Parliamo di Arcipelaghi Sonori a S. Cesario.

ANTEPRIMA  VIDEO. S. Cesario sul Panaro (Mo), 13/08/16. Come promesso cominciamo ad esplorare la 14° edizione di Sentieri Sonori; il festival internazionale di musica etnica che si tiene nel parco di Villa Boschetti a S. Cesario (Mo) e che si svolgerà il 17 e il 18 agosto. A parlarci della rassegna sarà l’assessore Francesco, buona visione.

 

 

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ANTEPRIMA. S. Cesario (Mo), 01.08.16. Due notti d’agosto si riempiranno di musica a S. Cesario; ritorna la rassegna Arcipelaghi Sonori e noi ne seguiremo il percorso. Aspettatevi nuove informazioni. A presto.

Info e locandina: https://millecolline.it/appuntamenti/

 

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Locandina di Arcipelaghi Sonori 2016

Teatro di Terra, tournèe iniziata

Crespellano in Valsamoggia (Bo), 08/08/16. Inizia oggi, al Biricoccolo, la tournée estiva del Teatro delle Ariette che porta in giro, in Valsamoggia, lo spettacolo “Teatro d terra”. Siamo stati fortunati in questo “debutto” di questo storico spettacolo; il clima notturno è stato mite e la campagna di questo inizio di pianura prima del grande spazio verso le prealpi ci ha accolto con un tramonto lunghissimo e importante. Abbiamo raccolto alcune impressioni dello spettacolo e vorremmo raccontarvelo in alcune fotografie di questa serata.

 

Testo e fotografie di Roberto Cerè

Produzioni Millecolline

Diritti riservati

 

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Castello di Serravalle in Valsamoggia (Bo), 07/08/16. Domani inizierà la tournée samoggina di Teatro di Terra  nell’ambito del progetto Territori da Cucire curata e promossa dal Teatro delle Ariette. Saranno 7 serate di teatro disseminate fra cortili, parrocchie e Centri Sociali nella prima metà di agosto; scelta coraggiosa visto il periodo vacanziero impresso, almeno nella memoria collettiva, nella maggior parte di noi italiani. Una bella sfida. Noi di Millecolline cercheremo di seguirne le soste il più possibile e intanto pubblichiamo il testo che ci ha inviato la segreteria del Teatro delle Ariette.

 

Il Teatro delle Ariette con  “Teatro di Terra”  

dall’8 al 19 agosto in tournée in Valsamoggia (Bologna)

 

nell’ambito del progetto

TERRITORI DA CUCIRE 2016 #2

direzione artistica e organizzazione Teatro delle Ariette

Dopo le repliche di “Di cosa parliamo quando parliamo d’amore?” creazione realizzata con i giovani del Collettivo La Notte, prosegue in Valsamoggia dall’8 al 19 agosto la seconda parte di “Territori da cucire” con “Teatro di Terra”, spettacolo storico del Teatro delle Ariette del 2002, di Paola Berselli e Stefano Pasquini, con Paola Berselli, Maurizio Ferraresi e Stefano Pasquini, regia Stefano Pasquini.

“Teatro di Terra” è il tempo di una trasformazione. La trasformazione del mais che diventa polenta. Una trasformazione a senso unico, irreversibile, dalla quale non si torna indietro.

Teatro di Terra-42 ph G.B.Parente
Teatro di Terra-42 (ph G.B.Parente)

‹‹Facciamo la polenta in un paiolo di rame – scrive il Teatro delle Ariette – facciamo il teatro in un altro modo, chissà se è teatro. Mettiamo gli spettatori seduti in una specie di cerchio e in quel cerchio stiamo seduti anche noi. Poi ci sono le piccole e le grandi cose della nostra vita, quelle vicine e quelle lontane, fatti insignificanti e tragedie, la terra, l’amore e la guerra. Prima di tutto l’incontro, chissà se è teatro, in fondo siamo anche contadini.  Eppure c’è una ragnatela di fili sottilissimi che unisce tutto, che ci unisce tutti, uomini, bestie, semi, frutti e foglie. Forse è per questo che ci ritroviamo attorno al “teatro di terra”, per domandarci cosa è che ci unisce, quali dolori, quali gioie, quale destino abbiamo in comune su questo mondo-trottola. Insieme mangiare, bere, piangere e ridere mentre il tempo passa e ci lascia inevitabilmente diversi da quello che eravamo un’ora prima, prima di incontrarci, eppure tutti egualmente prigionieri di quella ragnatela di fili che unisce i segni, le azioni, le parole e le cose››.

