Bazzano in Valsamoggia (Bo), 17/10/15. Divertente serata (tardo pomeriggio) trascorso in libreria Carta/Bianca, dove l’allegra lettura dell’autore Paolo Nori intrattiene il pubblico ospitato fra le librerie della libreria bazzanese. Paolo Nori ha letto alcuni brani del suo libro, Repertorio dei matti della città di Bologna, e sono convinto che, alcuni di noi, al termine delle letture non fosse più così convinto di dove potesse stendersi il confine fra il “matto” e il “normale” nella vita quotidiana.
Brillante modo per ritrovarsi in questo primo accorciarsi della luce del giorno. Aspettiamo la prossima.
“Uno giocava a calcio nel Bologna. Poi aveva fatto anche il commentatore TV e lo scrittore. Quando giocava a calcio diceva: -“ Perché dovrei correre, la terra è rotonda, la palla pure, sono sicuro che prima o poi passerà dalle mie parti”. E poi come calciatore diceva di sé : –“ Ero un fenomeno, ma mi piaceva troppo la figa”. Da commentatore, una volta, durante la partita Italia / Turchia, disse che i portieri turchi erano i più forti perché erano Ottomani. La Rai dopo un po’ lo aveva rimosso dall’incarico. Da scrittore ha pubblicato un libro dove parla della sua esperienza calcistica al Torino, la squadra con cui ha vinto anche uno scudetto. Nel libro racconta che il primo giorno di allenamento nella nuova squadra, l’autista della società lo andò a prendere per accompagnarlo alle visite mediche. Lui disse semplicemente: – “Piacere sono Eraldo Pecci, la migliore mezz’ala del dopoguerra e sono sano come un pesce. Andiamo “.
Brano tratto dal libro Repertorio dei matti della città di Bologna di Paolo Nori. Ed. Marcos y Marcos.
Breve testo e fotografie di Roberto Cerè per millecolline
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