Guardami. La pallina sul naso per dirti chi sono.

ANTEPRIMA. Castello di Serravalle in Valsamoggia.

Sabato 13 e domenica 14 dicembre 2014 potremo vedere il risultato di un anno di lavoro eseguito dal Laboratorio Permanente di Pratica Teatrale del Teatro delle Ariette. Millecolline è andato a trovare Stefano Pasquini del Teatro delle Ariette per saperne un p0′ di più…. Il Laboratorio Permanente è composto da appassionati di teatro che dedicano i loro lunedì sera, di ogni settimana, a fare pratica teatrale al Deposito Attrezzi del Teatro delle Ariette.

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Stefano Pasquini. Castello di Serravalle, 2014.

 

Gli attori del Laboratorio sono abitanti di Valsamoggia, Vergato, Zola, Castel S.Pietro, Bologna che attraverso la pratica diretta del teatro come strumento di indagine su noi stessi, come individui e come società condividono un palco in cui mettersi i gioco. Ho chiesto come nasce l’idea del lavoro che poi diventerà il soggetto di un anno intero di prove ed elaborazioni; la risposta è stata semplice, non c’è regola, può capitare che dal lavoro dell’anno precedente scaturisca il soggetto dell’anno successivo, oppure che nasca da una considerazione, da uno stimolo o da una idea. Quest’anno, per esempio siamo partiti dall’idea di lavorare sul clown e da lì, dopo alcune considerazioni e confronti, abbiamo giudicato interessante impiegare alcuni frammenti del lavoro di Beckett riferendole al lavoro sui clown; quindi la partenza non ha una regola precisa ma è un lavoro in corso d’opera.

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Stefano Pasquini, Deposito Attrezzi. Castello di Serravalle, 2014.

 

Quindi  non sarà una messa in scena di un lavoro di Beckett ma piuttosto saranno frammenti di testo estratti da alcuni suo lavori teatrali che verranno impiegati come stimolo per sviluppare ed esporre esperienze personali, leggere o profonde; ciascun clown a modo suo. Abbiamo lavorato attorno alla figura del clown, con la pallina rossa sul naso; credo che abbiamo fatto un buon lavoro anche se le maschere del clown posso essere confuse fra loro, in realtà sono figure molto diverse tra loro. Con queste figure diverse abbiamo cercato di affrontare quella che è la condizione umana. Con una maschera può venire fuori il tuo modo fare ed il tuo modo di essere. A volte qualche atteggiamento, qualche attaccamento esasperato alla vita ci fa sembrare anche un pò ridicoli. Facciamo ridere. Chi si fa domande su se stesso, chi ha voglia anche di ridere di se stesso può trovare in questo lavoro della materiale su cui lavorare e continuare ad interrogarsi, anche quando tornerà a casa.

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Ricordiamo che in LOCANDINE trovate la locandina dello spettacolo.

 

Testo in corsivo dalle parole di Stefano Pasquini.  Testo e foto di Roberto Cerè per Millecolline.