Teatro di Terra-26. (ph.G.B.Parente)
Teatro di Terra-26. (ph.G.B.Parente)

“Territori da cucire”, progetto che il Teatro delle Ariette realizza, per la seconda edizione, con il contributo di Comune di Valsamoggia, Regione Emilia-Romagna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e la collaborazione di Fondazione Rocca dei Bentivoglio Valsamoggia, Cob Monteveglio, Altre Velocità, A Teatro nelle Case, porta quest’anno il teatro in luoghi marginali e non catalogati, quasi invisibili ma che svolgono un ruolo di socializzazione importante e in  centri di aggregazione tradizionali e conosciuti per fare incontrare generazioni diverse e modi differenti di vivere la socialità con l’obiettivo di stimolare la pratica teatrale e artistica come strumento di consapevolezza e di socializzazione.

 

Calendario repliche:

lun.8 agosto ore 20 > Az. Agr. Il Biricoccolo – Crespellano

merc. 10 agosto ore 20  > Parco 1° Maggio –  Bazzano

ven. 12 agosto ore 20 > Orti Fondazza – Castello di Serravalle

dom. 14 agosto ore 20 > Fattoria Delle Querce – Bazzano

mart. 16 agosto ore 20 > Centro Sociale Raimondi  – Ponte Samoggia di Crespellano

giov. 18 agosto ore 20 > Parrocchia di Vedegheto – Savigno

ven. 19 agosto ore 20 > Consorzio Vini Colli Bolognesi – Monteveglio

Prenotazione obbligatoria 051/6704373.

 

Corti, Chiese e Cortili. Le schegge: Enrico Masi, seconda parte.

Schegge, ecco il secondo intervento di Enrico Masi che continua a raccontarci il suo modo di vedere la rassegna Corti, Chiese e Cortili a cui ha dedicato il suo film Terra di confine assieme a Stefano Croci. L’intervista è stata raccolta da Stefano Massari, altro regista d’eccezione residente in Valsamoggia. 

Buona visione.

 

 

Schegge,  la nuova scheggia di CCC è dedicata a Enrico “Chicco” Osti che abbiamo incontrato a conclusione del concerto Sentieri Sonori in cui ha diretto i ragazzi della Valsamoggia Young Orchestra a cui insegna assieme alla onnipresente violinista Catia Ciampo. La serata si è svolta nel cortile interno della Rocca e prevedeva l’ascolto di ben 4 orchestre giovanili: Arcobaleno Guitar Ensemble (Valsamoggia, Bo), Ensemble Arpe Magiche (Vignola, Mo), ValsamoggiaYoung Orchestra (Valsamoggia, Bo) e Dalla Musica Ensemble (Bologna).

Buona Visione

 

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Schegge, con Andrea Generali, prosegue la nuova rubrica “dietro le quinte” di Corti, Chiese e Cortili edizione 2016 in cui vi faremo conoscere meglio alcuni protagonisti della XXX edizione di questa manifestazione musicale. Vi raccontiamo di Andrea, il tecnico che si prende cura del suono che ascoltate ad ogni appuntamento della nota rassegna musicale Samoggina.

Buona visione

 

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Schegge, con Enrico Masi. Iniziamo con un documento d’eccezione perché Enrico Masi, autore e regista assieme a Stefano Croci del film Terra di Confine, ci racconta il suo punto di vista relativo a questo loro lavoro interamente dedicato a Corti, Chiese e Cortili e lo fa con la regia di Stefano Massari che, come sapete, è altrettanto noto come curatore di molti lavori cinematografici che raccontano, fra i tanti, anche il Teatro delle Ariette. Le immagini che andrete a vedere quindi sono veramente una piccola meraviglia in cui due protagonisti di primo piano nel raccontare il territorio si incontrano per produrre un documento molto piacevole che siamo sicuri sia di buon avvio per questa rubrica.

Buona visione.

Produzioni Millecolline

Diritti Riservati

Noi ci siamo, Gianluca Tonin sarà ospite di ArtEmente

ANTEPRIMA. Savigno in Valsamoggia, 07.08.16. Terza occasione per esplorare ArtEmente 2016 attraverso i suoi ospiti ed incontriamo Gianluca Tonin che ci racconta cosa sta preparando. Continuate a seguirci, vi racconteremo le novità. Buona visione.

