Parliamo con Giatti della sua corsa verso la stazione dopo l’attentato
Gianni Giatti fu fra i primi a giungere con una macchina fotografica
Bazzano in Valsamoggia, 01/08/15
Gianni Giatti ci racconta, in una sua mostra fotografica, il giorno dell’esplosione della bomba alla stazione di Bologna. Siamo al 2 agosto 1980 e i momenti immediatamente successivi sono fatti di giorni concitati e pesanti; per raccontare quei momenti si organizzeranno incontri e mostre fotografiche. Per allestire quelle mostre fotografiche non basteranno alcune copie stampate, quindi i negativi “passeranno” di laboratorio in laboratorio e ad un certo punto, Gianni, si accorge di avere perso i contatti con i suoi negativi. Per molti anni, di quei negativi, non ne saprà più nulla. Finchè, un giorno di tempi più recenti, un amico di Gianni trova una vecchia busta e chiede a Gianni se quel materiale fosse suo. Ecco ritrovati i negativi perduti; eccoli ritrovati, a 35 anni da quel giorno di agosto in stazione. Così nasce la proposta di Gianni Giatti e del Circolo Fotografico Bazzanese di fare una mostra commemorativa dell’attentato alla stazione di Bologna. Grazie al Comune di Valsamoggia potrete visitare la mostra di Gianni allestita nell’Atrio dell’ex Comune di Bazzano.
Buona visione del video e della mostra sul 2 agosto 1980
Produzioni Millecolline
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