalla, Dalla e Roversi, Dalla e la sua Bologna. Insieme ai documenti, tante foto, filmati, abiti di scena e altri aspetti che ci raccontano la sua vita, l’arte e le sue passioni.

Per capire meglio il risultato finale di questa importante ricerca/esperienza va sottolineata la sezione Universo Dalla, con decine di foto del Maestro con tanti personaggi della cultura, i più importanti cantanti, i tantissimi collaboratori che lo accompagnarono puntualmente nel suo lavoro e, ancora, un’interessante chicca con un’enciclopedia di oltre 250 nomi di persone di ogni genere sociale, con cui ha avuto rapporti di lavoro e amicizia che lo hanno seguito per tutta la vita con gioia e con il massimo della considerazione.

Con l’occasione l’esposizione sarà accompagnata da un prestigioso catalogo edito per i tipi di Skira che vede, tra le tante cose, un lungo elenco di straordinarie testimonianze raccolte in occasione delle celebrazioni che aiutano a capire Lucio Dalla. (dalla Rassegna stampa del Comune di Bologna)

Inoltre, evidenzia Andrea Faccani, Presidente Fondazione Lucio Dalla: “Lo scopo per cui abbiamo dato vita alla Fondazione Lucio Dalla, nel 2014, è quello di mantenere viva la memoria di Lucio e di raccontarne la storia. Ciò diviene ancora più importante e significativo nel biennio in cui ricorre il decennale della sua scomparsa e l’ottantesimo anniversario dalla nascita. Vorremmo che in questi due anni il ricordo di Lucio fosse corale, partecipato e diffuso. Che la memoria di questo grande artista e di questo incredibile uomo attraversasse come un brivido di emozione tutto il nostro Paese, per poi andare oltre, lontano e portare il ricordo di Lucio in giro per il mondo come quando io lo accompagnavo ai concerti. Sono tante le iniziative che Fondazione Lucio Dalla realizzerà e promuoverà, tanti coloro che saranno al fianco della Fondazione nel nome di Lucio e che ringraziamo per le idee, per l’omaggio, per l’entusiasmo con cui stiamo condividendo e condivideremo il ricordo di Lucio, da Bologna fino a Sorrento. Tra queste senz’altro la prima grande Mostra dedicata a Lucio Dalla sarà centrale e rappresenta per Fondazione Lucio Dalla un nuovo capitolo nella narrazione dedicata all’artista….”.

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Queste le informazioni guida e di presentazione di una lodevole iniziativa che non solo rende omaggio ad un protagonista della musica italiana, ma alla sua poliedrica esperienza e formazione artistica. Un cantante, un musicista, un poeta, un eccellente polistrumentista, un raffinato cantore delle problematicità esistenziali, dei nascosti sentimenti e desideri e della sua semplice ma vissuta voglia di vivere. Un esempio di vita che si lega e si coniuga alla sua amata città Bologna che non ha mai smesso di essere la sua stella polare, il suo guscio protettivo da cui usciva sempre con malinconia e una leggera tristezza.

Bene ha fatto il Comune di Bologna a realizzare questo prezioso spazio espositivo, perché sarà come leggere un best seller per sottolineare le parole, i suoni, le immagini, la sua voce come preziose pietre di un immaginario cammino che questo straordinario artista ha scritto non solo per i bolognesi e la sua Bologna, ma per tutti, per l’intera umanità

Le sue canzoni sono i segnalibro della nostra esistenza, dei nostri ricordi, della nostra memoria, della nostra quotidianità.

La sua semplicità e cordialità, per chi l’ha conosciuto, erano motivo di rassicurazione, di giovialità, di amicizia. Nessuna reticenza e nessuna riservatezza, ma il saper comunicare i propri sentimenti che erano quelli che assomigliavano agli altri, agli sconosciuti, che riconoscendolo, lo salutavano e lo fermavano per una breve chiacchierata fumando insieme e sentendosi amici da sempre. Questa Mostra ci aiuterà ha conoscere l’uomo Dalla, la sua umanità e manifesta fanciullezza, quella nota di fondo, di base che ha caratterizzando sempre il suo mondo artistico e personale.

Un omaggio doveroso ma anche necessario per le nuove generazioni perché potranno conoscere un protagonista-progettista della musica contemporaneo dal cuore antico.

                                                                                                                                                                                                                              Franchino Falsetti

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