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ANTEPRIMA. Savigno in Valsamoggia, 02.08.16. Continuiamo ad esplorare ArtEmente 2016 ed incontriamo Ernesto Angelo Ubertiello, che sarà presente a Savigno il 4 settembre 2016 e porterà alcuni dei suoi ultimi lavori spiegandoci questa sua nuova fase interpretativa della sua pittura. Continuate a seguirci, vi racconteremo le novità. Buona visione.

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ANTEPRIMA. Savigno in Valsamoggia, 23.07.16. Iniziamo ad esplorare ArtEmente 2016 e cominciamo ad incontrare i primi ospiti della rassegna: Il Campanile dei Ragazzi, che sarà presente a Savigno e porterà un lavoro teatrale che si svilupperà fra le strade del paese del tartufo. Iniziamo così a conoscere i partecipanti della Festa dell’Arte organizzata da Ilaria Landi e che si svolgerà domenica 4 settembre 2016. Continuate a seguirci, vi racconteremo le novità. Buona visione.

 

 

 

Produzioni Millecolline

Diritti Riservati

Pillola corsara N°17 – I ricorsi della Storia ed il non senso della vita.

I ricorsi della Storia ed il non senso della vita.            [n.17]

Einstein riuscì a scrivere un prezioso “libretto” intitolato: “ Il mondo come io lo vedo” e, non fu il solo a tentare questa “ardua” e serena impresa.

In apertura c’è un inquietante pensiero che riguarda il senso della vita. A questa domanda Einstein risponde: “l’uomo che considera la propria vita e quella delle creature consimili prive di senso non è semplicemente sventurato, ma quasi inidoneo alla vita”.

Questa amara considerazione sembra essere il leit-motiv del XXI secolo che, sulle orme del secolo scorso, ha sollevato il famoso coperchio del “vaso di Pandora”, dove si comprimevano le sconfitte e gli effetti di una umanità condannata a non avere più il “senso della vita”.

Gli avvenimenti politici, sociali e culturali, in particolare in questi ultimi cinquant’anni, hanno fatto esplodere ogni contraddizione, ogni forma di opportunismo, di egoismo, di indifferenza e di ignoranza, mascherati dalla solita ipocrisia del “buon governo”, dalle sirene del “facile populismo” e dalla nefasta cultura del politically correct. Un modo “innocente” per capovolgere ogni tradizionale valore con l’obiettivo di essere, inesorabilmente, cancellato. Ciò che però preoccupa in questo “buco nero” della nostra esistenza contemporanea è che il livello di disumanità colpisce l’intero pianeta. Non esistono più le “isole felici”, non è più, nemmeno, pensabile di ritirarsi su qualche eremo sperduto o sottratto a qualunque condizionamento del vivere per immagini pubblicitarie.

Non siamo consapevoli come ci ricorda l’affermazione di Schopenhauer che: un uomo può fare come vuole, ma non può volere come vuole”.

Questa certezza potrebbe essere importante per indagare, consapevolmente, sul senso e sullo scopo della propria esistenza.

I ricorsi della Storia, il continuo ripetersi di immani tragedie ( vedi le diverse strategie ed anime del terrorismo invasivo e distruttivo nel mondo occidentale ed orientale ), il sopravvento dell’irrazionalità ed egoismo dell’uomo contemporaneo che preferisce, di nuovo, sentirsi attratto dal “ sonno della ragione”  e dai suoi invincibili “mostri”.

L’uomo di oggi vive continue sofferenze prodotte dal suo progresso, dalle sue ingenuità nel sentirsi “immortale” e di poter, persino, progettare oltre la morte per non vuole accettarla e quindi tutto si risolve un selfie ed un pavimento fatto di fiori. Prevale una concezione apocalittica e rassegnata : mostrare la propria impotenza per sentirsi vivo nei social o su face book .

Non ci si accorge che le futilità del mondo consumistico ci hanno reso privi di ogni desiderio e di volontà di essere e di poter essere.

Siamo ritornati in una sorta di primitività e senso “inutile” della vita. Tutto, ormai, si svolge in modo meccanico: dalle relazioni alla produzione viviamo in modo virtuale, uniforme, senza alcuna eccezione. Persino il mondo della scuola, in ogni ordine e grado ( compresa l’università ) vive di regolamenti e di “concorsi” a premi, dove tutti sono promossi e dove dal docente allo studente non esistono più distinzioni: sanno tutti le stesse cose. Questa è l’anticamera della perdita di ogni valore, di ogni tradizione conquistata e verificata nei secoli. La parola tradizione, che significa trasmettere, rischia in questo contesto, lentamente, di scomparire.

Avremo società legate al proprio presente, pensando solo al provvedere delle necessità edonistiche, di divertimenti ad libitum e di sopravvivenza, fino alla perdita di ogni ideale comune e senso di cooperazione.

Quel senso della vita,fondamentale, per sollecitare l’uomo a pensare al futuro possibile, consegnando alle nuove generazioni motivi essenziali e tangibili di continuità con il passato e con le irrinunciabili forme : “ di bontà, di verità e di bellezza”.

 

                                                                                                                                                                                                                                                                                    Franchino Falsetti

Albert Einstein
Albert Einstein

Produzioni Millecolline

Diritti Riservati

Parliamo d’amore? La tournée in Valsamoggia

Castello di Serravalle in Valsamoggia (Bo), 04/08/16. Con l’occasione di assistere alla prima uscita itinerante samoggina di Parliamo d’amore?, il recente lavoro teatrale del Collettivo la Notte – Teatro Ariette, ho osservato il pubblico presente, non numeroso e molto “amicale”, che ha seguito il risultato della fatica plurimensile dei ragazzi che erano sul palco. Mi sono ritornate in mente   alcune considerazioni che ho discusso, finora, solo fra amici, ovvero: sono convinto che non manchino le occasioni d’arte, non manchino gli artisti, non manchino nemmeno i luoghi dove raccontare cultura; quello che manca oggi è il pubblico. Azzarderei anche una affermazione: l’allontanamento dall’interesse culturale (di formazione di un pubblico curioso) è tanto più evidente quanto più si avvicini alla nuova ideologia di Mercato la quale suggerisce amorevolmente che “con la cultura non si accumulano denari (risorse, come amano chiamarli oggi) e non si appianano i debiti (prestiti, come amano chiamarli oggi)”. Certo, quando questo “alto” pensiero che fu esternato da un altrettanto “elevato” politico influente fece esprimere commenti carichi di sdegno e indignazione (che durarono pochi giorni) ma la frittata era fatta, il dado era tratto, il pensiero era diventato verbo e cominciava a crescere, come un seme piantato, nella gente comune; l’obiettivo era raggiunto. Certo, le persone oggi vanno ancora ai concerti, ai teatri e nelle arene ma devono essere grandi eventi con “star” universalmente riconosciute e capaci di muovere migliaia di persone. Quanti di voi che stanno leggendo queste righe sono andati, recentemente, ad un concerto o ad un “piccolo evento” di un gruppo non sostenuto da radio o televisione ma comunque in grado di sostenere il confronto con i beniamini del Mercato dello spettacolo? Quanti di voi che leggono queste righe si muovono da casa per andare a vedere qualcuno che un giorno potrebbe essere riconosciuto come “capace” solo per poter dire:-“Io lo sapevo che era bravo, l’ho ascoltato quando nessuno lo conosceva ancora”. Bene, ritengo che questa mancanza di discernimento non formi un bisogno di giudizio critico e autonomo. Perdere questi valori non ci aiuterà certo ad uscire da questa “autocrisi”.

E’ curioso pensare come un “semplice” lavoro teatrale eseguito e portato sul palco con sforzo, impegno, rinunce e (sicuramente) scazzi molteplici possa suscitare un insieme di considerazioni come quelle che avete letto, ma è stato così.

Le foto che vedete di seguito sono state eseguite in quella occasione.

 

 

Testo e foto di Roberto Cerè

Produzioni Millecolline

Diritti riservati

 

 

 

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ANTEPRIMA di luglio 2016

Una tournée in Valsamoggia (Bo). Teatro di professionisti e di amatori, di giovani e meno giovani, che si mescolano e confrontano le loro esperienze per parlare d’amore. L’amore degli uomini, ma anche delle cose, della terra e delle piante. Vogliamo parlare con voi, raccontarvi le nostre storie e ascoltare le vostre. Cosa pensate dell’amore? Come lo vivete? Insomma, di cosa parliamo quando parliamo d’amore?

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TERRITORI DA CUCIRE 2016

Direzione artistica e organizzazione TEATRO DELLE ARIETTE

Con il contributo di Comune di Valsamoggia, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Regione Emilia-Romagna

E la collaborazione di Fondazione Rocca dei Bentivoglio, Cob Monteveglio, Altre Velocità